Trentino Alto Adige/Suedtirol

Provocò 25 incendi boschivi dolosi, la difesa chiede di patteggiare – Cronaca



BOLZANO. Provocò 25 incendi boschivi dolosi nell’estate del 2022, tra l’11 luglio e il 26 agosto, distruggendo vaste aree vicino a Castel Flavon, al Guncina, a Monte Tondo, ma anche nei territori comunali di Frangarto e Appiano.

La difesa del giovane bolzanino, per cui è stato già richiesto il rinvio a giudizio, ha chiesto il patteggiamento e che vi sia la conversione della pena detentiva in lavori di pubblica utilità. C’è il consenso da parte del pm, mentre il giudice Ivan Perathoner si pronuncerà il 21 luglio durante la prossima udienza.

Il giovane era stato arrestato dopo un tentativo di fuga nell’agosto del 2022, sorpreso quasi in flagranza dai vigili del fuoco permanenti che erano reduci da settimane di lavoro infernali. Era stato trovato in possesso di un accendigas a fiamma, con canna lunga.

I pompieri quell’estate avevano operato in condizioni spesso proibitive, mettendo a repentaglio la loro stessa incolumità. All’allora ventunenne bolzanino, difeso dall’avvocatessa meranese Verena Menestrina e ritenuto responsabile dei roghi che per settimane rappresentarono un vero e proprio incubo per la città, erano stati imposti gli arresti domiciliari.

Un provvedimento cautelare in seguito revocato e sostituito con una misura cautelare meno afflittiva, ovvero l’obbligo di dimora. La parte lesa è la Provincia, in particolare la ripartizione Servizio forestale che si aspetta un maxi-risarcimento. Inizialmente sarebbe stata avanzata una richiesta attorno ai 100mila euro, ma le parti – vista l’indisponibilità della famiglia a pagare l’intero importo – hanno proposto una cifra inferiore.




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