Scienza e tecnologia

Recensione Oura Ring 4: prova del miglior anello smart in circolazione



Gli anelli smart sono ormai un mercato reale, composto da tanti player e tante alternative variegate. Fra queste quello che più ci aveva convinto lo scorso anno c’era sicuramente Oura Ring 3, la terza generazione del più longevo marchio di anelli smart sulla piazza. Oggi vi parliamo di Oura Ring 4, l’ultima iterazione di questo popolarissimo smart ring.

Se siete curiosi qui trovate tutte le nostre recensioni di smart ring.

La prima cosa che si nota è che è cambiata la base di ricarica di questo anello. Rimane una base “classica”, ma adesso di forma squadrata, dove si poggia l’anello al centro per avviare la ricarica. Il modo migliore per essere sicuri di allinearlo correttamente è quello di posizionare il piccolo trattino nella stessa direzione del led di stato sulla base. Peccato che Oura non abbia colto l’occasione di aggiornarsi con una base powerbank come fanno Samsung Galaxy Ring e Ringconn. È però aumentata l’autonomia diventando uno dei migliori in tal senso. L’azienda parla di 8 giorni, noi possiamo confermarne almeno 6 pieni (comprensivi delle notti) nell’utilizzo reale. Decisamente niente male.

Cambia la costruzione dell’anello che adesso non è solo rivestito in titanio ma è interamente realizzato in titanio. La finitura argento lucida che abbiamo ri-provato anche su questo modello tende a trattenere abbastanza i segni della vita, fin dal primo momento. Aiuterà a dargli un aspetto più realistico rispetto ad un anello non smart.

Valutate voi se questo si avvicina al vostro gusto. L’anello resiste ad acqua e polvere e può tranquillamente essere utilizzato nel quotidiano, anche in bagno mentre ci laviamo.

Oura Ring 4 è disponibile in tante taglie diverse e potrete anche ricevere un kit di misurazione prima dell’acquisto per scegliere quello più adatto a voi. È stata riprogettata poi la parte interna dove non ci sono più i “bulbi” sporgenti per far sì che i sensori siano più a contatto possibile con la pelle. Non c’è più bisogno e questo sembra effettivamente non pregiudicare la precisione delle misurazione. Vi semplificherà però l’inserimento e la rimozione dell’anello, creando decisamente meno frizione. A noi piaceva il design “tagliato” della terza versione, ma capiamo che una forma perfettamente circolare e più classica possa essere di più ampia adozione.

La configurazione con lo smartphone tramite Bluetooth è semplicissima ed è anche molto stabile. Non ci ha mai dato problemi di disconnessione.

Dalle impostazioni dell’app potete anche mettere l’anello in modalità aereo se volete temporaneamente disabilitare il Bluetooth.

Ancora una volta il punto chiave di questo dispositivo rimane la sua applicazione. Il fatto che l’anello integri tutta quella tecnologia è veramente stupefacente, ma tutto questo non varrebbe nulla se non venisse tradotto in informazioni davvero utili per l’utente dall’applicazione per smartphone.

In alto ci sono i quattro badge di prontezza, sonno, attività, frequenza cardiaca e stress. Ciascuno riporta ad una pagina dettagliata che è il vero cuore di questo software. Non solo infatti numeri, ma anche una rappresentazione grafica e testuale che davvero è un valore aggiunto, per capire meglio il nostro corpo e il nostro livello di benessere. Per ogni voce mostra quali sono gli indicatori che compongo il punteggio e se toccati avrete una spiegazione più dettagliata di cosa significano e di come impattano la nostra vita.

E ancora una volta più di tutti Oura sembra riportare fedelmente in dati le nostre sensazioni.

Due giorni particolarmente difficili in termini di malessere si sono tramutati in dati ben chiari e leggibili, con anche un pratico consiglio di abbassare temporaneamente le proprie pretese in termini di statistiche attivando nell’app la Modalità Riposo.

