Marche

«Quale spiaggia da sogno? Qui mancano acqua e wc»

PESARO I pesaresi la considerano la “spiaggia che non c’è”, ma Focara ogni anno è meta prediletta di chi è alla ricerca di panorami mozzafiato e un arenile selvaggio. Nonostante il potenziale anche questa estate la spiaggia si trova a fare i conti con i suoi vecchi problemi, ancora in cerca di risposte e soluzioni concrete. Con un post sulla propria pagina Facebook il sesto quartiere San Bartolo mostra gli scatti della spiaggetta dopo l’ultima pulizia e invita tutti a mantenere l’arenile pulito e a rispettare i cartelli che vietano di accendere fuochi. «Cosa manca? Ancora tante cose – rimarca Massimo D’Angeli, vicepresidente del 6° Quartiere e a capo della Comunità del San Bartolo – che proprio nell’ultima assemblea, ha messo di nuovo in fila le priorità, richiamando Ente Parco, Comune e Regione e fare la propria parte».

L’istantanea

In questo agosto chi scende sotto Focara trova la torretta del bagnino di salvataggio di Nemo Life Guard e, nonostante la penuria generalizzata di turisti, anche qui da qualche estate si ascoltano sempre più voci straniere. Vacanzieri per lo più olandesi e tedeschi, che soggiornano nei campeggi sulla Panoramica o nei B&B del borgo e scendono a piedi per la lunga strada chiusa al traffico motorizzato. Ma in tanti tra gli storici frequentatori della spiaggia, ora meno giovani, fanno fatica a scendere e salire a piedi senza una piccola navetta per il trasporto. Giù in spiaggia ci sono qua e là le caratteristiche capanne fatte di tronchi e legni venuti dal mare issate a riparo della giornata di sole: chi scende ormai lo sa e non si porta neppure l’ombrellone. La piazzola è tutto sommato pulita, i contenitori dei rifiuti vengono svuotati da Marche Multiservizi, il martedì e il venerdì. Non c’è invece ormai da più di un anno l’acqua potabile in spiaggia. La fontanella sulla piazzola che dà accesso alla spiaggia ancora non funziona, dopo i danni e le frane dell’alluvione del maggio 2023. E mancano, da più di due stagioni, anche i bagni chimici che venivano fatti portare fino alla piazzola dal Centro operativo comunale. Una cartolina quella spiaggia da preservare e curare, ma come dice chi risale a piedi fino al borgo, dove ha lasciato parcheggiata l’auto, mancano proprio i servizi di base.

Le richieste al Comune

«Da ormai tre stagioni aspettiamo risposte – commenta D’Angeli – sappiamo che in tanti in queste settimane d’agosto scendono per strada della Marina diretti all’arenile, eppure l’Amministrazione e il servizio comunale Manutenzioni non sono riusciti a far sistemare la condotta idrica nell’ultimo tratto di strada che alimenta la fontanella sulla spiaggia.

E così acqua potabile non ce n’è e nemmeno per far funzionare l’ultimo idrante in caso d’incendio. Ci auguriamo che il Comune con l’assessorato competente e il dirigente del servizio Manutenzioni si attivi per far rientrare il ripristino della condotta idrica negli interventi di sistemazione anti-dissesto programmati per strada della Marina, che dovrebbero partire entro fine settembre-inizio ottobre, e che beneficiano di 300mila euro di fondi regionali messi a bando e intercettati dal Comune di Pesaro. Vorremo almeno avere la fontanella e una doccia per la prossima estate giù in spiaggia».

«Con l’inizio del cantiere in autunno – prosegue D’Angeli – sindaco e giunta si attivino insieme agli Enti ed uffici competenti per chiedere ed elaborare il Piano Spiaggia vero e proprio per l’arenile di Fiorenzuola, che manca da oltre 20 anni, altrimenti nulla di quello che si dovrebbe fare anche in termini di pulizia, servizi e manutenzioni di base potrà essere fatto, con la conseguenza di ritrovarci in una spiaggia al limite del decente».




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