Abruzzo

Primo risultato sulla Rianimazione dopo proteste e indignazione pubblica

“L’amministrazione Paolini agisce come un jukebox: si accende solo quando qualcuno inserisce un gettone. Per questo continueremo a stare attenti e a pungolarli, soprattutto per quanto riguarda la sanità e l’ospedale”. Dopo la bocciatura della mozione sulla Rianimazione nel consiglio comunale del 13 novembre, i consiglieri comunali di opposizione a Lanciano fanno il punto su tutta la vicenda che ha visto, proprio alla vigilia della seduta, il dg Asl Thomas Schael a riattivare due posti in funzione intensitva nel reparto che oggi viene condiviso con l’Utic.

“Le proteste davanti al tribunale e all’ospedale e l’indignazione pubblica rispetto alla questione della Rianimazione a Lanciano – esordisce Leo Marongiu nella conferenza convocata all’indomani del consiglio nella sede del Pd – hanno portato dapprima ad una visita improvvisa in città di Marsilio, Verì, Schael e tecnici Asl, ricevuti in comune dal sindaco e dagli amministratori di maggioranza per una ricerca affannata di un qualche tipo di risposta da dare alla cittadinanza, agli operatori sanitari ed ai sindacati, rispetto alla scelta deleteria di chiudere di fatto il reparto di rianimazione, lasciando 2 posti in funzione post-chirurgica, e poi al conclusivo passo indietro di Schael. Mai come rispetto al tema salute in città, intendiamo definirci opposizione e non minoranza all’interno del consiglio comunale: ci separa una distanza siderale dall’amministrazione comunale in tema di valutazioni, percezione del rischio e attenzione”.

Il passo indietro della Asl rispetto all’intenzione iniziale di spostare i posti di rianimazione a Chieti, così come da disposizione aziendale di agosto, è il frutto, secondo l’opposizione, del conflitto che ha coinvolto cittadini, associazioni, opposizione consiliare nei confronti dell’amministrazione comunale, che solo dopo aver preso consapevolezza della gravità del problema ha iniziato a muoversi. “Non possiamo ovviamente essere completamente soddisfatti ed anzi dobbiamo denunciare quella che è anche una soluzione confusa e promiscua – continuano i consiglieri – frutto di una impostazione iniziale che in realtà tendeva ad operare un taglio sul Renzetti”.

Il cartello di Rianimazione tolto e rimesso

Negli ultimi due anni, da quando è stato costituito il coordinamento Uniti per la Salute, sono diverse le battaglie fatte sulle scelte operate dalla Asl “con la copertura totale del presidente Marsilio e nel silenzio e nella latitanza dell’amministrazione Paolini che agisce come un jukebox: si accende solo quando qualcuno inserisce un gettone”, rimarca l’opposizione consiliare. Dallo spostamento di Nefrologia (di cui non si parla più) alle difficoltà dell’hospice (che ora ha una unità aggiuntiva tra Lanciano e Torrevecchia Teatina), fino alla questione Rianimazione “dove notte-tempo – dice Marongiu – sono riapparsi 2 posti letto ed un cartello all’ingresso del reparto. I conflitti e le posizioni portate avanti da questa opposizione hanno dunque prodotto risultati in termini di maggior sicurezza sulla salute, rispetto alle volontà autoreferenziali della Asl e della giunta Marsilio. L’atteggiamento di arroganza sono, inoltre, rintracciabili dalle parole del presidente Marsilio che, in risposta all’interpellanza presentata dal consigliere regionale Silvio Paolucci, ha dichiarato che ‘gli anestesisti a Lanciano guardavano posti letto vuoto’, senza avere la minima consapevolezza del ruolo e della funzione di quel reparto. Ora chiediamo con forza che venga mantenuto l’impegno del presidente Marsilio sui 2,5 mln di euro per ristrutturare l’Utic e permettere nel giro del minor tempo possibile il recupero di posti letto tra Utic e Rianimazione che, con questa nuova organizzazione, passano da 12 a 8”.

“Secondo il sindaco Paolini noi dell’opposizione abbiamo creato una negatività attorno all’ospedale: non tollero un’accusa così grave – dichiara Dora Bendotti – La negatività si genera dal silenzio che crea scollamento con la realtà. Un sindaco deve alzare la voce quando vengono violati i diritti della sua comunità”. “Volevano imporci il silenzio – rincara Rita Aruffo – ma noi continueremo ad intercettare politicamente il silenzio, che per noi significa dare voce alla democrazia e ai cittadini che chiedono un nostro intervento su questioni sulle quali non si sentono capiti da questa amministrazione”.

Nel consiglio comunale di ieri, secondo la minoranza, “si è verificato un atteggiamento di totale chiusura anche sul tema della costruzione del parcheggio di via Del Verde: circa una quindicina di residenti presenti hanno lasciato l’aula sentendosi abbandonati da questa amministrazione comunale che in queste settimane non è riuscita nemmeno a spiegare o a confrontarsi sul progetto che intende portare avanti senza nessuna condivisione iniziale con gli stessi residenti”. All’interrogazione iniziale, proposta da Giacinto Verna, sul tema del dissesto idrogeologico e del monitoraggio, è stato infine confermato che “il sistema adottato dall’amministrazione Pupillo nel 2018 non è più in funzione perché non ritenuto più necessario dall’amministrazione Paolini che si sente rassicurata dai risultati di quel monitoraggio in tema di dissesto in centro città”.


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