Marche

Pubblicato l’atto aziendale dell’Ast Fermo: dal dipartimento Professioni sanitarie alla uos Epidemiologia veterinaria, ecco le novità


FERMO – L’azienda sanitaria territoriale di Fermo ha annunciato la pubblicazione del suo atto aziendale. Ecco tutte le principali novità contenute nel documento cardine dell’attività aziendale sanitaria

di redazione CF

«La legge regionale 19 del 2022 ha individuato le Aziende sanitarie territoriali con personalità giuridica-pubblica e autonomia imprenditoriale. La loro organizzazione e il funzionamento sono disciplinati con Atto aziendale di diritto privato nel rispetto dei principi e criteri previsti da disposizioni regionali (art. 3 comma 1-bis del Dlgs 502 del ’92). L’Atto aziendale pubblicato ha seguito i reali fabbisogni del territorio in linea con il Piano Socio-Sanitario regionale, attento alle fragilità, alle complicanze delle patologie, sia in fase acuta che cronica, e alle disposizioni previste nei Lea (Livelli essenziali di Assistenza)». Inizia così la nota dell’azienda sanitaria territoriale di Fermo in merito alla pubblicazione del suo atto aziendale. Tra le principali novità, un Dipartimento delle Professioni sanitarie e una unità operativa semplice dipartimentale di Epidemiologia veterinaria.

 

«Le funzioni del Distretto, dell’Ospedale, del territorio e quindi – si legge nella nota Ast – anche dell’integrazione socio-sanitaria sono integrate dai Dipartimenti, che sono 9: oltre a quelli di Emergenze, dei Servizi, Materno-Infantile, Area Medica, Area Chirurgica, Prevenzione, Dipendenze Patologiche, Salute Mentale, la novità è rappresentata dal Dipartimento delle Professioni Sanitarie che ingloba l’Area Infermieristica, Tecnica della Riabilitazione, della Prevenzione, Tecnico-Sanitaria e della Professione sanitaria Ostetrica e del Servizio Sociale. La novità importante è che il Dipartimento di Salute Mentale e quello delle Dipendenze Patologiche sono rimasti due Dipartimenti separati con funzioni specifiche anche di integrazione tra Ospedale e Territorio. Nell’Atto è stata inserita una nuova struttura di Uos dipartimentale di Epidemiologia Veterinaria, fondamentale rispetto alle nuove esigenze. Le 8 Case di Comunità previste nell’Atto (Montegranaro, Petritoli, Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Marte, Montegiorgio, Amandola, Porto Sant’Elpidio e Fermo) di cui due già attive, rappresenteranno il futuro dell’organizzazione della Medicina sul territorio, coadiuvata da una maggiore potenzialità di un’assistenza domiciliare integrata, attraverso la figura dell’infermiere di comunità, per le cui assunzioni il Ministero e la Regione hanno già individuato i fondi per le Aziende sanitarie. I Medici di Medicina generale e Pediatri di Libera Scelta, organizzati nelle nuove aggregazioni funzionali territoriali, sono attori fondamentali nella presa in carico dei pazienti affetti da patologie, in particolar modo croniche, sul territorio. La distribuzione capillare delle Farmacie, organizzata come Farmacie dei Servizi fortemente voluta dalla Regione, è in grado di garantire anche servizi complementari. Tutte le associazioni di volontariato, che sono partecipi in questo processo di riorganizzazione e promotrici di iniziative, rappresentano un valore aggiunto, proprio in questo processo, per l’Azienda sanitaria. Le relazioni sindacali devono essere uno strumento per attivare tutti quei meccanismi operativi essenziali di confronto e crescita di un’Azienda».

«Il Distretto, nella riorganizzazione complessiva dell’assistenza sanitaria – aggiungono dall’azienda sanitaria fermana – avrà un ruolo fondamentale con tutte le sue diramazioni che sono attente a una sempre più scrupolosa presa in carico dei pazienti in base alle diverse patologie e fragilità, facendo leva su due Ospedali di Comunità (a Montegiorgio e a Sant’Elpidio a Mare) e quindi il percorso dell’integrazione socio-sanitaria per tutta l’attività residenziale, sia ambulatoriale che diurna. Il Distretto, la Direzione Medico-Ospedaliera e quindi l’Area Amministrativa avranno un’azione di coordinamento fra le varie attività sanitarie (territoriali e ospedaliere) ed amministrative. Le Reti tempo-dipendenti, di specialità, cliniche di patologia e dei servizi dovranno svolgere un’azione di gestione dei percorsi sulla base delle diverse patologie che vi afferiscono, in un sistema diventato sempre più complesso, per dare una sempre migliore risposta ed un efficientamento del sistema stesso, anche nell’ottica di una programmazione regionale. Ed è proprio per questo che l’attività della robotica premia con i numeri i professionisti che sono in grado di migliorare ulteriormente il livello interventistico già alto riscontrato in questa azienda sanitaria. Sulla robotica gli infermieri e i dirigenti medici stanno terminando il percorso della prevista formazione pratica, propedeutica ai primi interventi già organizzati entro la metà di settembre (in questa prima fase sia con interventi urologici che chirurgici). Gli ospedali dovranno avere un ruolo sempre più determinante nella fase acuta del paziente. In modo specifico l’ospedale di Fermo, in quanto Dea di primo livello, e l’ospedale dei Sibillini “Beato Antonio di Amandola”».


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