Recensione UGREEN NASync DH4300 Plus: un NAS 4-bay bello, potente e semplicissimo, ideale per backup e cloud personale
Il mercato dei NAS casalinghi e da piccolo ufficio non è più un duopolio. Negli ultimi mesi UGREEN ha accelerato forte: dopo il DXP4800 Plus che ci aveva già convinto per ambizione e completezza, arriva NASync DH4300 Plus, un 4-bay che punta a parlare a tutti — dalla famiglia che vuole mettere ordine alle foto al freelance che lavora con file pesanti — senza chiedere di diventare sistemisti.
La prima impressione è chiara: bello da vedere (pensato per stare in vista, non nascosto in un ripostiglio) e plug & play nella sostanza. L’NFC per la connessione rapida e una procedura di setup guidata lo rendono immediato, mentre sotto il cofano c’è abbastanza “carburante” per attività sia generaliste (backup, streaming, condivisione privata) sia più professionali (RAID, snapshot, accesso remoto, persino qualche carico di lavoro leggero). È il tipo di NAS che abbassa la soglia d’ingresso senza rinunciare all’orizzonte lungo.
Vediamo come se la cava all’atto pratico!
Confezione e design
La confezione del UGREEN NASync DH4300 Plus è essenziale ma completa: dentro troviamo il NAS, un cavo Ethernet, l’alimentatore con cavo Schuko separato, un piccolo cacciavite, un set di viti per il montaggio degli hard disk (26 per i 3,5″ e 18 per i 2,5″) e la quick start guide. Tutto ordinato e pronto all’uso, come ci si aspetta da un prodotto che punta alla semplicità.
Il design è uno dei punti forti. La parte superiore è rivestita in metallo, mentre quella inferiore è in plastica rigida: l’impressione complessiva è di solidità, con prese d’aria ben distribuite e una cura costruttiva che raramente si vede su un NAS di questa fascia. Il coperchio si solleva magneticamente, permettendo accesso immediato agli slot senza bisogno di cacciaviti. Anche le slitte sono tool-less: basta premere le levette laterali per sfilare i dischi, mentre le viti servono solo a bloccarli per ridurre al minimo vibrazioni e rumore.
Per ovvie ragioni, ed è UGREEN stessa a ricordarvelo, quando dovete spostarlo non afferratelo dal coperchio.
I magneti non sono così potenti, e ovviamente rischia di cascarvi tutto in terra.
Esteticamente è un oggetto che non sfigura sulla scrivania o accanto al televisore in salotto. Le linee pulite e gli angoli morbidi gli danno un’aria elegante, e il paragone viene spontaneo: se il Flashtor 6 Gen 2 di ASUSTOR ricordava una PlayStation, questo UGREEN sembra una piccola Xbox Series X. È un parallelepipedo sobrio ma distintivo, con LED frontali per lo stato del sistema, logo NFC sotto il coperchio e una porta USB-C frontale per accessori o dischi esterni. Sul retro trovano posto due USB-A 3.2, la porta HDMI, la LAN 2.5 GbE, il foro di reset e l’alimentazione.
In funzione si fa sentire un po’ di più rispetto a un NAS completamente SSD, ma resta nei limiti della normalità: la ventola entra in azione solo sotto carico intenso, e durante l’uso quotidiano il rumore si mantiene contenuto.
Setup e software
La configurazione del UGREEN NASync DH4300 Plus è esattamente ciò che ci si aspetta da un prodotto pensato per tutti: rapida, guidata e senza intoppi.
Noi abbiamo installato quattro Seagate IronWolf da 4 TB, dischi meccanici pensati appositamente per i NAS, fissandoli nelle slitte tool-less con le viti in dotazione. Poi basta collegare il NAS al router o a uno switch tramite Ethernet, alimentarlo e premere il tasto frontale di accensione: in pochi secondi è operativo.