Nella home page vengono mostrati poi dei widget, dinamici in base al momento della giornata, per mettere in risalto alcuni valori, come quello dell’obiettivo di attività, lo stress diurno oppure la frequenza cardiaca. Una comodità di Oura è sicuramente quella di poter “taggare” vari momenti della giornata, permettendovi nel tempo di estrarre informazioni utili sulla correlazione fra benessere e alcuni eventi, come l’assunzione di caffeina o di medicinali.

Ci sono poi delle pagine dedicate al riepilogo di tutti i parametri vitali e al riepilogo della propria salute con dei dati relativi alla resilienza, alla salute del cuore (con una stima “dell’età cardiovascolare”) e alla qualità del sonno.

Se fate molto sport però Oura Ring non fa ancora per voi.

Dall’applicazione è possibile infatti avviare una sessione di attività fisica. Oura Ring può anche raccogliere i dati in automatico di alcune attività (come camminate, corse o bici) e poi chiedervi conferma nell’app per aggiungerle definitivamente. Lo fa con maggiore precisione rispetto ai concorrenti, così come anche il tracciamento del battito cardiaco durante lo sport ci è sembrato migliore degli altri prodotti, ma ancora non all’altezza di smartwatch e sportwatch.

Tutto questo però è strettamente collegato all’abbonamento da 6€ al mese, senza il quale il vostro Oura Ring diventa un anello quasi puramente estetico. Il punto chiave è uno: nessun anello smart è come Oura Ring se l’obiettivo dell’acquisto è il tracciare il proprio benessere in modo preciso e anche utile. E la differenza con i concorrenti nella chiarezza delle informazioni può davvero valere i 6€ al mese richiesti per l’abbonamento. Il problema è che in pochi saranno disposti a investire questa cifra su questo tipo di prodotti, considerando anche i 399€ necessari per l’acquisto dell’anello, che salgono fino a 549€ in base alla finitura.

Foto

Ok, ma perché dovrei comprare uno smart ring?

A margine di questa recensione abbiamo realizzato un video che speriamo possa comunque spiegare le nostre ragioni per cui anche il miglior anello smart in circolazione, com questo Oura Ring 4, non è riuscita a convincerci che il mercato degli anelli smart sia davvero decollato.

Giudizio Finale

Oura Ring 4

Oura Ring 4 è ancora una volta il miglior anello smart in circolazione. Nonostante il prezzo alto e nonostante l’abbonamento. Se avete a cuore il vostro benessere e siete curiosi di utilizzare un anello smart questo è quello da comprare se non avete problemi di budget. È stata migliorata la vestibilità, l’autonomia e la precisione dei sensori. Se poi l’anello smart è la risposta alla vostra “domanda” questo è un quesito a cui potete rispondere solo voi.

Pro

  • Leggero e ben realizzato
  • La migliore app sul benessere
  • Tantissimi dati raccolti
  • Dati precisi

Contro

  • Non adatto per tanto sport
  • Prezzo e…
  • abbonamento.

Emanuele Cisotti

Emanuele Cisotti
Ho fondato AndroidWorld nel 2008 durante il mio periodo di studi di ingegneria a Firenze. Ho continuato a gestire AndroidWorld e poi SmartWorld, espandendo quindi l’ambito di competenza, all’interno prima di Banzai Media e poi di Mondadori. A oggi svolgo principalmente il lavoro di gestione del mio team e di rapporto con i marchi, ma non per questo sono meno operativo. Sono conosciuto principalmente per le mie video recensioni di smartphone su YouTube, ma la mia specializzazione riguarda anche wearable (come smartwatch e smart ring), dispositivi di domotica e altri gadget tecnologici sfiziosi.

Dal 2011 al 2014 ho lavorato sulla rivista Android Magazine disponibile in edicola e in versione digitale. Sono autore di tre guide riguardanti Android edite da LSWR. Molti di questi trovano spazio sul canale TikTok di SmartWorld. Tre le mie passioni principali la musica elettronica (in quasi qualsiasi declinazione) e le costruzioni LEGO, che sono il principale nemico del mio conto in banca.


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