Provincia di Perugia, ok alla manovra da 162 milioni. Proietti: «Percorso edificante»
Via libera al bilancio di previsione con sette voti favorevoli e cinque contrari. Passa a maggioranza la manovra da 162 milioni di euro su cui non sono mancate criticità, tra cui il contributo alla finanza pubblica – al netto dei trasferimenti statali ammonta per il 2025 a euro 14,2 milioni, che scenderanno a 12,7 milioni nel 2026 e a 11,9 nel 2027 – e il mancato riconoscimento da parte della Regione di un adeguato finanziamento delle funzioni regionali attribuite dal 2015.
Tra gli elementi positivi, invece, l’incremento stimato per l’intero triennio 2025/2027, rispetto ai valori accertati nel 2023 e a quelli stimati per il 2024, sia del gettito dell’imposta sulle assicurazioni Rca – per l’anno in chiusura dovrebbe raggiungere 27,2 milioni di euro con una crescita dell’8 per cento sull’esercizio precedente – che di quello dell’Ipt (imposta provinciale di trascrizione) tornato ai livelli pre pandemia: i dati degli incassi dei primi nove mesi dell’anno 2024 portano a una stima per l’anno in corso a un gettito di euro circa 22 milioni, nettamente superiore alle previsioni di bilancio di 20,1 milioni.
Per le entrate tributarie, il gettito Tefa (tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali) anche per l’anno 2025, come per gli anni precedenti, viene confermato nella misura del 5 per cento, mentre sul fronte extra tributario sono state previste entrate per quasi 3,8 milioni per il 2025, per quasi 3,7 milioni nel 2026 e per 3,6 milioni nel 2027. Il bilancio di previsione approvato a maggioranza dal consiglio provinciale, invece, non prevede per il triennio il ricorso a nuovo indebitamento per finanziare investimenti.
La spesa corrente del 2025, invece, dovrebbe scendere dell’1,28 per cento, mentre le manutenzioni ordinarie restano finanziate con 5,3 milioni per il 2025 «Abbiamo fatto un percorso bello, edificante e di buona politica e abbiamo condiviso progetti che andavano oltre la dialettica politica», ha detto la presidente della Provincia Stefania Proietti, poco più di un mese fa eletta presidente della Regione Umbria, che ha voluto sottolineare come «la mia volontà sia quella di portare la bellezza di questa politica anche in giunta regionale e nell’assemblea legislativa. Ma c’è un altro obiettivo: la leale collaborazione tra gli enti, perché quando questa difetta è il territorio e il bene comune che non vanno avanti. Mi adopererò assolutamente per questo che sarà il mio impegno primario. Per me i riferimenti territoriali rimangono i sindaci perché i Comuni sono i nostri pilastri».
Non sono mancati naturalmente interventi da parte dei sindaci che in consiglio provinciale siedono all’opposizione: in particolare il primo cittadino di Cannara, Fabrizio Gareggia, ha sottolineato la perdita dei dati a causa dell’attacco informatico subito dall’ente, la questione legata ai fondi post sisma per l’edilizia scolastica rispetto ai quali secondo le informazioni in suo possesso la Provincia non si sarebbe adeguatamente attivata e i crediti accumulati verso la Regione per la manutenzione delle strade.
A evidenziare che «su partite importanti come questa della manutenzione delle strade regionali gravano ancora elementi di incertezza» è stato Jacopo Barbarito assessore di Giano dell’Umbria, che ha citato anche il problema delle pendenze ancora in piedi da parte dei Comuni rispetto al pagamento del Tefa. Ai mancati trasferimenti da parte della Regione per la manutenzione delle strade ha infine fatto riferimento il sindaco di Bastia Erigo Pecci: «Dobbiamo prendere atto e farci carico di questa situazione chiaramente non sostenibile e il fatto che, nonostante ciò, la Provincia sia stata in grado di strutturare il proprio bilancio dovrebbe essere una spinta a votare a favore».
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