Scienza e tecnologia

Recensione Gigabyte Aero X16, il portatile per chi vuole potenza senza RGB eccessivi



Gigabyte allarga la famiglia Aero con un portatile che guarda al mondo creativo ma non dimentica il gaming. L’Aero X16 1VH nasce per chi lavora con immagini, video o rendering 3D leggeri e vuole una macchina sufficientemente potente anche nel tempo libero, grazie alla combinazione di Ryzen AI 7 350 e RTX 5060 Laptop GPU con 8 GB di memoria GDDR7.

La prima impressione è quella di un laptop solido e bilanciato: lo schermo da 16 pollici WQXGA (2560×1600) a 165 Hz offre una resa cromatica convincente — senza le saturazioni eccessive degli OLED ma con neri profondi e colori realistici — e un angolo di visione ampio, perfetto per editing e post-produzione. Anche la dissipazione è gestita con criterio: le ventole si fanno sentire quando serve, ma il calore resta lontano dal touchpad e non infastidisce neppure sotto stress.

In idle, i test di PCMark 10 indicano un buon livello di autonomia, un risultato di tutto rispetto per un 16 pollici di questa potenza. E se in gaming non raggiunge i picchi dei modelli con CPU HX, il mix di prestazioni e silenziosità lo rende un compagno versatile per chi alterna produttività e svago.

Vediamo più nel dettaglio cosa ha da offrire al grande pubblico!

Design e costruzione

Il Gigabyte Aero X16 si presenta con un look sobrio ed elegante, molto diverso dai portatili gaming più vistosi della linea Aorus.

Il telaio in alluminio — sia nella parte superiore che in quella inferiore — restituisce una sensazione di solidità e qualità premium, mentre la finitura Space Gray gli conferisce un aspetto professionale, adatto tanto a una scrivania da ufficio quanto a un set da montaggio video. Solo la tastiera retroilluminata RGB tradisce, in parte, la sua anima da notebook prestazionale.

L’interno adotta invece una plastica opaca per l’isola della tastiera e il grande touchpad, un materiale che contribuisce a ridurre il peso ma che tende a trattenere un po’ le impronte. La rigidità complessiva è ottima: non si avvertono scricchiolii né flessioni evidenti, e le cerniere offrono una buona resistenza, permettendo di sollevare il coperchio con una mano senza che la base segua il movimento.

La tastiera è comoda, ben spaziata e con una corsa adeguata, anche se il layout ANSI “ibrido” (con lettere accentate italiane ma senza i simboli “<” e “>” accanto allo Shift destro) richiede un po’ di abitudine.

L’invio orizzontale al posto del classico tasto a “L” è un’altra piccola differenza che può confondere chi è abituato alle tastiere ISO.

Molto buono invece il touchpad, ampio e con una superficie liscia che garantisce un’ottima scorrevolezza. È preciso, piacevole al tocco e comodo anche per un uso prolungato.

Nonostante i 16 pollici, l’Aero X16 resta relativamente compatto e leggero (1,9 kg circa), con uno spessore ben contenuto. È un buon compromesso tra portabilità e sostanza, adatto a chi lavora spesso in mobilità ma non vuole rinunciare alla potenza.

Le porte sono tutte collocate sui lati — a destra e sinistra — e risultano facilmente accessibili, anche se cavi e dongle sporgenti possono dare un po’ fastidio durante l’uso su scrivania.

Peccato per la grande assenza di uno slot SD. In un portatile potenzialmente da creator è una mancanza che si fa sentire.

In sintesi, è un laptop costruito con attenzione, più professionale che gaming, pensato per chi cerca eleganza e robustezza prima ancora che estetica aggressiva.

Display e audio

Il display da 16 pollici WQXGA (2560×1600) dell’Aero X16 è uno dei suoi punti di forza.

È un pannello IPS da 165 Hz, con validazione Pantone, copertura sRGB al 100% e certificazione TÜV Rheinland per la riduzione della luce blu. Nella pratica si traduce in uno schermo molto bilanciato: i colori sono naturali, né troppo saturi come sugli OLED né slavati, e l’angolo di visione è ampio. È perfetto per editing fotografico e video, ma anche per il gaming, dove il refresh rate a 165 Hz garantisce fluidità e reattività.

