Emilia Romagna

quali malattie in crescita e le differenze tra uomo e donna

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In Emilia-Romagna, si muore meno di tumore rispetto alla media nazionale. Secondo i dati presentati dal Registro regionale tumori per il periodo 2016-2020, illustrati in una conferenza stampa in Regione, la percentuale di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è infatti superiore a quella registrata a livello italiano: il 65% degli uomini e il 69% delle donne in regione riescono a superare questo traguardo, contro rispettivamente il 54% e il 63% del resto d’Italia. Numeri che la Regione Emilia-Romagna attribuisce all’efficacia della prevenzione, alla diagnosi precoce e all’avanzamento delle terapie oncologiche.

Quali sono i tumori più diffusi e il tasso di sopravvivenza

Le statistiche relative all’incidenza dei tumori nella regione evidenziano che, tra gli uomini, i più diffusi sono quelli alla prostata (20% con 3.190 casi), al polmone (13,5% con 2.156 casi) e al colon-retto (11% con 1.758 casi). Per le donne, il tumore alla mammella è il più comune (30,9% con 4.644 casi), seguito da quello al colon-retto (11% con 1.590 casi) e al polmone (8,6% con 1.291 casi). Sul fronte della sopravvivenza, gli uomini hanno un tasso del 98% per il tumore al testicolo, del 96% per quello alla tiroide e del 95% per il melanoma cutaneo. Nelle donne, il 98% sopravvive al tumore alla tiroide, il 95% al melanoma cutaneo e il 92% al tumore alla mammella. Come già approfondito da BolognaToday, l’incidenza dei tumori varia tra i distretti sanitari, e la mappa dei dati evidenzia quali le zone della Città Metropolitana in cui ci si ammala di più.

La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi. Fonte: Registro Tumori Regione Emilia-Romagna-2

La differenza epidemiologica tra uomo e donna

Dai dati traspare un’incidenza di tumori meno aggressivi tra le donne, come quello alla mammella, che registra tassi di sopravvivenza elevati grazie agli screening precoci e alle terapie avanzate. Gli uomini, invece, sono più colpiti da tumori alla prostata, al polmone e al colon-retto, che hanno esiti più variabili in termini di sopravvivenza. Comunque, in Emilia-Romagna sono pochi i tumori la cui incidenza è in aumento. Tra gli uomini diminuiscono quelli alla cavità orale, allo stomaco, al colon-retto, al fegato e al polmone; mentre aumentano quelli al testicolo e il melanoma cutaneo. Tra le donne, diminuisce il cancro allo stomaco, colon-retto e fegato, mentre aumenta quello al pancreas, al polmone e il melanoma cutaneo. Stabili quelli alla mammella, al collo dell’utero e all’esofago.

L'incidenza del tumore della mammella nelle donne. Fonte: Dati Registro Tumori Regione Emilia-Romagna-3

L'incidenza del tumore del polmone negli uomini. Fonte: Dati Registro Tumori Regione Emilia-Romagna-2

Il fattore età

Anche l’età gioca un ruolo cruciale. I tumori tendono a colpire maggiormente le persone anziane, ma negli ultimi anni si osserva un preoccupante aumento dell’incidenza tra i giovani, soprattutto tra gli under 50. La causa principale sembra essere legata a fattori di rischio come l’obesità. In Emilia-Romagna, tuttavia, questo fenomeno non ha ancora raggiunto livelli significativi, ma sono in corso studi per monitorare la situazione nei prossimi anni.

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Esteso lo screening gratuito per il tumore del colon-retto

La Regione ha annunciato che, a partire dal 2025, lo screening gratuito per il tumore del colon-retto sarà esteso anche alla fascia d’età tra i 70 e i 74 anni. Attualmente, gli screening oncologici gratuiti per i tumori al colon-retto, al collo dell’utero e alla mammella hanno già portato a una riduzione significativa dell’incidenza di queste malattie, permettendo diagnosi in fasi precoci e aumentando le probabilità di guarigione. ““La prevenzione e i corretti stili di vita – ha commentato l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini- sono le chiavi per la lotta contro il cancro, che in Emilia-Romagna è un impegno concreto. Grazie all’attività di ricerca, a diagnosi sempre più precoci, a strumentazioni e terapie sempre più innovative e ai professionisti d’eccellenza abbiamo raggiunto risultati molto confortanti, di cui siamo orgogliosi. Ora facciamo un altro passo avanti, per coinvolgere sempre più persone nei percorsi gratuiti di prevenzione”.


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