Progetto Oltre la Strada per persone vittime di tratta, il Comune affida al Centro Donna Giustizia di Ferrara la gestione territoriale
PARI OPPORTUNITA’ – Da venerdì 1 agosto 2025 l’attivazione di programmi di assistenza e integrazione sociale
Affidata al Centro Donna Giustizia aps di Ferrara la realizzazione del progetto a coordinamento regionale denominato “Oltre la Strada” per persone vittime di tratta e grave sfruttamento.
Il progetto a coordinamento regionale “Oltre la Strada”, bandito dal Dipartimento alle Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, giunto ormai alla sua settima edizione – è stato assegnato dal Comune di Ferrara al Centro Donna Giustizia aps di Ferrara con un punteggio di 78/100 a seguito della manifestazione di interesse a co-progettare per l’attivazione di programmi di assistenza ed integrazione sociale per persone vittime di tratta o di grave sfruttamento sessuale e/o lavorativo che intendono sottrarsi ad una situazione umanamente insostenibile, per cui è necessario disporre di alloggi per l’accoglienza abitativa allo scopo di gestire il percorso in uscita delle stesse.
La Regione Emilia-Romagna, a partire dal 1996 e in collaborazione con le Amministrazioni locali, ha strutturato un sistema regionale di interventi socio-sanitari rivolto alla tutela di vittime di tratta di esseri umani e grave sfruttamento, attraverso la realizzazione dello speciale programma di assistenza previsto dall’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, oltre che una serie di progettualità per prevenire e contenere i danni alla salute di donne e persone transessuali sottoposte a sfruttamento sessuale e dei loro clienti, limitando il diffondersi delle malattie sessualmente trasmissibili e contribuendo alla tutela della salute pubblica.
Il Comune di Ferrara partecipa alla rete regionale del progetto “Oltre la Strada” sin dalla sua costituzione, attivando programmi di assistenza temporanea e di integrazione sociale a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù oltre ad azioni di riduzione del danno e di prevenzione socio sanitaria attraverso azioni di primo contatto, mediazione e accompagnamento ai servizi, tutela della salute, prima assistenza e accoglienza, protezione sociale, interventi per l’autonomia (formazione scolastica, professionale e linguistica, azioni di orientamento, counselling e laboratori motivazionali, assistenza legale e sostegno psicologico), rimpatri assistiti, oltre a mettere a disposizione del progetto in parola una rete di tre strutture di accoglienza, diversificate in relazione al genere e all’età delle vittime.
“Il Centro Donna Giustizia ha dimostrato grande professionalità ed esperienza maturata nell’ambito di riferimento offrendo garanzie di affidabilità operativa e competenza per operare in sinergia con tutti i soggetti istituzionali e non del territorio provinciale. Elementi fondamentali che ci premeva verificare per il buon fine del progetto”, dice l’assessore alle Pari Opportunità Angela Travagli.
Il Comune di Ferrara, attraverso questo Assessorato, proseguirà pertanto nel contrasto all’illegalità e alla tutela dei diritti umani per le persone coinvolte, nella convinzione che solamente una rete territoriale coesa sugli intenti può debellare fenomeni di marginalità e devianza che cagionano la vittimizzazione delle persone vulnerabili.
Il Progetto a coordinamento regionale OLTRE LA STRADA è finanziato dalla Regione stessa, dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri oltre che da una quota parte di cofinanziamento del Comune di Ferrara; partirà venerdì 1 agosto 2025 in continuità con il Bando ministeriale precedente, fino al 30 novembre 2026.
“Per contrastare efficacemente le reti criminali e assicurare la giusta assistenza alle vittime è fondamentale la collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali preposti e a cui abbiamo richiesto una collaborazione non onerosa: Prefettura e Questura, Forze dell’Ordine, Azienda Ospedaliero Universitaria e Usl di Ferrara, Organi di vigilanza sulla tutela dei diritti sul lavoro, oltre ai Sindacati e agli Enti del terzo settore che operano per la legalità e l’affermazione dei diritti fondamentali dell’essere umano – continua l’assessore alle Pari Opportunità Angela Travagli – allo stesso modo è indispensabile il sostegno delle cittadine e i cittadini che possono segnalare tutte quelle situazioni che potenzialmente nascondono una grave violazione dei diritti, favorendo in questo modo l’emersione delle persone coinvolte”.
Comunicato Stampa a cura dell’Assessorato alle Pari Opportunità
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