La luminosità si comporta meglio del previsto: nei test reali si avvicina più ai 500 nit che ai 400 dichiarati. Non è un pannello da esterni, ma anche sotto la luce diretta resta leggibile, il che lo rende utilizzabile in quasi tutti gli scenari. L’uniformità è molto buona, senza segni di backlight bleeding o variazioni visibili ai bordi.

Buono anche l’audio. I due speaker Dolby Atmos da 2 W offrono un suono pulito e un volume più che adeguato, anche se ovviamente non siamo ai livelli dei MacBook, ancora un riferimento nella categoria.

Per la visione di film o l’ascolto di musica vanno più che bene, e nei giochi mantengono una buona separazione dei canali.

La webcam Full HD con sensore IR è di discreta qualità: più che sufficiente per call e riunioni video, anche in condizioni di luce non ideali. L’autenticazione Windows Hello funziona quasi sempre, ma resta soggetta a qualche inciampo — una questione più legata a Windows che all’hardware in sé.

Molto buoni invece i microfoni integrati, con voce chiara e naturale, tanto che per l’uso quotidiano non serve ricorrere a un microfono esterno.

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca dell’Aero X16 troviamo una combinazione equilibrata: AMD Ryzen AI 7 350, una CPU da 8 core e 16 thread (fino a 5 GHz), abbinata a una NVIDIA GeForce RTX 5060 Laptop GPU con 8 GB di memoria GDDR7.

Non è una coppia da record, ma offre la giusta potenza per un portatile che punta alla versatilità più che all’estremo. In configurazione di base ci sono 16 GB di RAM DDR5 a 5600 MHz, espandibili fino a 64 GB, e un SSD PCIe Gen4 capace di raggiungere 4800 MB/s in lettura e 4000 MB/s in scrittura, valori che si traducono in avvio rapido e caricamenti generalmente veloci.

Scheda tecnica – Gigabyte Aero X16 (1VH)

  • Sistema operativo: Windows 11 Home / Pro
  • Processore: AMD Ryzen AI 7 350 (8 core / 16 thread, fino a 5 GHz, 16 MB cache)
  • Scheda grafica: NVIDIA GeForce RTX 5060 Laptop GPU (8 GB GDDR7)
  • Display: 16″ IPS WQXGA (2560 × 1600), 165 Hz, 3 ms, 100% sRGB, Pantone Validated, TÜV Rheinland Low Blue Light
  • MUX Switch:
  • Memoria: 16 GB DDR5 5600 MHz (2 slot SO-DIMM, espandibile fino a 64 GB)
  • Storage: SSD PCIe Gen4 da 1 TB (1× Gen4x4 + 1× Gen4x2 M.2, fino a 4 TB totali)
  • Connettività: Wi-Fi 6E (802.11ax 2×2), Bluetooth 5.2, Ethernet 1 Gbps
  • Porte lato sinistro: 1 × DC-in, 1 × RJ-45, 1 × HDMI 2.1, 1 × USB-A 3.2 Gen1, 1 × USB-C (USB4 / DisplayPort 1.4 / Power Delivery 3.0)
  • Porte lato destro: 1 × USB-A 3.2 Gen1, 1 × USB-A 2.0, 1 × jack audio combo 3,5 mm
  • Audio: 2 altoparlanti da 2 W con Dolby Atmos, microfoni integrati con riduzione rumore
  • Webcam: FHD 1080p con sensore IR per Windows Hello
  • Batteria: 76 Wh Li-Polymer
  • Alimentatore: 150 W (ricarica completa in ~1 ora)
  • Dimensioni: 355 × 250,7 × 16,7 – 19,9 mm
  • Peso: ~1,9 kg
  • Materiali: alluminio (superiore e inferiore), plastica opaca (zona tastiera e touchpad)
  • Colorazioni: Lunar White / Space Gray

Nei benchmark sintetici le prestazioni sono in linea con le aspettative per questa fascia:

  • PCMark 10: 7.500 punti
  • Cinebench 2024: 60 punti in single-core, 760 in multi-core
  • GeekBench 6: 2.850 / 10.900 (CPU) e 110.000 (GPU)
  • 3DMark: Speed Way 2701, Steel Nomad 2345, Port Royal 6600, Time Spy 10.360, Fire Strike 25.200

Numeri che collocano l’Aero X16 nel segmento medio-alto dei laptop “creator” e lo rendono capace di affrontare senza problemi anche flussi di lavoro grafici, montaggio video e modellazione 3D leggera.

