Recensione Turtle Beach Rematch, Advanced e Afterglow
Turtle Beach ha ufficializzato lo scorso anno l’acquisizione di PDP, un’azienda ben nota nel mondo degli accessori da gaming, soprattutto per i suoi controller entry-level dall’estetica molto frizzante (qui la nostra guida ai migliori controller), spesso ispirata a giochi e licenze popolari. Era quindi inevitabile che, prima o poi, sotto l’etichetta Turtle Beach arrivasse una nuova linea di gamepad, figli diretti di quell’esperienza e di quel know-how maturato da PDP negli anni.
In redazione ce ne sono arrivati tre e, se da una parte ciascuno di essi vanta colori e disegni diversi, dall’altra condividono la stessa filosofia di base. Detto in soldoni, questi sono i classici controller che, più che in un carrello Amazon, immagini facilmente su uno scaffale di un negozio di elettronica, in bella vista, proprio perché abbracciano design accattivanti che ti fanno venire voglia di prenderli in mano. E probabilmente è proprio questo il loro punto di forza, sembrano proprio costruiti per essere regalati a chi vuole un’alternativa estetica ai soliti pad neri o bianchi.
Per il resto, siamo davanti a prodotti piuttosto tradizionali, ed in un mercato così affollato, dove ormai persino i brand più piccoli propongono pad di ottima qualità a prezzi bassissimi (come 8BitDo Ultimate 2C), è sempre più difficile emergere. Ma Turtle Beach, forte del marchio e di un design sempre curato, ci prova comunque. Vediamo allora più da vicino questi tre modelli, cioè Rematch Wireless per Nintendo Switch, Advanced Wired Controller e Afterglow Ignite Wired Controller.
Turtle Beach Rematch Wireless Controller Nintendo Switch

Tra i tre controller Turtle Beach che abbiamo provato, questo Rematch Wireless per Nintendo Switch è sicuramente quello che ci è piaciuto di più. Non tanto per le funzioni, piuttosto basilari, ma per il semplice fatto che, se me lo avessero regalato da bambino, sarei letteralmente impazzito.
Turtle Beach ha realizzato diverse varianti estetiche di questi Rematch Wireless, tra cui una ispirata a Donkey Kong, ma in redazione è arrivato il Mario Bricks, che è poi quello che personalmente avrei acquistato. E già dalla confezione capisci che è pensato come regalo perfetto: scatola colorata, grafica curata e, dettaglio curioso, un piccolo cerchio che mostra la particolarità del pad, ovvero la superficie lenticolare.
Vi ricordate quelle vecchie carte trovate come sorpresa nelle merendine che, inclinandole, cambiavano immagine? Ecco, lo stesso effetto è applicato qui, nel corpo del controller: la livrea mostra i mattoni tipici di Super Mario, ma inclinando il controller appaiono Mario, i Goomba ed uno scenario iconico del Regno dei Funghi proprio al centro del gamepad.
Esteticamente è quindi irresistibile, specie per i colori vivaci, gli stick verdi come gli iconici tubi, e i tasti frontali gialli proprio come le monete. È vero, le lettere A/B/X/Y si leggono poco e i tasti fanno un po’ di rumore, ma nel complesso la sensazione in mano è piacevole. La superficie frontale è un po’ più scivolosa del normale, complice il materiale lenticolare, ma la qualità generale è discreta. In mano sembra un giocattolone, ma di quelli con i quali si gioca bene, se lo si contestualizza al tipo di prodotto.
Ha giroscopio, accelerometro e connessione wireless stabile fino a 9 metri di distanza, circa. Lo abbiamo utilizzato per tutto il tempo su Nintendo Switch 2 ed in particolar modo per quasi tutto Leggende Pokémon: Z-A, superando le 35 ore di autonomia, vicino alle 40 dichiarate. Mancano però la vibrazione e gli stick Hall Effect, che invece troviamo in altri controller della stessa fascia o addirittura minore.
Almeno vi è la possibilità di rimappare i due tasti aggiuntivi posteriori.
Vedetelo un po’ come una versione inferiore del primo Pro Controller per Nintendo Switch, dipinta però con un aspetto al quale i fan dell’idraulico baffuto non sapranno resistere. Peccato per il prezzo di 59,99€, un po’ altino.
Turtle Beach Rematch Advanced Wired Controller

