Pronto soccorso soffocato da 101mila accessi: in 4 anni un’impennata del 54% – Cronaca
BOLZANO. Oltre centomila accessi (101.082) al Pronto soccorso nel solo 2024. È come se l’intera cittadinanza si fosse riversata al San Maurizio, 276 bolzanini e bolzanine al giorno. Salta all’occhio l’impennata del 54,42% registrata tra il 2020 (65.455) e il 2024, con crescita del 16,41% dall’anno della ripresa post Covid 2022 (86.829 accessi). Il numero dei ricoveri post triage invece rimane invariato nell’arco del quinquennio, sempre poco sopra gli 11mila casi, cui ogni anno si aggiungono 3-400 ricoveri in altre strutture. Gli incrementi riguardano tutti gli ospedali altoatesini, tutte le fasce anagrafiche ed entrambi i generi, con una prevalenza degli uomini.
«È cresciuto il numero degli accessi (non gravi) non giustificati», osserva Elena Carion, primaria del Pronto soccorso di Bolzano. Il dato dei ricoveri testimonia tuttavia il «buon funzionamento dei percorsi alternativi: fast track e ambulatorio per le cure primarie», così la primaria, sottolineando anche il «lavoro scrupoloso del team medico nella gestione dei pazienti urgenti da ricoverare, la vera mission del Pronto soccorso. Sono cresciuti i numeri di tutte le tipologie di pazienti, dai codici verdi a quelli più elevati».
La prima rilevazione chiesta all’assessore Hubert Messner da Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) con l’interrogazione di cui riportiamo l’esito riguarda proprio l’anno della pandemia e delle chiusure. Ma i dati registrati nei successivi quattro anni indicano comunque un costante aumento le cui cause possono essere molteplici. Sotto l’aspetto del turismo, prendendo come riferimento il 2022, anno caratterizzato da un’estate torrida che fece registrare un assalto alla montagna, si osserva nel 2024 un aumento dei pazienti italiani residenti fuori provincia, fino al 53,2% di Merano (+33% Bolzano, 6.892 casi).
I numeri dei cittadini Ue non italiani salgono in misura più contenuta.
Gli accessi di cittadini extraeuropei aumentano nel quinquennio in particolare a Bolzano e a Merano, ma rimangono una piccola porzione: nel 2024, il 3,54% per quanto riguarda il San Maurizio e l’1,68% per il Tappeiner. Le quote degli accessi nei sette nosocomi sono stabili nel tempo. Un paziente su tre si rivolge al San Maurizio (32,57%), il 21,4% viene preso in carico a Merano, il 15,26% a Brunico, il 14,17% a Bressanone, il 7,01% a Silandro, il 5,12% a San Candido e il 4,46% a Vipiteno.
La maggior parte arriva con mezzi propri o pubblici e molti con l’ambulanza del 118 (23.003 persone a Bolzano nel 2024).E poiché nell’ultimo periodo si sono rafforzate le critiche verso le richieste di intervento tramite elisoccorso «superflue», complice la massificazione del turismo in quota, potrebbero essere interessanti i dati sugli arrivi in elicottero. Nel 2024 a Bolzano sono stati complessivamente 1.157, di cui 21 con mezzi non appartenenti alle organizzazioni di elisoccorso (+8,53% sul 2022), a Merano 230 (-23,33%), a Silandro 83 (+25,75%), a Bressanone 406 (-15,06%), a Vipiteno 11 (-60,71%), a Brunico 389 (+7,45%).Sono aumentati gli accessi di minori: al San Maurizio sono passati dai 14.372 del 2020 ai 20.538 del 2022 e ai 23.467 dell’anno passato.
Ma l’incremento è trasversale alle generazioni. La fascia 18-64 anni ha toccato i 50.234 accessi nel 2024 contro i 41.612 del 2022 e i 31.654 del 2020, quella dai 65 ai 79 anni ha raggiunto l’anno scorso i 14.184 casi (12.470 tre anni fa, 10.072 nel 2020), gli over 80 sono passati da 9.357 accessi nel 2020 a 12.164 nel 2022 e a 13.197 nel 2024.Una volta su due viene assegnato il codice verde («normale»), nel 2024 a Bolzano si è trattato di 67.921 casi (erano 42.711 nel 2020, 47.957 nel 2021, 57.700 nel 2022, 61.368 nel 2023), seguito dal codice giallo («urgente», 15.714 registrazioni nel 2024), dall’arancione («molto urgente», 6.495 casi), dal blu («non urgente», 4.271 casi) e dal codice rosso («immediato», 1.447 casi).