Scienza e tecnologia

Recensione Ninja Gaiden Ragebound: scopri l’action platform 2D veloce e nostalgico



Recensione Ninja Gaiden: Ragebound

Mentre giocavo a Ninja Gaiden: Ragebound, mio padre è passato dietro di me, ha dato un’occhiata allo schermo e ha esclamato queste esatte parole: “i giochi vecchi sono meglio dei nuovi”.

Ora, tralasciando il fatto che non aveva capito fosse un gioco nuovo, e l’avesse scambiato per Strider uscito più di trent’anni fa, in effetti questo è il tipo di impatto a prima vista che ha la nuova fatica di Dotemu e The Game Kitchen, autori tra l’altro della serie Blasphemous. Tuttavia, basta solo guardare le sue animazioni e tastare con mano la responsività dei suoi controlli per capire che siamo davanti ad una modernizzazione dei titoli anni ’80 e ’90. Ed è ancora più sorprendente se si considera il contesto.

Fino a poco tempo fa, nessuno avrebbe mai immaginato che nel 2025 saremmo arrivati a giocare a non uno, non due, ma ben tre titoli di Ninja Gaiden, una saga che si pensava fosse stata definitivamente accantonata. E invece eccola risorgere, più fragorosa che mai, portandoci prima il remaster/remake di Ninja Gaiden 2 Black, poi l’attesa febbrile per Ninja Gaiden 4, in uscita a fine anno e sostenuto da un nutrito esercito di talenti pronti a spingere la serie verso nuove vette.

Ma oggi, appunto, è il turno di Ninja Gaiden: Ragebound: un’operazione che riprende la gloriosa trilogia bidimensionale delle origini e la reinterpreta da capo, aggiornando le meccaniche classiche con un tocco di modernità. E sì, ci è piaciuto tantissimo!

Scheda videogioco

  • Publisher
    Dotemu, Joystick
  • Sviluppatore
    The Game Kitchen
  • Genere
    Azione, platform
  • Numero giocatori
    1
  • Lingua
    Italiano
  • Disponibile su

Il vecchio veste nuovo in Ninja Gaiden: Ragebound

Ninja Gaiden Ragebound non è certo un titolo che si gioca per la trama, ma le breve scenette semi-statiche raccontano una vicenda che si lascia seguire, anche perché poco invadenti nella frenetica azione dell’avventura.

Il protagonista è Kenji, giovane ninja sotto la guida di Ryu Hayabusa, storico protagonista della serie. Quando una forza demoniaca assale il villaggio, Ryu è costretto a partire per l’America per adempiere al volere del padre defunto, lasciando a Kenji il compito di scoprire le origini di questa minaccia. Lungo il cammino incontrerà Kumori, un’assassina il cui ruolo si rivelerà cruciale per sconfiggere i demoni.

Appena si impugna la spada, un secondo dopo, Ragebound mostra subito di che pasta è fatto e catapulta in un side‑scroller orizzontale dal ritmo vertiginoso. I nemici cadono al primo colpo, e ti spingono a correre non per la fretta, ma perché non vuoi fermarti: il principio è un po’ quello di Sonic, non vuoi interrompere quella danza, una sensazione che il gioco desidera dare come fosse dopamina, ma che chiaramente non è così facile da raggiungere.

Ninja Gaiden Ragebound, infatti, non è un gioco indulgente, ma nemmeno uno difficile. È un gioco giusto, ben bilanciato, che premia la memoria muscolare e la lettura dello schermo. Questo perché la presunta semplicità iniziale viene subito contrappunta dalla presenza di avversari più coriacei, concepiti per essere sconfitti con un singolo colpo cosiddetto ipercaricato: per ottenerlo bisogna eliminare un nemico “luminoso” oppure, a proprio rischio e pericolo, rinunciare ad una parte della propria barra vitale.

Ecco perché è importante saper leggere lo schermo, individuare il bersaglio giusto e agire di conseguenza, perché è vitale colpire i nemici luminosi per ipercaricarsi, così da eliminare i più coriacei in un batter d’occhio. Ma occhio, perché lo stato ipercaricato si dissolve in pochi secondi, dunque bisogna fare i calcoli nel più breve tempo possibile.

