Rania di Giordania, che per incontrare il Papa non sgarra dal dress code
Ora la sovrana giordana ha dimostrato di avere adattato la mise alla personalità di Prevost, tradizionale senza dubbio ma anche contemporanea. Ha pertanto alleggerito la sobrietà che aveva riservato a Benedetto XVI, togliendo ad esempio, le calze scure.
Il dress code previsto per incontrare il Pontefice prevederebbe un abito nero, senza troppi fronzoli e marchi in bella vista, pochi gioielli e soprattutto non appariscenti e capo coperto. Chi è dispensato dal vestirsi di scuro sono le regine cattoliche che, come sappiamo, godono del cosiddetto privilège du blanc, una deroga concessa a un numero molto ristretto di reali cattoliche (tra queste Charlène di Monaco, Mathilde del Belgio e Letizia di Spagna) che hanno, appunto, facoltà di vestirsi di bianco quando incontrano il Papa.
Rania di Giordania, ovviamente, non è tra queste anche se nel settembre del 1999, diventata regina solo qualche mese prima, si recò in visita da Giovanni Paolo II a Castel Gandolfo con un abito chiaro (si dice fosse grigio argento e non bianco) e velo coordinato.
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