Umbria

primi passi per una rete sociale-sanitaria sul territorio


Affrontare le nuove fragilità (dalle nuove povertà, alla solitudine fino alla gestione della non autosufficienza) con uno sguardo sistemico, attento, umano. Lavorando, dalle amministrazioni comunali, alla sanità al volontariato , in sinergia all’interno di una rete territoriale che si scambia informazioni con ruoli definiti. Obiettivo: costruire insieme una società più coesa, più equa, più vicina ai bisogni delle persone. E’ questo il riassunto, fonte di un futuro accordo tra le parti, del dibattito organizzato dalla Lega Spi Cgil in occasione della Festa di LiberEtà. Un incontro partecipatissimo che ha visto intervenire numerosi relatori, per un confronto costruttivo e di alto livello sul tema. Coinvolti nella serata tutti i soggetti interessati, dal sindacato alla Regione, dal Comune all’Asl fino alle associazioni del territorio. A introdurre i lavori è stata Teresa Spoletini, segretaria dello Spi Cgil, e a coordinare gli interventi Stefano Ricci dello Spi Cgil. Tutti i present al termine dell’incontro si sono augurati che questo sia solo l’inizio di “un percorso condiviso e sostanziale, fondato sull’ascolto vero e sulla collaborazione concreta”.

Al dibattio sono intervenuti anche Raffaele Goretti, componente dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni delle persone disabili, Maurizio Massucci, primario del Cori di Passignano sul Trasimeno, Katia Sposini, responsabile servizi sociali del Comune di Assisi, Erigo Pecci, sindaco di Bastia Umbra, Elisa Zocchetti, assessore alle politiche sociali del Comune di Bastia Umbra, Ilaria Vescarelli, responsabile di direzione Usl 2 Tecnico sanitario, Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale dello Spi Cgil, Fabrizio Ricci, consigliere regionale, e Bianca Maria Tagliaferri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.


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