Recensione Nothing Phone (3a) / (3a) Pro: la risposta giusta

All’interno della confezione di questi smartphone troviamo solo il cavetto USB-C/USB-C, oltre al pin trasparente per estrarre il carrellino delle SIM.

Interessante come Nothing abbia scelto di partire da una base identica, quindi con stesse forme e proporzioni, per realizzare due smartphone che comunque visivamente sono abbastanza diversi, quantomeno sul retro. Questo è dovuto all’utilizzo di fotocamere diverse che ha richiesto configurazioni e quindi spazi molto diversi fra i due dispositivi.

Sono entrambi due smartphone con la scocca trasparente, in cui è possibile intravedere all’interno quelli che a tutti gli effetti non sono altro che elementi estetici del dispositivo piuttosto che parti funzionali. Ma il punto non è questo: il punto è creare ancora una volta qualcosa di unico e davvero diverso dai concorrenti, mantenendo l’iconico design trasparente che ha contraddistinto i dispositivi Nothing fino a qui. Rispetto a Nothing Phone (2a) qui la scocca è adesso in vetro mentre il profilo è in alluminio verniciato.

Una soluzione che al tatto trasmette una sensazione di qualità decisamente superiore.

Aumenta anche la resistenza alla polvere con lo standard IP64, che nei confronti dell’acqua garantisce contro gli spruzzi ma non contro l’immersione. C’è anche tanta attenzione verso la sostenibilità con una parte di componenti interni realizzata da materiali riciclati. La versione Pro è appena più spessa e leggermente più pesante di Nothing Phone (3a) (211 contro 201 grammi).

Viene ovviamente aggiornato anche l’hardware. Quest’anno l’azienda ha scelto (in modo anche abbastanza plateale con un annuncio in anticipo) di abbracciare le CPU Qualcomm su questi smartphone di fascia media. Parliamo del processore Snapdragon 7s Gen 3 octa core a 4 nanometri, con GPU Adreno 810 e diversi tagli di memoria e RAM. Li elenchiamo qui di seguito:

• Nothing Phone (3a) 8/128
• Nothing Phone (3a) 12/256
• Nothing Phone (3a) Pro 12/256

La memoria è UFS 3.1, peccato solo che non ci sia un modello da 512 GB, anche considerando che questa memoria non è espandibile.

Molto buona la connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.4, chip NFC per i pagamenti, 5G e sopratutto quest’anno anche pieno supporto alle eSIM, carenza del modello dello scorso anno. Il carrellino estraibile può poi alloggiare due nanoSIM. Il sensore di prossimità è fisico. La porta USB-C non supporta l’uscita video. Buono l’audio stereo presente su entrambi i modelli.

Il comparto fotografico è l’unico in cui i due smartphone differiscono davvero. Entrambi sono dotati di una fotocamera principale da 50 megapixel ƒ/1.88 e di una fotocamera grandangolare da 8 megapixel ƒ/2.2, che purtroppo a tutti gli effetti è un downgrade rispetto alla precedente generazione. Tutti e due però mettono sul piatto una fotocamera zoom, seguendo un po’ il trend di altri smartphone nella fascia superiore e portandolo anche su smartphone più economici.

Questa fotocamera zoom è da 50 megapixel in entrambi i casi ma ha un rapporto 2x con apertura ƒ/2.0 su Nothing Phone (3a) e un rapporto 3x con apertura ƒ/2.55 sul modello Phone (3a) Pro.

La resa fotografica di questi smartphone è decisamente buona per il prezzo. Si notano della differenza rispetto ai top di gamma soprattutto su come viene gestita la luce in situazioni di illuminazione imperfetta, ma per il resto riescono comunque a realizzare ottimi scatti sia di giorno che di notte. E al netto di qualche errore di cui parliamo prima questo smartphone riesce a fare bene anche nelle situazioni di penombra che sono quelle più difficili per gli smartphone.

Bene anche le fotocamere zoom. Ovviamente il rapporto 3x vi permette di fare scatti migliori ad edifici in lontananza o a realizzare scatti ritratto con una maggiore profondità, ma non possiamo dire che la differenza fra i due dispositivi sia abissale. Per molti la lente 2x sarà sufficiente per ottenere scatti comunque comparabili.