Da lì potete scegliere il vostro metodo di accesso preferito: via browser all’indirizzo find.ugnas.com, tramite l’app UGREEN NAS per Android e iOS, o persino con i client per Windows, macOS, Apple TV e Android TV. Noi abbiamo scelto il percorso più semplice, il browser, e in pochi minuti eravamo dentro l’interfaccia principale.
Prima di usare gli hard disk dovrete ovviamente scegliere come impostarli a livello di RAID.
La scelta dipende sia dal numero di hard disk installati (nulla vieta di metterne due o tre), sia dal livello di protezione dati che volete. È l’interfaccia stessa a guidarvi in questa scelta, mostrandovi le opzioni possibili e lo spazio di memoria risultante che avrete a disposizione. Io per esempio ho scelto RAID 6, che è un sistema che dimezza lo spazio a disposizione (da 16 TB si scende a 8 TB, anzi 7,1 TB considerato lo spazio effettivo) ma che crea una ridondanza doppia delle informazioni di parità utili a ricostruire gli eventuali dati persi per un guasto degli hard-disk. Ovviamente, ripeto, questa è una scelta che dipende dall’utente, e UGREEN vi guida in questa scelta spiegandovi tante piccole cose che magari non tutti conoscono.
A seconda del tipo di RAID scelto, del numero di hard disk e del loro volume, l’operazione potrebbe richiedere svariate ore, anche più di 24.
Finita questa prima impostazione, l’esperienza è sorprendentemente curata.
UGREEN OS non è una semplice dashboard, ma un vero sistema operativo in miniatura, con una struttura simile a quella di un desktop, il tutto tradotto in italiano. Ci sono icone delle app installate, un Centro Attività per le notifiche, una barra di ricerca, un profilo utente e persino dei widget per monitorare lo stato del sistema o dello storage. È, di fatto, come usare “un computer dentro un computer”. Durante i nostri test si è dimostrato fluido e stabile, anche con più operazioni in parallelo.
L’app mobile replica praticamente tutte le funzioni principali: potete caricare file, gestire cartelle e — soprattutto — attivare il backup automatico di foto e video dal telefono. Potete persino pianificare i backup perché avvengano solo di notte, o solo sotto Wi-Fi, rendendolo un cloud personale a costo zero.
Le funzioni AI, simili a quelle di Google Foto, permettono di riconoscere volti e oggetti all’interno delle immagini per raggrupparle automaticamente. Vanno abilitate scaricando dei plug-in specifici, ma una volta configurate funzionano bene e offrono un’esperienza d’uso moderna e familiare.
Nel complesso, il setup è davvero alla portata di chiunque: anche chi ha conoscenze minime può impostare il NAS, creare utenti e iniziare a usarlo senza troppi passaggi tecnici. E per chi vuole spingersi oltre, il sistema offre comunque un buon livello di controllo.
Hardware e prestazioni
A muovere il UGREEN NASync DH4300 Plus c’è un SoC Rockchip RK3588, un chip a otto core (quattro Cortex-A76 e quattro Cortex-A55) abbinato a 8 GB di RAM LPDDR4X non espandibili. È lo stesso processore che UGREEN utilizza anche su modelli più avanzati, come il DXP4800 Plus, e rappresenta una scelta solida per garantire un equilibrio tra prestazioni e consumi.
Nell’uso quotidiano, il NAS si comporta sempre bene: reagisce in modo rapido anche durante operazioni complesse come trasferimenti di file di grandi dimensioni o l’accesso simultaneo da più dispositivi.
La potenza del chip Rockchip si traduce in un sistema reattivo e stabile, senza impuntamenti o rallentamenti evidenti, anche con diversi servizi attivi in background.
La gestione dei dischi è altrettanto curata. Il sistema guida passo passo nella creazione del volume, spiegando in modo chiaro i pro e i contro di ciascuna configurazione RAID. Nel nostro caso abbiamo optato per un RAID 6: la configurazione iniziale richiede alcune ore — come è normale che sia — ma una volta completata il NAS si mostra affidabile e coerente nei comportamenti. È un approccio perfettamente adatto anche a chi non ha grande familiarità con il mondo dei NAS.
