proprietà, usi in cucina e benefici per la salute
Meno conosciuta del fratello origano e in certa misura confondibile (almeno a prima vista) con quest’ultimo, la maggiorana è una pianta aromatica non sempre presente sullo scaffale delle spezie di casa o tra le piantine del nostro balcone. Peccato, perché il suo potenziale è vasto, dato che può essere utilizzata in numerose ricette.
Pur essendo verosimilmente di origine nordafricana o mediorientale, questa pianta è ormai ampiamente associata all’area mediterranea (e ne è tanto rappresentativa da trovarsi spesso nei “condimenti italiani” pronti degli States), ma si adatta bene anche a temperature più fredde. La sentirete chiamare anche pianta persa o persia, specie in Liguria, dove persino De André la cantava (oudù de mà, misciòu de pèrsa lègia, “odore di mare mescolato a maggiorana leggera”). Vediamo meglio di cosa si tratta.
Proprietà della maggiorana e benefici per la salute
Oltre a essere usata per ornare il capo degli sposi, nell’antichità questa erba era impiegata per combattere dolori articolari e muscolari. Oggi continuano a essere diversi i benefici attribuiti alla maggiorana, in primis il suo effetto contro i dolori mestruali, grazie alle proprietà antispasmodiche. Ma è anche ricca di vitamina C – essenziale, come saprete, per il sistema immunitario – e dotata di un potere calmante e rilassante sulle pareti dello stomaco e dell’utero. Inoltre, proprio come pensavano i Romani, è alleata dell’apparato digerente.
Differenze tra origano e maggiorana
L’Origanum Majorana, come dice il nome scientifico, appartiene alla stessa famiglia (le Lamiaceae) e genere (Origanum) dell’origano (Origanum vulgare). I tratti in comune, in effetti, non mancano, a partire dalla pianta, con foglioline verdi e fiori lilla-rosati simili, fino ad arrivare alla loro forma essiccata. Sarebbe un grave errore, però, assimilare del tutto le due specie in termini di gusto e odore.
Al naso, le molecole della maggiorana arrivano più delicate e balsamiche rispetto a quelle dell’origano, caratteristiche che ritornano anche al palato. Gli usi, tuttavia, vanno spesso di pari passo, e molti piatti che attraggono una delle due spezie, si addicono anche all’altra.
Come usare la maggiorana in cucina
La maggiorana si sposa perfettamente con i sapori estivi: dalla peperonata con patate alle melanzane grigliate, in questi piatti potete abbondare serenamente con l’erba perenne. Un po’ come il fratello origano, è ottima anche per aromatizzare pietanze semplici di carne, pesce o verdure alla griglia, ed è regina di mix di spezie come le erbe provenzali o lo za’atar (miscela di cui, una volta messo piede in Libano, non si può più fare a meno). Via libera al suo uso anche su pomodori, pizza, frittate e insalate.
Con la maggiorana potete cucinare anche un risotto primavera molto romantico, frutto di una soddisfacente mattinata di foraging. O ancora, se vi sentite ispirati, stupire gli amici preparando un cocktail atipico.
Come conservare la maggiorana
Per i pollice-verde-dotati, questa sezione potrà sembrare superflua. Ma sappiamo, in fondo, che anche voi fate puntualmente morire le piantine dell’orto, quindi ecco un paio di consigli. Come gran parte delle erbe aromatiche, anche la maggiorana può essere consumata fresca o essiccata. Se ne avete voglia, quindi, procuratevene un esemplare in vivaio e tenetelo esposto alla luce solare.
Si tratta di una pianta perenne, ma in climi più freddi il suo ciclo può essere annuale. Per consumarla essiccata, potete ricorrere ai buoni vecchi barattolini zero sbatti disponibili in commercio o far essiccare in casa le foglie in un luogo asciutto, per poi frantumarle e conservarle in un contenitore ermetico – in questo modo saprete esattamente quando è avvenuto il processo ed eviterete che trascorrano infiniti anni, rischiando di perdere l’aroma. Volendo potete anche congelare le foglie, proprio come fate con il basilico.
Curiosità sulla sorella dell’origano
Madame Majorana è davvero un’erba sottovalutata, ma capace di arricchire le nostre pietanze: datele una chance! Noi, intanto, rispondiamo a qualche possibile domanda.
Che differenza c’è tra la maggiorana fresca e quella essiccata?
In un mondo ideale, sarebbe ottimo avere sempre accesso alle foglie fresche delle erbe, che sprigionano un aroma senza dubbio più intenso delle loro controparti essiccate. C’è da dire, però, che l’essiccazione ha i suoi vantaggi, perché ci permette di adoperare i nostri insaporitori naturali tutto l’anno, senza rischio di uccidere l’ennesima pianta. Erbe come l’origano o la maggiorana si prestano particolarmente bene a questo processo.
La maggiorana ha controindicazioni o effetti collaterali?
Le foglie di maggiorana sono sicure da usare quasi sempre, tranne nei casi in cui si sia a conoscenza di un’ipersensibilità al prodotto. È sconsigliato, invece, l’utilizzo della pianta sotto forma di olio essenziale durante la gravidanza e l’allattamento.
Si può “bere” la maggiorana?
Sì, potete assumerla come infuso o tisana, magari usando apposite preparazioni disponibili in commercio e seguendo le indicazioni per il consumo. Potete inoltre trovarla a scaffale in bustine contenenti anche altri ingredienti vegetali.
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