Rapinava anziani a casa loro con un potente farmaco ipnotico, arrestata una 20enne
Genova. Riusciva a farsi portare a casa loro, gli somministrava un farmaco ipnotico ad azione immediata e andava a prendere soldi e preziosi: così una donna romena di 20 anni è riuscita a rapinare due anziani a Genova. Ieri mattina la giovane è stata arrestata in un’operazione congiunta di polizia e carabinieri scaturita dalle denunce dei malcapitati.
Il primo episodio risale al 15 aprile. Le indagini sono state condotte dai carabinieri: un ultraottantenne ha riferito di essere stato derubato da una giovane di origini dell’Est Europa che lo aveva avvicinato per strada e convinto a farsi accompagnare a casa per potersi sfamare. La donna ha raccontato di trovarsi in difficoltà economiche tali da non potersi permettere un pasto.
Una volta in casa aveva convinto l’anziano a bere qualcosa con lei e in quel momento è riuscita a somministrargli il potente farmaco ipnotico. L’uomo si è assopito pressoché all’istante, permettendole così di impadronirsi di una ingente somma di denaro, circa 4.500 euro, e diversi preziosi.
Quattro giorni dopo il secondo caso, su cui ha indagato la squadra mobile: la donna aveva avvicinato un 66enne a passeggio sul lungomare di corso Italia, proponendogli un incontro di tipo sessuale al proprio domicilio. L’uomo ha acconsentito e l’ha condotta a casa propria dove, dopo un primo approccio, la giovane lo ha convinto a bere una birra, all’interno della quale aveva inserito di nascosto il farmaco, facendolo addormentare. Al risveglio l’uomo ha constatato la sparizione del proprio orologio Rolex Gmt Master che indossava al polso.
L’autrice è stata individuata attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, e poi identificata dagli investigatori dei carabinieri e dai falchi della squadra mobile che sono riusciti a risalire a un gruppo di donne altamente sospettate di commettere reati dello stesso tipo.
Nel corso delle indagini è stato accertato che il farmaco utilizzato per stordire le proprie vittime era lo Zolpidem, un potente ipnotico, appartenente alla classe dei farmaci simil-benzodiazepinici, usato per trattare l’insonnia a breve termine, che veniva disciolto in un liquido e inserito in delle siringhe che la donna si portava appresso in modo da essere pronta a versarlo nelle bevande che induceva a consumare alle proprie vittime.
Il farmaco agisce potenziando l’azione del Gaba, un neurotrasmettitore inibitorio nel cervello, che aiuta a rallentare l’attività cerebrale, favorire il sonno e provoca, tra l’altro, amnesia anterograda (difficoltà a ricordare eventi recenti) e presenta alti rischi per soggetti con varie patologie tipiche delle persone anziane oltre a pericolose interazioni con altri farmaci.
Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto la Procura ha chiesto l’applicazione di una misura cautelare che è stata emessa dal Gip ed eseguita ieri da squadra mobile e compagnia dei carabinieri di Arenzano.
Le forze dell’ordine esortano chiunque si trovi in circostanze analoghe di segnalarle alle autorità competenti.