Razzi a levitazione magnetica: così la Cina sfida gli Usa (e Musk)

La Cina sta sviluppando un nuovo sistema di lancio di razzi molto particolare. Si tratterebbe, almeno secondo i media cinesi, non di un sistema alimentato da motori ruggenti bensì dalla forza elettromagnetica. Una caratteristica del genere consentirebbe a Pechino di lanciare satelliti in orbita con una velocità ed efficienza senza precedenti. Non solo: il Dragone sarebbe pronto a sfidare apertamente gli Stati Uniti e SpaceX sviluppando un polo di produzione di razzi privati sulla scia di quanto fatto da Elon Musk. Ecco che cosa sappiamo.
Lo sprint spaziale della Cina
Secondo quanto riportato dal quotidiano South China Morning Post, al centro dell’ambizioso progetto cinese ci sarebbe un soggetto ben preciso: Galactic Energy, un’azienda aerospaziale privata che prevede di lanciare la prima rampa di lancio di razzi elettromagnetici al mondo entro il 2028 così da ridisegnare gli equilibri dell’industria spaziale mondiale. Sviluppato in collaborazione con istituti di ricerca statali nella provincia del Sichuan, nella Cina sud-occidentale, il sistema in questione utilizza magneti superconduttori per accelerare i razzi a velocità supersoniche prima dell’accensione.
Sichuan Radio and Television ha fatto sapere che il governo di Ziyang, nel Sichuan, e la China Aerospace Science and Industry Corporation (CASIC) stanno testando la prima piattaforma cinese di verifica del lancio elettromagnetico. Come funziona? Il dispositivo, ancora avvolto nella nebbia, accelererebbe i razzi a velocità superiori a Mach 1 (visto che i razzi bruciano la maggior parte del carburante all’inizio del volo). In questo modo Pechino sogna un futuro in cui i lanci dei razzi potrebbero diventare quasi una banale routine, proprio come le partenze dei treni ad alta velocità.
La piattaforma del Dragone
La tecnologia citata potrebbe raddoppiare la capacità di carico utile e abbassare i costi di lancio, ha spiegato Li Ping, presidente dello Ziyang Commercial Space Launch Technology Research Institute. Li ha inoltre affermato che la pista di lancio non richiederebbe la manutenzione necessaria per le rampe tradizionali, consentendo così lanci più frequenti. Se tutto ciò avrà successo, questo potrebbe offrire alla Cina un vantaggio decisivo da usare nella sfida a distanza contro i giganti americani del calibro di SpaceX.
Fondata nel 2018, Galactic Energy ha condotto 18 lanci di successo, dispiegando un totale di 77 satelliti, più di qualsiasi altra compagnia spaziale privata in Cina. Il 21 marzo, ha lanciato sei satelliti meteorologici in orbita eliosincrona con il suo razzo Ceres-1 dal Jiuquan Satellite Launch Centre. Secondo il servizio televisivo del Sichuan, Ceres-2 presenterà un importante potenziamento delle prestazioni, con una capacità di carico utile pianificata di 3,5 tonnellate in orbita terrestre bassa, rispetto all’attuale capacità di 400 chilogrammi di Ceres-1.
La seconda fabbrica di Galactic Energy, la cui costruzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno, dovrebbe produrre 24 razzi Ceres-2 all’anno. I documenti del governo locale, tra cui un piano di attuazione triennale per l’industria spaziale commerciale di Ziyang, evidenziano l’importanza strategica dello sviluppo.
Entro il 2027, Ziyang punta a diventare un polo riconosciuto a livello nazionale per la produzione di razzi commerciali e un leader nelle piattaforme di lancio elettromagnetiche riutilizzabili. Non resta che attendere per capire dove potrà arrivare la Cina.
Source link