Società

Protezione solare: il futuro è qui

Che finalmente la protezione solare cominci ad affermarsi come uno step essenziale della skincare routine (e non solo d’estate, al mare), non è una novità.

L’SPF –termine che erronemanete usiamo per indicare la protezione solare in sé, anche se si tratta dell’acronimo di Solar Protection Factor, ovvero «fattore di protezione solare», ed è quindi un numero, non un prodotto– è l’elisir di giovinezza più poderoso, e pian piano cominciamo ad accorgercene.

La tintarella può essere rischiosa

Secondo un sondaggio effettuato da Mintel, agenzia che effettua ricerche di mercato nel mondo beauty, l’esposizione al sole spaventa gli italiani: l’89% delle donne e l’81% degli uomini si dichiarano preoccupati per il rischio di tumori alla pelle che ne può derivare, e l’83% delle donne teme anche l’invecchiamento cutaneo.

Italiani e suncare: un amore (e un mercato) in crescita

Per salute o vanità allora, la richiesta di solari è in costante aumento, tanto che l’Economist Intelligence Unit ha previsto che in Italia tra il 2025 e il 2029, il mercato del suncare crescerà in media del 5,1% ogni anno, fino a raggiungere un valore totale di 616,7 milioni di euro nel 2029.

L’innovazione nelle protezioni solari è futuristica

La domanda aumenta, e il mercato risponde…con soluzioni sempre più sofisticate.

Dimenticate scuse come «è  appiccicoso», «unge», «ma in città a che serve?», perché i solari del futuro sono qui, pronti a soddisfare ogni esigenza, tasca, clima, stile di vita.

L’innovazione arriva da vari angoli del mondo, ed è alle stelle: dalle texture che si trasformano, agli integratori, fino alle creme intelligenti. Date il benvenuto ai solari di domani, che abbiamo scovato per voi in tutto il mondo, anche prima che vengano commercializzati in Italia.

Filtri selettivi

Dal Giappone arrivano i primi solari con filtri «selettivi», ovvero SPF che dicono di lasciare penetrare la luce benefica per la pelle, cioè quella rossa, bloccando solo i raggi dannosi, come gli ultravioletti e gli infrarossi.

L’invenzione è del brand Pola e si chiama B.A. Light Selector, ha un SPF50+ PA++++, e promette di rendere la pelle più soda ed elastica. Che stare sotto al sole possa un domani renderci addirittura più giovani?

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Filtri trasformativi

Anche questa innovazione arriva dal Giappone, ed è firmata Shiseido (una volta provati i loro solari, direte sayonara a tutti gli altri!).




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