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“Quando mi hanno fermato all’aeroporto non me l’aspettavo”: ex hostess arrestata mentre trasportava 45 kili di droga mortale ricavata da ossa umane

Charlotte May Lee, 21 anni, ex assistente di volo britannica, rischia fino a 25 anni di carcere in Sri Lanka per traffico internazionale di droga. È stata fermata all’aeroporto di Bandaranaike, a Colombo, mentre trasportava oltre 45 kili di una nuova droga sintetica mortale ricavata da ossa umane. La sostanza, originaria dell’Africa occidentale, miete vittime ogni settimana in Sierra Leone ed è ora al centro di un’inchiesta internazionale. Il suo valore di mercato? Circa 3,3 milioni di dollari. “Non me l’aspettavo quando mi hanno fermato all’aeroporto. Pensavo che sarebbe stata piena di tutta la mia roba”, ha raccontato Lee dal carcere al Daily Mail.

“È costretta a dormire su un pavimento di cemento”, ha detto alla BBC il suo avvocato, Sampath Perera. Secondo il legale, la droga sarebbe stata nascosta a sua insaputa nel suo bagaglio, probabilmente nel suo hotel a Bangkok, dove Lee soggiornava in attesa del rinnovo del visto thailandese. “So chi è stato”, ha dichiarato Lee, riferendosi a chi avrebbe piazzato la sostanza nelle sue valigie. Ma ha scelto di non fare nomi.

La sostanza trasportata è una droga sintetica sempre più diffusa e pericolosa. In Sierra Leone, il suo consumo ha portato al saccheggio di cimiteri per recuperare resti umani da usare nella preparazione. Il presidente Julius Maada Bio ha definito la sostanza “una trappola mortale” e una “crisi esistenziale”. Secondo l’Associated Press, la dipendenza ha effetti devastanti: sonnolenza improvvisa mentre si cammina, perdita di coscienza, confusione mentale.


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