Il comportamento termico è uno degli aspetti più convincenti: anche dopo 20 minuti di stress test combinato con Prime95 e FurMark 2, la GPU non ha mai superato gli 80 °C, mentre la CPU si è mantenuta tra 70 e 75 °C. Non si è registrato thermal throttling, e la distribuzione del calore è gestita bene, soprattutto nella zona del touchpad, dove i polsi restano sempre freddi.

Durante l’uso quotidiano il sistema si mostra reattivo e stabile, senza rallentamenti evidenti. E se la CPU Ryzen AI 7 350 e la GPU RTX 5060 non sono pensate per chi cerca prestazioni “estreme”, l’Aero X16 si difende egregiamente anche in ambito gaming — lo abbiamo spremuto con alcuni dei titoli più recenti e pesanti, di cui parleremo nella sezione dedicata.

Software e funzionalità

A bordo del Gigabyte Aero X16 troviamo GiMATE, il nuovo software di gestione sviluppato da Gigabyte per sostituire il vecchio Control Center che si richiama addirittura da tasto ad-hoc. L’applicazione consente di monitorare prestazioni e temperature, aggiornare driver e firmware e scegliere tra diversi scenari d’uso (silenzioso, bilanciato, prestazioni).

C’è anche la possibilità di regolare la velocità delle ventole e di personalizzare la retroilluminazione della tastiera, anche se quest’ultima opzione è un po’ nascosta nei menu.

L’interfaccia è moderna e reattiva, ma non è ancora completa come quella di altri software concorrenti: alcune funzioni avanzate mancano e l’app è disponibile solo in inglese, un piccolo limite per l’utente medio.

Nel complesso, comunque, il sistema è stabile e pulito: nessun bloatware preinstallato, aggiornamenti gestiti in modo ordinato e un buon livello di controllo per chi vuole ottimizzare le prestazioni senza troppi smanettamenti.

Presente anche il supporto alle funzioni AI integrate di Windows 11, sfruttando le capacità del Ryzen AI 7 350, pensato per gestire localmente piccoli carichi di intelligenza artificiale (come sfocare lo sfondo nelle videochiamate od ottimizzare i consumi energetici in tempo reale). C’è anche il tasto Copilot per richiamare rapidamente l’assistente di Microsoft.

Gaming

Pur non nascendo come notebook esclusivamente da gaming, il Gigabyte Aero X16 riesce a cavarsela sorprendentemente bene anche in questo ambito.

La combinazione di Ryzen AI 7 350 e RTX 5060 Laptop GPU garantisce buone prestazioni in QHD (2560×1600), a patto di accettare qualche compromesso sui dettagli più spinti nei titoli più recenti.

C’è da dire che entra in gioco un grosso vantaggio, almeno nei titoli che lo supportano: il Multi Frame Generation. Quando se ne può fare uso, le prestazioni sono tali da riuscire talvolta a sfruttare anche i 165 Hz del display QHD. I vantaggi offerti dalle RTX serie 50 li abbiamo spiegati bene in questo approfondimento. La RTX 5060 che troviamo qui non è certo da prima della classe, ma basta l’appartenenza alla famiglia RTX 50 per sbloccare le funzionalità che trovereste anche su modelli top.

Ed è anche per questo che lo abbiamo provato con alcuni dei giochi più pesanti e appena usciti — Battlefield 6, Borderlands 4 — con DOOM: The Dark Ages sempre uscito in questo 2025, oltre al sempreverde Cyberpunk 2077. L’esperienza complessiva è stata più che positiva: i giochi si avviano in tempi rapidi, la ventola aumenta di giri ma senza diventare invadente, e le temperature restano sempre sotto controllo.