Con il Turtle Beach Rematch Advanced Wired Controller cambiamo registro, poiché già il nome suggerisce che si tratta di un controller cablato, e poi vale la pena segnalare che è dotato di licenza ufficiale Xbox, compatibile ovviamente anche con PC.
È disponibile in quattro varianti estetiche, tutte piuttosto particolari, cioè Cotton Candy, Blue Kitsune, Kyoto Bloom e Dark Cosmos. A noi è arrivata la Blue Kitsune, caratterizzata da una splendida livrea azzurra con una volpe stilizzata che si illumina una volta collegato il controller. Non è un effetto sorprendente, ma la retroilluminazione discreta valorizza bene il design e gli dà un tocco di personalità.
Dal punto di vista ergonomico, siamo molto vicini al classico controller Xbox, quindi risulta abbastanza solido, bilanciato e comodo da impugnare. Tuttavia, la superficie frontale è piuttosto liscia, manca quella finitura leggermente ruvida tipica dei pad ufficiali Microsoft, e questo si nota un po’ durante le sessioni più lunghe.
Gli stick analogici invece offrono un buon grip grazie ai piccoli incavi interni, ma non adottano la tecnologia Hall Effect, un’assenza che pesa considerando che ormai anche controller economici la offrono.
I grilletti sono piuttosto comodi, sfruttano pure la tecnologia Hall Effect e permettono di regolare la corsa, rendendoli eventualmente istantanei tramite le levette posteriori. Sul retro ci sono due pulsanti aggiuntivi (rimappabili tramite app PC e Xbox, anche se solo per i tasti frontali e direzionali) ed un pratico tasto centrale per la gestione dell’audio su Xbox, che consente di silenziare il microfono e bilanciare rapidamente chat e gioco, una funzionalità distintiva di Turtle Beach.
Non mancano la vibrazione, un cavo da 2,5 metri ed una croce direzionale monopezzo un po’ spugnosa ma abbastanza precisa. Nel complesso è un controller solido e affidabile, ma senza sorprese, la cui peculiarità sta nelle varianti estetiche. Tuttavia, al prezzo di 39,99€, non è così competitivo come ci si potrebbe aspettare: una cifra non eccessiva, certo, ma che lo pone in diretta concorrenza con pad di altri marchi minori, che spesso offrono qualcosa in più a parità di costo.
Turtle Beach Afterglow Ignite Wired Controller

Il Turtle Beach Afterglow Ignite Wired Controller è, in sostanza, una variante del Rematch Advanced: cambia poco, ma quel poco basta a renderlo leggermente più interessante. Le differenze sono minime, perché qui troviamo un cavo USB da 3 metri (contro i 2,5 del modello precedente) ed una texture con più grip sulle impugnature e anche sui grilletti, che risultano più comodi e stabili durante le sessioni di gioco.
Per il resto, è praticamente lo stesso controller, stesso layout, stesse funzioni, stessa struttura. Ciò che lo distingue davvero, come avrete senz’altro già capito, è l’illuminazione RGB. L’Afterglow Ignite presenta infatti una livrea semitrasparente con una trama ad “ingranaggi” che si illumina quando il controller è collegato. L’effetto è quello di un meccanismo in movimento, come se all’interno del pad ci fosse un piccolo orologio steampunk in azione. Ovviamente non sono gli ingranaggi a muoversi, bensì i colori, che di base ruotano ad arcobaleno.
Certo, non è un effetto inedito: chi ha già visto in azione pad come il PowerA Fusion Pro probabilmente non rimarrà a bocca aperta, ma considerando la fascia di prezzo e il fatto che questo sia comunque un controller cablato, il risultato è piacevole e ben realizzato. Inoltre, tramite l’app dedicata su PC o Xbox, è possibile personalizzare l’illuminazione RGB, scegliendo tra diversi effetti (respiro, ondulazione, colore statico, ecc.
), e regolarne l’intensità. Non è un livello di controllo avanzato come quello di modelli più costosi, ma resta una funzione divertente e apprezzabile.
Al di là dell’aspetto estetico, le prestazioni restano in linea con l’Advanced: buoni grilletti Hall Effect con corsa istantanea o standard, due pulsanti posteriori rimappabili, tasto audio centrale e vibrazione efficace. Il prezzo però sale a 49,99€, e qui il confronto con la concorrenza si fa ancora più serrato. Nella fascia dei 50 euro, infatti, esistono tantissimi controller di ottima qualità come l’8BitDo Pro 2, o, rimanendo in territorio specificamente Xbox, il GameSir G7 SE o le soluzioni cablate PowerA.
I sample per questa recensione sono stati fornito da Plaion, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.
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Giudizio Finale
Turtle Beach Rematch, Advanced e Afterglow
I nuovi Turtle Beach Rematch, Advanced e Afterglow vanno a rimpolpare una fascia, quella compresa tra i 40 e i 50 euro, già molto affollata nell’universo dei gamepad. Si tratta di controller che puntano soprattutto sull’estetica, sull’impatto visivo e sulla voglia di proporre qualcosa di più accattivante del solito pad monocolore. Sono prodotti perfetti da regalare, o da scegliere se si vuole un controller con un tocco di personalità. Il modello Rematch Wireless per Nintendo Switch, con la sua livrea lenticolare dedicata a Super Mario, è un “giocattolone” colorato per i più piccoli e per i grandi nostalgici. Gli altri due, Advanced Wired e Afterglow Ignite, si rivolgono invece a chi cerca un pad cablato per Xbox o PC con un look più particolare, giocando tutto sulle illuminazioni LED e sulle texture personalizzate. In entrambi i casi, l’esperienza d’uso è buona, ma senza grandi guizzi. Certo, la concorrenza oggi è spietata, ma se vi piace l’estetica di questi Turtle Beach e li trovate in offerta, non rimarrete affatto delusi.
Voto finale
Turtle Beach Rematch, Advanced e Afterglow
Pro
- Design accattivanti, con varianti per tutti i gusti
- Buona qualità costruttiva complessiva
- Tasti posteriori rimappabili
Contro
- Mancanza di stick Hall Effect
- Funzioni estetiche più d’effetto che realmente utili
- Prezzo non aggressivo, il mercato è pieno di alternative
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