Umbria

processato (e assolto) per resistenza


Contrae il Covid, ma siccome è da solo in cella non vuole essere spostato in infermeria. Detenuto finisce sotto processo per resistenza a pubblico ufficiale.

Per il giudice, però, il “rifiuto dell’imputato di spostarsi dalla cella in cui era ristretto quale unico occupante al reparto dello stesso istituto penitenziario dedicato ai contagiati dal Covid-19 in quanto trovato positivo al virus, non integra il delitto” di resistenza e lo assolve.

Secondo la Corte d’appello di Perugia “il comportamento dell’imputato – motivato dal timore di pregiudizio per la propria salute nella convivenza con altri contagiati” non è “stato di intralcio all’attività di servizio dei pubblici ufficiali per effetto di intimidazione, anche indiretta, verso di loro, la loro incolumità o quella degli altri ristretti, ma soltanto che il rifiuto del detenuto di adempiere al trasferimento dalla cella rese necessari accorgimenti e dispositivi nella sezione per evitare la diffusione del virus”.


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