Tutto ciò incarna l’essenza strategica nascosta dietro l’apparente frenesia. E l’eventuale rischio di monotonia, in un sistema di combattimento strutturato attorno ad un unico ciclo di attacco e caricamento, viene scongiurato dalla coreografia di nemici con schemi di attacco sempre diversi, dalla presenza di kunai e abilità speciali che irrompono nel flusso di gioco e dalla possibilità di alternare schivate rapidissime a capriole in aria che, se fatte col giusto tempismo, concedono un doppio salto o infliggono danni extra.

Come detto, il gameplay è una “danza” perfetta proprio come un ninja, con la responsività, la fluidità e le animazioni di un videogioco moderno.

Peccato duri poco

La forza di Ragebound risiede nella coesione di un arsenale che, pur non risultando sterminato, si integra perfettamente al disegno dei livelli. Ogni stage propone nuovi tipi di nemici e situazioni diverse tra fasi platform ben curate, momenti di esplorazione per recuperare i collezionabili, addirittura situazioni alla guida di veicoli dai controlli immediati, e soprattutto vi troverete faccia a faccia con boss aggressivi e ben strutturati, la cui comprensione degli schemi diventa più soddisfacente di battaglia in battaglia.

A scandire il ritmo di progresso ci pensano checkpoint piazzati con cura e, al termine di ogni missione, una valutazione in base alla performance, arricchita dalla raccolta di scarabei d’oro. Questi ultimi si possono spendere presso un mercante per acquistare talismani che offrono piccoli bonus o addirittura malus, come la rinuncia alla possibilità di curarsi al punto di controllo, in cambio di punteggi più elevati.

Ci sono anche oggetti lanciabili e tecniche segrete acquistabili, che aggiungono un pizzico di personalizzazione alla sfida. Nulla però di troppo stravolgente, anzi, a dirla tutta, da questo punto di vista si poteva osare un po’ di più, quantomeno nella diversificazione dell’equipaggiamento.

E qui arriviamo al “problema” dell’esperienza, che risulta sì curata, ma piuttosto compatta: in circa 5 ore l’avrete portata a termine, e vi mentirei se dicessi che non ho sentito il bisogno di qualche contenuto in più, oltre magari ad un’espansione più profonda dei poteri demoniaci. Va però apprezzata la grande varietà dei livelli, perché ciascuno ha qualcosa di nuovo, che sia nell’estetica, nelle meccaniche o nelle nuove tipologie di mostri: non mancano dei livelli segreti, alcuni in grado di mettere a dura prova i propri riflessi, insieme ad una modalità difficile che si sblocca solo dopo aver completato il gioco.

Prezzo e disponibilità

Ninja Gaiden: Ragebound sarà disponibile dal 31 luglio 2025 nel solo formato digitale al prezzo di 24,99€ su PS5, Xbox, PC e Nintendo Switch: una cifra bassa, che giustifica appunto la durata contenuta.


Il codice digitale per questa recensione è stato fornito da Dotemu, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

Giudizio Finale

Ninja Gaiden: Ragebound

Ninja Gaiden Ragebound è un’avventura bidimensionale vivace, variegata e capace di onorare la tradizione della trilogia originale senza diventare ripetitiva. Avremmo gradito qualche contenuto in più, ma la breve durata non deve spaventarvi, perché in essa c’è un videogioco dalla cura eccezionale, una danza da ninja che funziona così bene da rendere ogni istante un piacere puro. Se solletica anche solo un pizzico della vostra curiosità, non lasciatevelo sfuggire.

Voto finale

Ninja Gaiden: Ragebound

Pro

  • Design intelligente, fulmineo
  • Livelli vari e ben progettati
  • Bilanciato e soddisfacente

Contro

  • Durata complessiva contenuta
  • Potenziamenti limitati

Giorgio Palmieri

Giorgio Palmieri
Da oltre dieci anni nel network di SmartWorld, ho iniziato il mio viaggio con AndroidWorld recensendo videogiochi mobile, con un occhio di riguardo per le perle nascoste negli angoli più reconditi dei negozi virtuali. Nel tempo, la mia passione è cresciuta insieme al sito, permettendomi di esplorare il mondo della tecnologia a 360°. Mi piace definirmi un jolly: scrivo, edito e collaboro a tutto ciò che mi appassiona. Ma, nel profondo, il mio cuore batte sempre e solo per loro: i videogiochi.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »