Record di biglietti a Umbria Jazz. Sindaca: «Questa la cifra di Perugia». Pagnotta: «Ora, nuovi spazi»
L’edizione di Umbria Jazz 2024 è quella che ha raggiunto il massimo storico di biglietti venduti: 42 mila per un incasso di 2,4 milioni di euro. 250 eventi distribuiti su dieci giorni, per la maggior parte gratuiti, su dodici diverse location per un totale di ottantasette band in cartellone con quasi seicento musicisti.
Il Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso, ha totalizzato oltre 5 mila paganti. Notevoli anche i dati alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria, con oltre 2 mila biglietti.
Considerata soddisfacente l’affluenza alla nuova location della Terrazza del Mercato Coperto e per il Conad Jazz Contest, che ha visto vincere lo Scannapieco-Geremia 5et.
Il volume di traffico digitale organico (social, sito) ha raggiunto oltre 1 milione di persone, con il media team di Umbria Jazz che ha realizzato nei giorni del festival 10 terabyte di materiale multimediale tra video e foto.
Si conferma anche in questa edizione l’impegno green di UJ. Tra le tante iniziative un solo ma significativo dato: l’utilizzo delle borracce da parte dello staff ha prodotto un risparmio di oltre 650 kg di plastica, con una riduzione di circa 1.500 bottigliette di plastica al giorno.
«Abbiamo battuto il record del 2019 – ha detto il presidente Gianluca Laurenzi -, con concerti strabilianti, con una città sempre piena di gente, di giorno e di notte, con 20 mila persone solo nel primo week-end, con sponsor e soci impegnati in prima linea. 12 ore di diretta al giorno per radio Monte Carlo e un festival sempre piu green grazie all’uso di borracce e auto elettriche».
«Vi ho avuto come compagni di serate – ha detto la sindaca Vittoria Ferdinandi – ed è stato con grande onore e con orgoglio che oggi sono qui. Vivere Umbria Jazz da Sindaca, oltre che rappresentare un momento magico, da subito mi offre la direzione e l’impegno che il comune deve offrire a questo evento. La città deve aprirsi ancora di più nei confronti del festival sia in termini di infrastrutture che nell’anima che deve ripartire dalla cultura. Vorrei manifestare la mia solidarietà al gruppo di ragazzi che ieri, in via della Viola, sono stati colpiti da vetri lanciati da una terrazza. Attiveremo fin da subito dei tavoli di incontro con la cittadinanza e con i residenti del centro storico per cercare di far coincidere il diritto assoluto alla quieta con la ricerca di spazi adeguati per i giovani».
«Sono molto felice dei risultati. ha detto la presidente Donatella Tesei -. A me compete tratteggiare quello che è stato il lungo percorso in questi anni. Ricordo che eravamo a Milano nel febbraio 2020 per promuovere Umbria Jazz, al ritorno già venivano pubblicati primi dati del Covid. Non ci siamo scoraggiati e abbiamo sempre creduto alla forza di questo evento. Il contributo concesso allora senza che si facesse il festival ha permesso, oggi, di far ripartire la macchina organizzativa e arrivare ai successi di odierni. Un ringraziamento va tutto il Consiglio d’Amministrazione e se oggi Umbria Jazz è un format riconosciuto e riconoscibile il merito va a tutti noi e voi».
«Partecipo al raccolto dei successi anche se non ho contribuito alla semina. Ringrazio – ha detto Roberto Piccinelli, general manager Umbria Jazz -. l’Umbria e la città di Perugia, che mi hanno accolto con affetto. Ringrazio tutti i colleghi, è stata un’edizione esaltante e dobbiamo crescere ancora. Nei prossimi giorni cominciamo a lavorare sul futuro per il programma e per trovare nuove ispirazioni e aspirazioni»
«Grazie alle belle parole espresse da tutti a questo tavolo. Vorrei già da subito chiedere alla sindaca Ferdinandi, che ha già cominciato bene, nuovi spazi per Umbria Jazz. Ci aspettiamo il teatro Turreno, il Teatro Pavone e pure il Lilli. Finita questa edizione siamo già al lavoro su Terni e Orvieto, a Perugia, già sapevamo del successo e più di cosi, senza spazi, non si può fare . Ringrazio tutti e ricordo che Perugia ha bisogno di spazi per la cultura».
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