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Quanto vale oggi un Game Boy? La console che non passa mai di moda è meno cara del previsto

Il ritorno del Game Boy nelle ricerche online mostra quanto il fascino degli anni ’90 resti forte, complici anche le molte operazioni nostalgia, non da ultima quella di LEGO.

Ma quanto vale davvero oggi un Game Boy originale? E quanti Game Boy ci sono? Tra modelli comuni e versioni più rare che attirano i collezionisti, vediamo di fare un po’ chiarezza, anche solo per curiosità.

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Quanto vale un Game Boy originale

Il modello del 1989, riconoscibile per il design grigio, rientra tra le console più ricercate. Un esemplare funzionante senza scatola raggiunge circa 50 euro, mentre una confezione completa di manuali e accessori tocca i 130 o 150 euro. Le versioni con istruzioni in italiano e materiale del Club Nintendo mostrano spesso quotazioni leggermente più alte.

Nel 1994 Nintendo introdusse la serie Play It Loud, caratterizzata da vari colori. Il modello trasparente risulta tra i più richiesti e può valere intorno ai 100 euro se privo di scatola ma in buone condizioni di funzionamento.

Anche le varianti verdi e blu risultano rare e, se pari al nuovo, possono arrivare a 200 euro.

Le alternative Pocket, Light e le edizioni rare

Il Game Boy Pocket debuttò nel 1996 e mantiene quotazioni simili al modello classico. Una console funzionante ma senza scatola parte da 50 o 60 euro, mentre un set completo di confezione e manuali si avvicina ai 200 euro.

Diversa la situazione del Game Boy Light, dispositivo retroilluminato distribuito solo in Giappone nel 1998. La diffusione limitata rende questo modello difficile da reperire sul mercato italiano e, di conseguenza, più costoso, intorno ai 500 euro.

Una categoria a parte riguarda le console sigillate e le edizioni limitate, come il rarissimo Game Boy Pocket della Fiorentina (Nintendo era sponsor della squadra). Questi prodotti rientrano nei pezzi da collezione e mostrano valori generalmente molto elevati (migliaia di euro), anche se variabili in base allo stato dell’oggetto.

Siamo sinceri però, al netto dei modelli più rari, avremmo pensato a cifre più alte per quelli “ordinari”.

Fermo restando che non trattandosi di prezzi ufficiali tutto dipende dalla disponibilità (e dai “bagarini”) del momento. Certo è che l’effetto nostalgia punta proprio al cuore di chi quegli anni li ha vissuti senza troppi soldi in tasca, a causa della giovane età, e ora che può spenderli magari un pensierino ce lo farebbe.


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