Prodotti ittici illegali, maxi operazione all’aeroporto Malpensa con la Guardia costiera di Genova
Milano. Un’importante operazione congiunta di controllo e prevenzione, finalizzata a contrastare l’introduzione illegale di specie ittiche aliene sul territorio nazionale, si è svolta il 10 giugno 2025 presso lo scalo passeggeri dell’aeroporto di Milano Malpensa. L’iniziativa, frutto di una sinergia interistituzionale, ha visto impegnati il personale militare del 1° centro di controllo area pesca della Guardia costiera di Genova, coadiuvato dal personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dalla Guardia di finanza di stanza presso lo scalo aeroportuale.
L’attività ispettiva si è focalizzata sui bagagli dei passeggeri provenienti dai voli extra Schengen, con particolare attenzione a quelli originari della Cina, aree geografiche spesso associate al traffico di prodotti ittici non consentiti. Gli ispettori della guardia costiera, figure professionali altamente specializzate e certificate in materia di tutela alimentare e del rispetto dei requisiti di tracciabilità e legalità delle catture, hanno condotto un totale di 40 ispezioni approfondite che hanno portato alla successiva emissione di 17 verbali di distruzione di prodotti non consentiti.
L’impegno congiunto delle forze in campo ha permesso di accertare numerose irregolarità e di sottoporre a sequestro un ingente quantitativo di circa 650 chili di prodotti ittici e di circa 170 chili di prodotti vegetali, opportunamente celati all’interno dei bagagli dei passeggeri. Il rinvenimento di tali prodotti, spesso trasportati in condizioni igienico-sanitarie precarie e senza alcuna certificazione, può esporre a rischi il biota marino mediterraneo, dato che l’immissione di specie aliene può, infatti, alterare l’equilibrio degli ecosistemi marini, portando a squilibri trofici, competizione con le specie locali e potenziale introduzione di patogeni sconosciuti.
Nello specifico, il sequestro ha riguardato una varietà di prodotti tra cui datteri cinesi, arca asiatica viva, gasteropodi marini vivi, (tutte specie con potenziali effetti dannosi sull’ecosistema), pesce bumalo e meduse in salamoia (conservati in modo non conforme), 40 chili di Pampus argenteus fresco (specie aliena al Mediterraneo), 390 chili di pesci, crostacei e molluschi essiccati vari senza documentazione-
Tutto il prodotto sequestrato, privo di qualsivoglia documentazione attestante la provenienza lecita e soggetto a forme di trasporto non consentite, prive di qualsiasi garanzia di rispetto della catena del freddo, è stato avviato direttamente alla distruzione, come previsto dalla normativa vigente. I responsabili dell’introduzione illegale di tali prodotti sono stati perseguiti secondo le leggi nazionali e le normative europee in materia di pesca illegale e sicurezza alimentare.