Putin minaccia di colpire l’Ue. Trump: “In Ucraina un disastro”
Steve Witkoff e Jared Kushner sono volati a Mosca per vedere a porte chiuse Vladimir Putin al Cremlino e cercare di convincerlo a sostenere il progetto aggiornato degli Stati Uniti per la pace in Ucraina. Un colloquio durato oltre cinque ore che Kirill Dmitriev, consigliere dello zar per la cooperazione economica e gli investimenti esteri, ha definito “produttivo” anche se, aggiunge, “siamo d’accordo solo in parte col piano americano”. Insomma, fa sapere il Cremlino, Russia e Stati Uniti “non hanno ancora raggiunto alcun accordo” sui territori che l’Ucraina dovrà cedere a Mosca.
Da Washington, intanto, Donald Trump ha ammesso in mattinata che il conflitto è un “disastro” e la situazione non è facile. “Ho risolto otto guerre, spero di risolverne una nona”, ha sottolineato il presidente Usa durante una riunione del governo, ricordando che “i nostri sono in Russia in questo momento per cercare una soluzione”.
Putin ha spiegato che il piano di Trump potrebbe essere la base per i negoziati, ma allo stesso tempo ha lasciato intendere di non essere disposto a cambiare le sue posizioni intransigenti.
E poco prima di vedere i consiglieri del tycoon, ha avvertito che “Mosca non ha intenzione di combattere con l’Europa, ma se l’Europa inizierà, saremo subito pronti”. Ribadendo che gli europei stanno cercando di impedire all’amministrazione americana di raggiungere la pace in Ucraina, e tutte le loro proposte puntano a questo risultato.
Questo è il sesto incontro di Witkoff con Putin in Russia, ma il primo di persona tra lo zar del Cremlino e il team di Trump dal vertice in Alaska di agosto. Ed è anche la prima volta che il genero del presidente Usa partecipa ai colloqui. Secondo Axios, i due inviati di Trump voleranno già oggi in un paese europeo per vedere Volodymyr Zelensky. Lo stesso leader di Kiev ha detto di aspettarsi di parlare con loro subito dopo il loro faccia a faccia con Putin.
Domenica, invece, Witkoff, Kushner e il segretario di Stato Marco Rubio hanno incontrato a Miami una delegazione ucraina guidata dal consigliere per la sicurezza nazionale Rustem Umerov, e i negoziati si sono concentrati su dove verrebbe tracciato il confine di fatto con la Russia in base a un accordo di pace. Putin insiste sul fatto che Mosca non fermerà la guerra finché non avrà il controllo dell’intera regione del Donbass.
Gli Stati Uniti vogliono che l’Ucraina ceda il territorio per convincere lo zar alla pace, ma si tratterebbe di una concessione dolorosa e politicamente esplosiva. Rivolgendosi al Parlamento irlandese, Zelensky ha invocato “una pace senza umiliazioni” per il suo Paese, denunciando “l’amnesia” di chi dimentica come l’unità fra Kiev e i suoi alleati abbia consentito negli anni scorsi di “resistere alla Russia”. Quindi ha insistito sul fatto che Mosca dovrà rispondere della sua “aggressione”, e ha pure sottolineato che “le possibilità ora di porre fine alla guerra sono migliori che mai, ma non ci saranno decisioni facili”.
E se la rapidità dei colloqui di pace e l’interesse degli Stati Uniti nel trovare una soluzione sono motivo di ottimismo, non manca il timore che Washington possa perdere interesse negli sforzi di pace.
Intanto, la presenza del marito di Ivanka Trump al Cremlino ha sollevato perplessità visto che non ha alcun ruolo nel governo. “Qualcuno può spiegarmi perché Witkoff e il genero del presidente partecipano alle trattative fra l’Ucraina e la Russia, ma il segretario di Stato non guida la delegazione che va a parlare con Putin?”, ha detto l’ex ambasciatore americano in Russia Michael McFaul.
La Cnn invece ha parlato di un team negoziale americano “non convenzionale” nelle trattative con lo zar, considerato che né Witkoff né Kushner sono stati confermati dal Senato. Kushner è tornato sotto i riflettori nelle trattative per la pace a Gaza e da allora lavora a stretto contatto con l’inviato sul dossier Ucraina-Russia.
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