Quattordicenni davanti allo specchio, Novara: “Il luogo meno adatto per cercare conferma”. Cosa deve fare una madre

“Mia figlia di 14 anni si guarda allo specchio e trova mille difetti, oppure non si guarda per niente. Con tutte le immagini che scorrono sui social, come posso aiutarla a piacersi un po’ di più e a non inseguire modelli impossibili?” Così una madre ha affidato la sua preoccupazione a Daniele Novara, chiedendo un consiglio per affrontare il rapporto difficile della figlia con la propria immagine. Consiglio che il pedagogista pubblica sul proprio profilo FaceBook.
Lo specchio e l’adolescenza
Novara spiega che in questa fase nessun adolescente riesce davvero a piacersi. L’adolescenza è “una ricerca spasmodica di conferme” e lo specchio diventa il punto di riferimento più immediato, anche se in realtà è il luogo meno adatto per trovarle. I cambiamenti del corpo vengono percepiti come sgradevoli o ingiusti e generano inevitabile insoddisfazione.
Il compito dei genitori
Secondo il pedagogista, per una madre può sembrare una battaglia persa. L’atteggiamento più utile non è opporsi o minimizzare, ma accettare le insicurezze come parte del percorso di crescita. “Essere figure non giudicanti, capaci di evitare commenti inutili, è il modo migliore per non aumentare il disagio” chiarisce Novara.
Un passaggio evolutivo
Quella che può sembrare una forma di vittimismo, osserva ancora Novara, è in realtà una necessità psico-evolutiva. Tutti hanno attraversato questa fase e, proprio vivendo questi momenti di conflitto con se stessi, i ragazzi imparano a costruire un rapporto più autentico con la propria immagine.
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