Le prestazioni effettive variano, ovviamente, in base ai dischi installati e al tipo di RAID scelto, ma con quattro Seagate IronWolf da 4 TB e connessione 2.5 GbE si raggiungono valori coerenti con quanto ci si aspetta da questa fascia di prodotto. In scrittura prolungata il sistema si fa sentire un po’ di più — i dischi meccanici non perdonano — ma resta entro limiti accettabili, mentre in lettura, durante lo streaming o la riproduzione di un film, il rumore è contenuto e non disturba.
Utile la possibilità di impostare accensione e spegnimento programmati o di mandare i dischi in sospensione automatica dopo un periodo di inattività, così da ridurre consumi e rumorosità quando non serve tenerlo in funzione continua. Le porte USB-A e USB-C si sono comportate bene, riconoscendo subito dispositivi di archiviazione esterni senza bisogno di configurazioni manuali.
Nel complesso, la combinazione di hardware moderno e ottimizzazione software rende il DH4300 Plus un NAS equilibrato, più potente di molti modelli consumer e al tempo stesso accessibile anche per chi non vuole mettersi a fare da sysadmin nel tempo libero.
Scenari d’uso e prestazioni reali
UGREEN NASync DH4300 Plus si presenta come un dispositivo estremamente versatile: può essere il centro di backup della casa o dello studio, ma anche un cloud personale per accedere a file e ricordi ovunque.
Sul fronte backup si comporta in modo impeccabile. Con l’app UGREEN NAS per PC è possibile automatizzare il salvataggio di cartelle specifiche, o anche di intere unità, e mantenere tutto sincronizzato tra più postazioni di lavoro.
È una funzione che diventa quasi indispensabile se si lavora su più computer o se si vuole una copia costante dei propri documenti più importanti.
Su smartphone, invece, l’app gestisce backup automatici di foto e video, permettendo di liberare memoria dal telefono senza dover ricorrere ai soliti abbonamenti cloud.
L’accesso remoto funziona bene: basta collegarsi dall’app mobile e si ritrovano foto, video e file praticamente in tempo reale, con una reattività che sorprende per un prodotto di questa fascia. L’esperienza è fluida e stabile, segno che UGREEN ha investito parecchio nella parte software e di rete. Certo, quello dipende anche da tanti fattori: la connessione di casa, quella che avete su smartphone, la qualità dei dischi installati.
Meno convincente, invece, la sezione multimediale. Non c’è Plex, e anche applicazioni come eMule o client avanzati di torrent non sono disponibili nativamente. Si può usare qBittorrent via Docker, ma richiede un minimo di dimestichezza: non è la soluzione più immediata per tutti.
L’idea di fondo è che l’app Centro Media funga da Plex o simili, ordinando la vostra libreria di contenuti e arricchendo il tutto con copertine, metadati (raccolti da The Movie Database) e quant’altro. Non a tutti piacerà, perché vuol dire affidarsi a un servizio proprietario, ma ci si può adattare.
Anche Firefox è disponibile solo in virtualizzazione, e risulta lento. C’è almeno il DLNA, che si può attivare installando un’app dedicata, ma per la fruizione di contenuti conviene utilizzare le app UGREEN per Android TV o Apple TV, oppure — per chi può — collegare il NAS via HDMI direttamente al televisore.
Le funzioni AI Album sono simpatiche e, in certi casi, davvero comode: il riconoscimento volti funziona bene, e aiuta a mettere ordine nelle gallerie fotografiche familiari. Meno affidabile il riconoscimento degli oggetti (“Automobile”, “Cane”, ecc.), che risulta ancora un po’ approssimativo rispetto a quanto offrono piattaforme cloud più mature.
Sotto stress, il sistema tiene bene.
Durante la prova abbiamo mantenuto connessioni simultanee da browser, app mobile e software desktop, senza alcun impatto sulle prestazioni. Il NAS resta reattivo, segno che la combinazione tra hardware e sistema operativo funziona come si deve.
