Prevediamo nuove entrate per 20 milioni di euro nelle casse del Comune
BRINDISI – Circa 20 milioni di euro potrebbero entrare nelle casse comunali, tra ottobre 2025 e giugno 2026, per compensazioni ambientali e al territorio. Questo è uno degli aspetti più rilevanti emersi stasera, 6 settembre, a seguito del discorso che il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, ha rivolto alla cittadinanza in occasione delle celebrazioni per la festa patronale.
Da quindici anni, infatti, sarebbe in vigore una normativa che garantirebbe compensazioni ambientali e territoriali ai Comuni che ospitano impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili non inquinanti (impianti fotovoltaici, eolici, batterie di accumulo) in una misura che varia dal 2 al 3 per cento degli investimenti previsti. Secondo quanto comunicato da Marchionna, negli ultimi due anni, l’Amministrazione da lui guidata ha convocato le imprese che operano nel perimetro comunale per chiedere il rispetto dei loro obblighi nei confronti del Comune di Brindisi.
E da queste azione dovrebbero giungere i nuovi ricavi tali da rimpinguare le casse comunali che tanto in sofferenza sono entrate negli ultimi decenni. Gli introiti, conclude il sindaco, serviranno per sistemare le strade, gli impianti sportivi, le scuole, le case comunali ed i parchi urbani.
Il discorso di Giuseppe Marchionna
Riceviamo e pubblichiamo di seguito il discorso del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, in occasione della festa patronale del 6 settembre 2025.
“Rivolgo un deferente saluto a Sua Eccellenza l’Arcivescovo Giovanni Intini.
Analogo omaggio rivolgo a Sua Eccellenza il Prefetto Luigi Carnevale, che quest’anno partecipa a questa antica manifestazione di devozione religiosa e di festa popolare sia nella sua qualità di Prefetto, che in quella inedita di Commissario Straordinario del Governo per la reindustrializzazione dell’area di Brindisi.
Un caro saluto a tutte le altre autorità civili e militari e il mio abbraccio affettuoso a tutti Voi cari concittadini che siete presenti qui o che ci seguite in diretta tv.
Come da tradizione, la festa in onore dei santi patroni conclude la stagione estiva che mai come quest’anno è stata ricca di soddisfazioni e di successi per la nostra città: ancora oggi si registra il tutto esaurito in tutti i B&B, gli esercizi commerciali stanno lavorando a pieno ritmo, questo splendido lungomare è animato ogni sera da migliaia di brindisini, ma anche da gente proveniente da altri comuni della provincia e soprattutto da tanti, tantissimi turisti stranieri.
E’ questa la Brindisi che vogliamo e che vogliamo promuovere nel mondo come esempio di città bella, accogliente e a misura d’uomo. Certo, si può fare ancora di più e meglio e non mancheremo di farlo.
Questo esordio ottimistico non intende nascondere i limiti e i problemi che ancora ci sono, così come so bene che la carica di sindaco comporta anche l’incombenza di essere il principale destinatario delle proteste dei cittadini, soprattutto quando esse sono in gran parte giuste e motivate.
Magari lo si potrebbe fare più civilmente, senza bisogno di insulti gratuiti e offese per la persona e per la carica istituzionale, ma anche questo fa parte delle tradizioni della nostra Città. E io non intendo sottrarmi, né cambiare le abitudini dei brindisini. Sono stato accusato di essermi chiuso nel palazzo.
Ebbene si! Lo confermo. E l’ho fatto per buttarmi a corpo morto nella ricerca di finanziamenti che potessero consentirci di rinnovare e rigenerare la nostra città che non viene manutenuta da oltre trent’anni.
Avrei dovuto informarvi adeguatamente di quello che stavamo progettando, ma proprio perché sono figlio di povera gente, umile ma dignitosa, sono stato abituato sin da piccolo a parlare con i fatti concreti.
E arriviamo alle cose concrete, quelle che più di tutto interessano i cittadini.
L’anno scorso avevo promesso che avremmo definito un programma per affrontare i tanti e atavici problemi della città e quale occasione migliore di farlo durante la festa patronale?