Dove Nothing Phone (3a) Pro fa meglio è anche sulla fotocamera frontale che è da 50 megapixel ƒ/2.2, contro quella di stessa apertura ma da 32 megapixel del Nothing Phone (3a).

Bene anche il comparto video, che abbiamo invece visto essere abbastanza trascurato dai concorrenti, anche in fasce di prezzo superiori. Non ci sono i 60fps in 4K, ma non importa: i video sono stabili e la resa è molto buona. Per fare i video con la grandangolare però si deve passare al Full HD.

Lo schermo di Nothing Phone (3a) e (3a) Pro è da 6,77 pollici con risoluzione FullHD+ (1080 x 2392 pixel). Supporta un refresh rate aumentato fino a 120 Hz, anche se lo schermo AMOLED non è LTPO (e quindi non supporta gli step intermedi “fluidi”). Questo pannello ha una luminosità massima di 1.300 nit in modalità manuale e 3.000 nit per quanto riguarda la luminosità di picco. Supporta anche un nuovo e completissimo always-on display (personalizzabile con dei widget) oltre a garantire un PWM Dimming di 2160 Hz. Per gli amanti della simmetria non è poi trascurabile che ancora una volta i bordi di questo smartphone, per quanto non i più sottili del mercato, siano perfettamente simmetrici.

Dove Nothing ha davvero lavorato bene è sul suo software. La nuova interfaccia NothingOS 3.1 va ad affinare ancora di più quanto visto con le precedenti versioni. Abbiamo i già citati widget nel blocco schermo (e nell’always-on-display), dei nuovi sfondi (che si possono anche creare con l’AI) e una nuova vista popup ridisegnata. Ma quello che ci è piaciuto più di tutti è il nuovo Essential Space. Si tratta di uno spazio accessibile con un doppio click del nuovo tasto fisico dedicato dove salvare qualsiasi cosa abbia attirato la nostra attenzione o qualsiasi cosa vogliamo ricordarci per il futuro.

Il salvataggio avviene premendo una volta quel tasto che farà uno screenshot e a cui sarà possibile aggiungere una nota vocale. Al contrario possiamo salvare solo una nota vocale se teniamo premuto il tasto a lungo. In tutti i casi quello che avremo salvato verrà analizzato e le informazioni più importanti estratte per categorizzare questa nota.

In più è possibile fare delle raccolte e gestire promemoria e cose da fare semplicemente chiedendo di farlo al telefono in linguaggio naturale. Lo abbiamo preferito di gran lunga alle altre app di to-do, proprio per la facilità con cui è facile interagirci. Sicuramente è uno strumento che andrebbe usato a lungo per capirne davvero potenzialità e limiti, ma fra tutte le funzionalità di AI viste su molti smartphone questa è una di quelle che abbiamo più apprezzato.

Per il resto il software rimane fluido, esteticamente coerente e comunque arricchito di piccole chicche, come la nuova divisione (opzionale) di app in categorie nel drawer e la modalità di gioco per massimizzare le prestazioni.

L’azienda promette poi di aggiornare Android per 3 nuove versioni (partendo da Android 15) e per 5 anni con le patch di sicurezza.

La batteria di questi due smartphone ha una capacità di 5.000 mAh.

È valore giusto per questo tipo di prodotto. Non adottando la nuova tecnologia silicio-carbonio era difficile sperare di vedere di più. In termini di autonomia questo smartphone si comporta molto bene. Come visto anche su altri contendenti il SoC di Qualcomm gestisce molto bene la parte energetica e questo smartphone può realizzare fino ad un giorno e mezzo di autonomia senza grossi problemi. La ricarica è poi rapida a 50W e l’unica cosa che manca è il supporto alla ricarica wireless. Comprensibile considerando la fascia di prezzo.

Nothing Phone (3a) ha un prezzo di 349€, che diventano 399€ nella variante con più memoria. Ci vorranno invece 479€ per la versione Pro. Si tratta di prezzi assolutamente corretti per uno smartphone simile in questa fascia di prezzo. Controllate i box a seguire per eventuali sconti.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Nothing, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.