Quartiere San Donato, Coalizione Civica archivia la crisi dopo le dimissioni di Locascio

Dopo uno scontro politico durato mesi e culminato con le dimissioni di Adriana Locascio dalla presidenza del Quartiere San Donato-San Vitale, Coalizione civica seppellisce l’ascia da guerra.
A spegnere la faida intestina al consiglio di quartiere intrecciata alla vicenda giudiziaria che riguarda il compagno di Locascio, Andrea Battilocchi, è il subentro di Andrea Serra, sempre del Partito Democratico: “Un passaggio importante e positivo”, sottolineano i consiglieri del quartiere Francesca Romana D’Amico e Marco Trotta, “Dopo mesi in cui abbiamo denunciato immobilismo e difficoltà, era necessario cambiare pagina”.
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Le tensioni tra Coalizione civica e Adriana Locascio sono nate a causa del compagno di lei, Andrea Battilocchi, il quale tra un anno circa andrà a processo per diffamazione per alcune mail dal contenuto diffamatorio nei confronti della cooperativa ‘Eta Beta’ e di alcuni membri di Coalizione civica. Secondo alcuni indizi sarebbe stato proprio Battilocchi a inviare le mail a indirizzi istituzionali e giornalistici, firmandosi con uno pseudonimo.
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Una vicenda a cui Locascio (che non è indagata) si è sempre dichiarata estranea. Ma che ha innescato una crisi politica iniziata con la sfiducia della presidente da parte di Coalizione civica e conclusa con il cambio al vertice, dopo mesi in cui i lavori in aula sono rimasti di fatto fermi.
“Da oggi abbiamo bisogno di recuperare il tempo perduto e la fiducia della nostra comunità portando avanti il programma di mandato per rendere il quartiere più accessibile, più verde e più vivibile, completando le opere urbanistiche e sostenendo una partecipazione reale della cittadinanza”, sottolineano Trotta e D’Amico, che ritornano sulla polemica: “Siamo una forza politica all’interno di una coalizione e maggioranza ampia e plurale. È del tutto legittimo che, all’interno dei partiti e delle aree politiche al suo interno, vi siano aspirazioni e discussioni: fa parte della vita dei soggetti politici. Ma è altrettanto chiaro che le decisioni che riguardano il governo dei territori, a partire dai Quartieri, devono essere assunte collettivamente, attraverso un confronto trasparente e condiviso, come è sempre avvenuto”.
Pace fatta, quindi. Per questo, i consiliari annunciano che “nel mese di gennaio convocheremo una grande assemblea pubblica della nostra comunità, per ascoltare i bisogni del quartiere e individuare, insieme a cittadine, cittadini e associazioni, le priorità da cui ripartire”.
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