prosegue la vigilanza delle forze dell’ordine, domato il fronte del fuoco
Resta attiva la vigilanza delle forze dell’ordine nella riserva dei Ripari di Giobbe, a Ortona, nell’area andata a fuoco alle prime ore di venerdì, e ad Archi, dove nella stessa giornata un incendio ha distrutto cento ettari di vegetazione.
Ed è proseguita anche oggi l’attività del Centro coordinamento soccorsi (Ccs) istituita dal prefetto Gaetano Cupello, con la partecipazione dei sindaci dei Comuni di Archi e Ortona, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile e del comandante del Centro ocumentale dell’Esercito.
I presidi assicurati nel corso della notte dai vigili del fuoco, con il concorso delle forze dell’ordine e la partecipazione dei volontari di Protezione Civile, hanno garantito il monitoraggio delle aree ancora interessate da residuali fenomeni di combustione, ad Archi, e da potenziale pericolo di ripresa, a Ortona.
A Ortona, in particolare, le forze dell’ordine hanno svolto e continuano tuttora a svolgere attività di vigilanza nella zona colpita dal rogo, anche in raccordo con la polizia locale, per impedire l’accesso all’area, peraltro interdetta a mezzo di apposita ordinanza sindacale e segnalata con relativa cartellonistica di pericolo.
Ad Archi invece, dopo il rientro dei mezzi aerei nella serata di ieri, le aree interessate da sollevamento di fumi e da residui di brace sono state monitorate da squadre di volontari. Questa mattina, le operazioni sono poi proseguite da terra, mediante impiego di sette unità dei vigili del fuoco (due delle quali con funzioni di Dos, direttore operazioni spegnimento) e di due squadre e mezzi di volontari di Protezione Civile. Nel Ccs è stato rilevato che il fronte di fuoco, marcatamente ridotto nella sua intensità, non costituisce una minaccia per l’agglomerato urbano né rende necessario l’allontanamento cautelativo della popolazione residente, fermo restando che prosegue l’ attività di vigilanza a opera delle forze dell’ordine.
La situazione resta comunque ancora oggetto di monitoraggio da parte del Ccs, stante la persistente variabilità delle condizioni meteorologiche.
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