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Pufferemo la Russia

Mosca, 5 set. (Adnkronos/Afp) – Qualsiasi esercito occidentale schierato in Ucraina sarebbe un bersaglio “legittimo” per l’esercito di Mosca. A lanciare l’avvertimento è il presidente russo Vladimir Putin, dopo che giovedì a Parigi gli alleati ‘Volenterosi’ di Kiev hanno dichiarato di essere disponibili a schierare le loro truppe nel territorio di Kiev in caso di un accordo di pace o di tregua con la Russia, per proteggere il Paese da nuove aggressioni.

“Se dovessero arrivare delle truppe, soprattutto ora che sono in corso i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi”, ha affermato Putin durante un forum economico nella città di Vladivostok, nell’estremo oriente russo, aggiungendo che l’impiego di una forza occidentale non favorirebbe una pace a lungo termine.

“Ho ripetuto molte volte che sono aperto al dialogo”, tuttavia “raggiungere un accordo su questioni cruciali è praticamente impossibile al momento. Manca la volontà politica. E anche se esistesse, cosa di cui dubito, ci sono ostacoli legali e tecniche”, ha poi dichiarato Putin esponendo la sua valutazione sull’impossibilità di un accordo con Zelensky su questioni chiave e specificando che, in conformità con la Costituzione ucraina, ogni accordo territoriale necessita dell’approvazione tramite referendum.

“Considereremmo la presenza di forze internazionali o di qualsiasi forza straniera, o delle forze Nato sul suolo ucraino, vicino al nostro confine, una minaccia per noi stessi”, ha poi ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a margine del forum, spiegando che “se dovessero comparire forze armate in quella zona, specialmente ora durante i combattimenti, le considereremmo obiettivi legittimi”.

Allo stesso tempo, riporta l’Interfax, Putin ha chiarito che un accordo di pace a lungo termine non richiederebbe la presenza di truppe straniere in Ucraina. Nessuno dovrebbe dubitare che la Russia rispetterebbe un accordo di questo tipo, ha aggiunto. La Nato considera la Russia un nemico e questo è esplicitamente dichiarato nei suoi documenti, ha affermato Peskov, sottolineando che “questo è pericoloso per il nostro Paese”.

Per quanto riguarda le discussioni sulle garanzie di sicurezza, non si può parlare solo dell’Ucraina, ha affermato il portavoce, aggiungendo che anche la Russia ha bisogno di garanzie per la propria sicurezza. Peskov ha osservato che la guerra contro l’Ucraina, che dura da più di tre anni e mezzo, ha le sue radici anche nell’espansione della Nato fino ai confini della Russia. La sicurezza dell’Ucraina, che aspira ad aderire alla Nato, non deve essere garantita a discapito della Russia, ha affermato Peskov, riferendosi alla riunione di giovedì a Parigi della Coalizione dei Volenterosi.

Peskov, ha poi annunciato che “un prossimo round di colloqui tra Vladimir Putin e Donald Trump è possibile nel prossimo futuro”. “Non ho dubbi che se i presidenti lo riterranno necessario, il loro incontro può essere organizzato molto rapidamente. Proprio come è stato organizzato rapidamente l’incontro in Alaska” ha detto al giornale Argumenty i Fakty, aggiungendo che i contatti tra i due Paesi si svolgono in continuazione.

Dal canto suo, forte del sostegno degli alleati europei e Nato, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato ieri che sarebbero “migliaia” le truppe occidentali che “potrebbero essere dispiegate in Ucraina”.

“Non saranno numeri a una cifra, ma dell’ordine delle migliaia” i soldati stranieri dispiegati in Ucraina nel quadro delle garanzie di sicurezza, ha infatti anticipato Zelensky nella conferenza stampa che ha tenuto con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, precisando tuttavia che “è ancora presto per parlarne”.

“Putin non vuole porre fine a questo conflitto, questo è un dato di fatto”, ha poi dichiarato ancora, aprendo il suo intervento in videoconferenza a Cernobbio per la 51esima edizione del Forum Ambrosetti, aggiungendo: “Noi conviviamo con questa situazione. Lui voleva questa guerra fin dall’inizio e noi ci siamo difesi. E grazie a tutti i leader e grazie alle vostre nazioni ce l’abbiamo fatta”, le parole del leader di Kiev.

Intanto arriva un nuovo monito dagli Usa. ”La guerra in Ucraina deve finire o sarà l’inferno”, l’avvertimento del presidente americano Donald Trump parlando allo Studio Ovale e sottolineando che ”se la guerra non finirà, altri pagheranno”. Si tratta di ”una vergogna, voglio che finisca”, ha insistito il tycoon.

”Aiuteremo l’Ucraina, vogliamo salvare vite, faremo qualcosa” per far finire la guerra. Ma ”l’Europa sarà la prima, i Paesi europei saranno i primi, vogliono vedere la guerra finire”, ha poi continuato parlando delle garanzie di sicurezza da fornire all’Ucraina.


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