Umbria

Rapina e truffe agli anziani: fermata banda di cinque persone


di C.F.

Tre colpi nell’arco di una settimana ai danni di altrettanti anziani della zona del Trasimeno fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine. Fermata la banda di cinque persone, quattro uomini e una donna, considerata autrice delle scorribande compiute tra Magione, Castiglione del Lago e Cortona (Arezzo).

L’episodio più grave è anche l’ultimo in ordine di tempo messo a segno dal gruppo e risale al 25 aprile scorso, quando un 28enne e un 35enne di origine campana hanno compiuto una rapina ai danni di un anziano di Magione, derubandolo di 12 monili d’oro, con un valore stimato di circa 6 mila euro, e di 550 euro contanti. La truffa dei fantomatici operatori delle forze dell’ordine è poi degenerata in rapina perché i due, non paghi del bottino rastrellato, hanno anche tentato di sfilare al pensionato l’anello d’oro che aveva al dito, provocandogli un trauma contusivo all’anulare. Di questa rapina in casa si era avuta notizia perché i carabinieri sono riusciti ad arrestare in flagranza in due campani, trovandoli in possesso della refurtiva, che è stata quindi recuperata.

Sui due sono scattati una serie di accertamenti ulteriori, perché nei giorni precedenti a Castiglione del Lago e a Cortona si erano verificati episodi analoghi di truffa. In questo quadro i militari sono quindi riusciti a identificare i presunti autori di un raggiro compiuto ai danni di un anziano di Panicale al quale, sempre con la tecnica del finto carabiniere, sono stati sottratti 10 mila euro in oggetti preziosi. Riuscendo a individuare la targa dell’auto utilizzata per raggiungere l’abitazione del pensionato e analizzando le registrazioni di videosorveglianza dell’area, i militari hanno identificato come responsabili lo stesso 28enne poi arrestato a Magione e un 34enne, anche loro di origini campane.

Cerchio stretto anche sui due truffatori che hanno portato via oggetti preziosi e il bancomat, prelevando poi 1.260 euro, a un anziano di Cortona lo scorso 24 aprile. In questo caso secondo i carabinieri a colpire sono stati il 34enne, lo stesso arrestato l’indomani a Magioni, e una 27enne ucraina, che è stata denunciata. Anche qui le telecamere di videosorveglianza presenti nell’area hanno permesso di dare un volto e un nome ai truffatori. Infine nei guai è finito anche il 56enne che ha materialmente fornito ai presunti responsabili le auto utilizzate per raggiungere l’Umbria e la Toscana, partendo dalla provincia di Napoli. Pure per lui denuncia a piede libero per concorso nelle due truffe aggravate.

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