BATTLEFIELD 6

Per correttezza dobbiamo dirvi che i test sono stati effettuati nella modalità Campagna, per il semplice motivo che il sistema anti-cheat integrato da EA non permette l’overlay a schermo, e di conseguenza non funziona NESSUNO strumento per la rilevazione degli FPS. Giocando la campagna invece il sistema anti-cheat non interviene.

Detto questo, giocandolo in WQXGA con Qualità Grafica Alta, sfruttando la Super Resolution (DLSS 2) in modalità Qualità e il Multi Frame Generation (4X) si raggiunge la ragguardevole media di 159 frame al secondo, con un 1%LOW di 95 frame al secondo.

Non è affatto male, e giocando con i settaggi si può anche arrivare a sfruttare appieno i 165 Hz del display! Volendo si può giocare in full HD per arrivare ancora più in alto.


CYBERPUNK 2077

Non possiamo non provarlo su tutti i PC che ci passano sotto mano (anche quelli con grafica integrata!). Il bello è che anche qui il Multi Frame Generation ci permette di spingere tantissimo sui settaggi, abbastanza da provare anche il Path Tracing e il Ray Reconstruction.

Se questi termini vi suonano strani, ne abbiamo parlato qui nel dettaglio.

Sempre in WQXGA con qualità delle texture Alta, Path Tracing e Ray Reconstruction attivi, Multi Frame Generation (x4) e Super Resolution in modalità Qualità, si parla di circa 70 fps di media. E se vi accontentate (si fa per dire) del Ray Tracing classico, si sale di minimo 20 punti.


DOOM: THE DARK AGES

DOOM: The Dark Ages, arrivato in questo 2025 già ricco di titoloni, è un ottimo test per spremere le macchine da gioco. Ha benchmark integrati e tante opzioni NVIDIA pensate per sfruttare al massimo le RTX serie 50 di ultima concezione.

Le impostazioni che abbiamo usato sono più o meno le stesse: risoluzione 2.560 x 1.600, dettagli Ultra, Super Risoluzione su modalità Qualità, Frame Generation quadruplo e tutti gli effetti possibili attivi.

I benchmark permettono di riprodurre diversi livelli di gioco, in modo da farsi un’idea di come gira il tutto lungo tutta la campagna singolo giocatore.

Si passa da una media di 125 fps a una di 146, con un risultato che insomma si piazza intorno ai 135 fps. Ottimo, e anche qui, giocando con le impostazioni, si riesce a sfruttare i 165 Hz del monitor.


BORDERLANDS 4

Altro titolo molto recente, anche se non è tra i più diffusi abbiamo deciso di provarlo per un semplice motivo: è un mattone. La versione PC non è ottimizzata per nulla, e le performance sono altalenanti anche su GPU desktop di fascia alta.

E infatti si deve scendere un po’ a compromessi per giocarci decentemente su una RTX 5060 come quella che troviamo a bordo di questo Gigabyte. Con preset grafico Alto, DLSS su Equilibrato, Multi Frame Generation (4X) e risoluzione 2.560 x 1.600 pixel siamo intorno ai 100 frame al secondo. Non è malissimo, ma se vogliamo alzare un po’ i frame basta passare a dettagli Medi (e l’effetto su schermo non è così devastante) per salire a 130/140 fps.


Bene dove ci sono le impostazioni avanzate di NVIDIA, un po’ peggio altrove, ma dipende tantissimo anche dalla tipologia di videogioco. Alcuni di quelli competitivi, come Overwatch 2, CS2 e simili giocati in full HD possono girare ad altissimi fps, e con qualche compromesso si possono riprodurre anche tanti altri titoli tripla A di recente concezione

Autonomia e ricarica

L’autonomia è uno degli aspetti più convincenti dell’Aero X16. Nel test PCMark 10 in modalità “Idle” abbiamo registrato fino a 8–9 ore, ma anche nell’uso reale, tra navigazione, produttività leggera e streaming, si riescono a ottenere 7 ore effettive con una gestione oculata della luminosità e del profilo energetico. Può sembrare poco, soprattutto ragionando con gli standard imposti da MacBook e altri ultrabook, ma stiamo parlando di un notebook con GPU discreta.

