Prezzo del gas in calo a luglio, ma le imposte pesano il 29%
Nel mese di luglio, il prezzo della materia prima gas per i clienti domestici vulnerabili è rimasto stabile, confermandosi a 36,68 euro per MegaWattora (MWh). Lo rende noto l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che ha pubblicato il 4 luglio i dati aggiornati per il servizio di tutela della vulnerabilità. Il valore complessivo della bolletta – pari a 108,72 centesimi di euro per metro cubo – riflette una sostanziale invarianza rispetto a giugno, ma resta fondamentale capire come si compone nel dettaglio.
Secondo l’Arera, il 39,21% della bolletta (cioè 42,63 centesimi di euro) è destinato alla spesa per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, come lo stoccaggio. A questi si aggiungono 6,02 centesimi (5,54% del totale) per la vendita al dettaglio, voce che copre i costi commerciali dei fornitori. Un’altra componente rilevante riguarda il trasporto e la gestione del contatore, che valgono 23,20 centesimi di euro (21,34%), a copertura dei servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione e qualità.

Gli oneri generali di sistema – destinati al finanziamento di politiche pubbliche in ambito energetico – ammontano a 4,98 centesimi (4,58%). A chiudere la bolletta, le imposte (accise e Iva), che pesano per 31,89 centesimi di euro, cioè il 29,33% del totale.
Il dato conferma una tendenza già osservata nei mesi precedenti: nonostante la stabilizzazione dei prezzi all’ingrosso, le imposte e i costi di rete continuano a incidere in modo significativo sulla spesa finale delle famiglie, in particolare per i clienti che beneficiano del regime di tutela previsto per le categorie vulnerabili.
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