Sardegna

Quartu, a Flumini bus a chiamata nei luoghi non facilmente raggiungibili – Cagliaripad.it

Parte a Quartu il progetto di bus a chiamata per i residenti dei territori extraurbani di Flumini in collaborazione con Ctm. L’iniziativa arriverà laddove le linee di trasporto pubblico non sono facilmente raggiungibili.

Al fine di garantire agli abitanti del litorale un TPL efficiente, Quartu partecipa da protagonista al progetto Embracer (Interconnecting Mobility Across European Cities and Suburbs), iniziativa finanziata dal Programma Interreg Europe e avviata nel 2023.

Grazie ai fondi messi a disposizione della Città Metropolitana di Cagliari, entro l’inizio del prossimo anno scolastico sarà avviata la sperimentazione del progetto del bus a chiamata.

Oltre ai territori extraurbani di Quartu, l’iniziativa riguarda anche il confinante Comune di Quartucciu, che tra le zone rurali a domanda debole presenta il borgo di Sant’Isidoro.

E qualora gli esiti dovessero essere confortanti, il modello potrà essere replicato anche in altre realtà dell’area vasta che presentano la medesima problematica, come ad esempio la zona rurale di Capoterra.

Il CTM, usufruendo della centrale operativa che oggi utilizza per il servizio svolto da Amico Bus, metterà a disposizione due mezzi – inizialmente a gasolio per poi essere sostituiti con bus elettrici una volta chiari i km che dovranno percorrere in media nell’arco della giornata. Con essi l’azienda di trasporto, a seguito di prenotazione con almeno una giornata di anticipo, andrà incontro all’utente al domicilio per trasportarlo sino alla prima fermata utile.

Il servizio permetterà di ‘avvicinare’ i tanti abitanti della zona extraurbana di Flumini – così come quelli di Sant’Isidoro – con agevoli collegamenti alle linee 1Q e PF.

Un progetto che interessa quindi quel vasto territorio rurale gravitante tra la SP 17, via dell’Autonomia Regionale Sarda e la nuova SS 125, per permettere ai residenti di raggiungere facilmente non solo il centro urbano cittadino di Quartu Sant’Elena e Quartucciu, ma anche quello di Cagliari.

“Il progetto trasforma in realtà un servizio atteso dai quartesi di quelle zone ormai da lungo tempo – commenta l’Assessora comunale a Mobilita e Trasporti Elisabetta Atzori -. L’auspicio è che la Regione Sardegna, a sperimentazione conclusa, e in occasione del rinnovo del contratto di servizi con CTM, possa farsi carico dei costi per rendere il bus a chiamata un intervento strutturale, su diverse fasce orarie, tale da consentire non solo gli spostamenti ‘casa-lavoro’ o ‘casa-scuola’, ma anche ‘casa-attività ludico ricreative’, includendo quindi anche le fasce serali e il weekend”.

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