In gaming la situazione cambia — come sempre — ma resta nella media per questa categoria: si arriva a circa 2 ore e mezza, dopodiché è necessario collegare l’alimentatore.

La buona notizia è che la ricarica è sufficientemente rapida: con il caricatore da 150 W si passa dal 10 al 100% in poco meno di un’ora, un valore eccellente per un laptop di questa potenza.

Merito anche dell’hardware bilanciato: la RTX 5060 Laptop GPU ha un consumo medio di 75 W (sulla carta il TDP massimo sarebbe 100 W) e il Ryzen AI 7 350 ha un TDP di 28 W, valori che permettono al sistema di offrire buone prestazioni senza sacrificare efficienza.

Anche l’alimentatore merita una menzione: è più compatto e leggero rispetto a quelli dei notebook gaming tradizionali, e si infila facilmente nello zaino senza aggiungere troppo ingombro.

Prezzo e acquisto

Il Gigabyte Aero X16 1VH, nella configurazione con Ryzen AI 7 350, RTX 5060, 16 GB di RAM DDR5 e SSD PCIe Gen4 da 1 TB, è disponibile in Italia a 1.499 euro.

È un prezzo che lo posiziona in una fascia medio-alta, ma coerente con ciò che offre: un portatile potente, costruito con cura e con un display di qualità, pensato tanto per la produttività creativa quanto per il gaming leggero o intermedio.

Esiste anche una variante superiore, il modello 1WH, che sale a 1.799 euro e porta con sé una RTX 5070 e 32 GB di RAM.

Il salto di 300 euro è significativo, ma giustificato se si lavora con software che sfruttano intensamente GPU e memoria, oppure se si punta a un notebook “a prova di futuro”.

Nel complesso, il rapporto prezzo/prestazioni resta buono per entrambe le versioni, con la 5060 che rappresenta probabilmente la scelta più equilibrata per la maggior parte degli utenti, anche considerando consumi, temperature e rumorosità più contenuti.

Se poi più che alle forme guardate alla sostanza e non vi preoccupa un PC dotato di processore non di ultimissima generazione, c’è anche l’ottimo Gigabyte A16 con Intel Core i7-13620H, GPU RTX 5070 e 32GB di RAM DDR5 che si trova intorno ai 1.500€.


Il sample per questa recensione è stato fornito da GIGABYTE, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un’affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Gigabyte Aero X16

Gigabyte Aero X16 rappresenta una delle proposte più equilibrate nel panorama dei laptop “creator” di nuova generazione. Unisce design sobrio e costruzione solida a un hardware moderno e ben ottimizzato, con temperature sempre sotto controllo e una rumorosità contenuta anche sotto stress. Il display da 16 pollici WQXGA a 165 Hz è convincente: fluido, luminoso e con colori fedeli, perfetto tanto per chi gioca quanto per chi lavora con la grafica. Le prestazioni sono buone, ma non da top di gamma: la RTX 5060 e il Ryzen AI 7 350 offrono la potenza giusta per gestire editing, rendering e gaming in QHD, senza però puntare all’eccesso. L’autonomia è sopra la media, almeno per questo genere di dispositivi, e il caricatore da 150 W è compatto e veloce, una rarità nel segmento. Nel complesso, è un portatile molto bilanciato, che mette al centro l’esperienza d’uso più che la pura potenza. Un notebook elegante, silenzioso e affidabile: non fa “rumore”, ma fa esattamente ciò che promette — e lo fa bene.

Voto finale

Gigabyte Aero X16

Pro

  • Design sobrio e costruzione solida in alluminio
  • Display WQXGA 165 Hz di ottima qualità
  • Temperature e rumorosità sempre sotto controllo
  • Buona autonomia e alimentatore compatto e leggero
  • Prestazioni equilibrate per lavoro e gioco

Contro

  • Software GiMATE solo in inglese e ancora acerbo
  • Layout tastiera ibrido poco familiare
  • Audio discreto ma non al livello dei migliori notebook “premium”
  • No lettore di schede SD
  • Prezzo leggermente alto

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli
Cresciuto a “computer & biberon”, mi sono avvicinato al mondo dell’informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.


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