Abruzzo

RAHMAT ANNEGATO NEL LAGO SINIZZO: DIFFICILE RECUPERO, SOCCORRITORI ANCORA AL LAVORO | Notizie di cronaca

L’AQUILA – Si procede ad oltranza in un’operazione lunga e complicata, segnata dal dolore per la perdita di una giovane vita, quella di Rahmat Hussain, morto ieri a soli 21 anni, dopo essere annegato nel lago di Sinizzo, nel comune di San Demetrio ne’ Vestini (L’Aquila).

Al lavoro da ieri pomeriggio i Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale Stazione L’Aquila, il Gruppo sommozzatori di Teramo e Ancona, un equipaggio con un elicottero speciale denominato “drago” utilizzato per le ricerche decollato da Pescara, il 118 Abruzzo Soccorso Stazione di Navelli, Polizia Locale e volontari.

In serata i vigili del fuoco confermano che, se le ricerche non dovessero dare esito positivo, si andrà avanti per tutta la notte con l’aiuto di strumentazioni specifiche.

Il giovane, che era in compagnia di amici, stava facendo il bagno quando, verso le 13, forse a causa di un malore, avrebbe perso i sensi. Insieme ad altri connazionali in occasione della Festa del Sacrificio, ricorrenza islamica che quest’anno cade proprio il 6 giugno e avrebbe anche fatto uno spuntino prima di entrare da solo in acqua per poi non più riemergere.

Le ricerche sono difficili in quanto il bacino lacustre, pur non molto esteso, è profondo oltre dieci metri e la vegetazione molto folta rende ardua oltre che pericolosa l’individuazione del corpo: vengono utilizzati anche un sonar, ovvero uno strumento che usa il suono per rilevare cose o persone sotto l’acqua e un drone.

Rahmat era originario del Pakistan e viveva da tempo all’Aquila, dove era ben integrato e lavorava in un ristorante. Il giovane aveva frequentato il Cpia, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti dell’Aquila, nel primo periodo didattico dell’anno scolastico 2022/2023, impegnandosi nel percorso di recupero della licenza media.

“Era arrivato in Italia da giovanissimo, affrontando un lungo viaggio dal Pakistan. All’Aquila viveva a Fontecchio e lavorava nel ristorante ‘La Corte’ a San Domenico. In questi anni aveva costruito, passo dopo passo, la sua vita nel capoluogo regionale, inizialmente anche con il supporto della comunità ‘Crescere Insieme’. La sua storia, come quella di tanti altri ragazzi che incontriamo ogni giorno, ci ricorda il valore del coraggio, della determinazione e della dignità. A chi gli ha voluto bene e lo ha accompagnato nel suo cammino, va il nostro pensiero più sincero”, ha scritto il Cpia.

 

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