E se c’è un difetto, è semmai quello opposto: è tutto fin troppo semplice, almeno all’apparenza. Le opzioni “per smanettoni” ci sono, ma sono ben nascoste. Se siete utenti in cerca di un sistema che funziona bene e senza troppi fronzoli, amerete la semplicità di questo dispositivo.
Un’alternativa più compatta
Per chi non ha bisogno di quattro alloggiamenti e vuole risparmiare qualcosa, UGREEN propone anche il NASync DH2300, un modello a 2 bay con un prezzo di listino di 209,99 €, spesso disponibile anche sotto i 200 euro.
Offre lo stesso sistema operativo UGREEN OS e le funzioni principali — backup automatici, cloud personale, accesso remoto, app mobile e interfaccia plug & play — ma con hardware più modesto e prestazioni tarate su un utilizzo più semplice: perfetto per chi cerca un server casalingo di backup o un modo economico per condividere file e contenuti tra dispositivi.
È, in sostanza, la versione “light” del DH4300 Plus: meno muscoli, ma la stessa facilità d’uso.
Prezzo
UGREEN NASync DH4300 Plus ha un prezzo di listino di 429,99 €, ma attualmente si trova in offerta a circa 364,99 €, sia su Amazon Italia sia sul sito ufficiale UGREEN. Non è una cifra irrisoria, ma va letta nel contesto: è un NAS da 4 bay con hardware moderno, ottima connettività e un software maturo, che si colloca a metà strada tra i modelli “consumer” e quelli semi-professionali.
Va però considerato il costo degli hard disk, che rappresentano la parte più importante della spesa complessiva. Un disco da 1 TB SATA di buona qualità si aggira sui 70-80 €, ma oggi ha poco senso partire così in basso: i 4 TB, ormai intorno ai 120-130 €, offrono un miglior rapporto prezzo/spazio e consentono di pensare al NAS come a un cloud personale a lungo termine, dove archiviare foto, video e backup senza doversi più preoccupare dello spazio disponibile.
Il sample per questa recensione è stato fornito da UGREEN, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un’affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
UGREEN NASync DH4300 Plus 4-Bay
Nel complesso, UGREEN NASync DH4300 Plus è uno dei prodotti più convincenti del nuovo corso UGREEN: curato nel design, immediato da configurare e capace di adattarsi sia a chi vuole un archivio domestico “zero pensieri” sia a chi cerca una base solida per lavoro e collaborazione. L’esperienza d’uso è moderna e accessibile, anche per chi non ha mai avuto un NAS. L’interfaccia in stile desktop, la sincronizzazione automatica di foto e documenti e le app per smartphone e TV rendono la gestione dei dati un’operazione alla portata di tutti. Certo, il software ha ancora margini di crescita — soprattutto sul fronte multimediale e delle app di terze parti — ma la direzione è quella giusta: UGREEN OS è già stabile, reattivo e ben tradotto, con un approccio più “user-friendly” rispetto a molte alternative di marca storica. In rapporto a ciò che offre, il DH4300 Plus rappresenta oggi il punto di equilibrio ideale tra semplicità e potenza. E se il fratello minore DH2300 copre bene la fascia base, questo modello a quattro bay si rivolge a chi vuole fare un passo in più, con la sicurezza di un software curato e di un ecosistema in rapida evoluzione. Non è perfetto, ma segna un passo importante: UGREEN sta trasformando il NAS da oggetto per pochi appassionati in un dispositivo smart pensato davvero per tutti.
Voto finale
UGREEN NASync DH4300 Plus 4-Bay
Pro
- Design curato e costruzione solida
- Installazione e configurazione davvero semplici
- Sistema operativo fluido e intuitivo
- Ottime funzioni di backup e cloud personale
- NFC One-Touch e app mobile complete
- Prezzo competitivo rispetto alla concorrenza
Contro
- Ecosistema software ancora limitato (mancano Plex e altre app multimediali diffuse)
- Riconoscimento oggetti AI non sempre preciso
- RAM non espandibile
- Più rumoroso di un NAS interamente SSD
- Docker utile ma non immediato per i meno esperti
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