Prima però desidero porvi una domanda: quanti di voi sono a conoscenza che sin dal 10 settembre 2010 (cioè 15 anni fa) è vigente una legge che garantisce compensazioni ambientali e territoriali ai Comuni che ospitano impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili non inquinanti (impianti fotovoltaici, eolici, batterie di accumulo) in una misura che varia dal 2 al 3 per cento degli investimenti previsti?
Vi rispondo io. Non lo sapeva nessuno e in tutti questi anni alcuno ha chiesto a quelle aziende di tenere fede a quell’obbligo di legge.
Lo abbiamo scoperto noi e da lì abbiamo cominciato a convocare tutte le imprese per chiedere di rispettare le loro obbligazioni nei confronti del Comune di Brindisi.
Il conto di questo lavoro silenzioso e delicato (che è durato due anni di duro impegno) è presto fatto: nelle casse del Comune prevediamo (sia pure con molta prudenza) entrate per circa 20 milioni di euro da ottobre di quest’anno a giugno del prossimo anno.
Ora che possiamo progettare e realizzare le opere necessarie, avete il sacrosanto diritto di pretendere che la città venga messa a nuovo:
– le strade dissestate dalle radici e dalle buche, nonché i marciapiedi che assomigliano a percorsi di guerra devono essere rimessi a nuovo;
– le scuole elementari e medie devono essere messe in sicurezza per la tranquillità dei nostri figli e dei nostri nipoti;
– le case comunali devono essere manutenute, visto che da quando sono state costruite 40-50 anni fa non è stato effettuato nessun intervento manutentivo;
– gli impianti sportivi devono essere ammodernati e altri bisogna progettarne e realizzarne;
– i parchi urbani devono poter essere frequentati anche di sera con un’adeguata illuminazione e, perché no, dotandoli di telecamere che prevengano atti di vandalismo.
I progetti sono già pronti, le convenzioni da firmare anche.
In sostanza, ora possiamo ragionare su come rigenerare la nostra bellissima Città, con una grande operazione di manutenzione straordinaria che – scusate il pizzico di polemica – non viene effettuata dall’inizio degli anni Novanta.
Tutte queste novità sono rese possibili da un fenomeno che è riconosciuto da tutti sia in Italia che in Europa: Brindisi è la città-modello della transizione energetica che abbandona definitivamente l’industria pesante, quella fondata sulle fonti fossili inquinanti come il petrolio e il carbone, per diventare il primo esempio di transizione industriale verso un modello produttivo che non depreda più l’ambiente, che non comporta più la diffusione di malattie mortali, come purtroppo è avvenuto negli ultimi 60 anni.
Dobbiamo essere orgogliosi se l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) – che è un’organizzazione internazionale che mira a sviluppare politiche per garantire una vita migliore, promuovendo crescita economica, occupazione, stabilità finanziaria e sviluppo sostenibile nei suoi paesi membri – ha scelto proprio Brindisi come unica città italiana (insieme ad altre cinque europee) per studiare questo percorso di cambiamento epocale che sta interessando tutta l’Occidente e l’Europa in particolare.
E’ questa certificazione internazionale dimostra che siamo sulla strada giusta e che dobbiamo continuare a sforzarci per migliorare sempre di più, garantendo nuovi posti di lavoro più sicuri e duraturi sia ai lavoratori oggi in ansia per la loro occupazione, che ai giovani che in queste nuove tecnologie possono trovare il modo per esprimere il meglio di se stessi.
Infine c’è il tema che tocca tutti, me per primo: prendersi cura della nostra Città.
L’amore per la città che si esprime nei gesti quotidiani, quelli più banali che ripetiamo ogni giorno.
L’ho già detto l’anno scorso e non mi stancherò mai di ripeterlo finché avrò fiato in gola: non possiamo continuare ad abbandonare i sacchetti dei rifiuti fuori orario, o peggio, continuare a creare vere e proprie discariche abusive.
Non possiamo continuare a sopportare che i beni pubblici vengano continuamente vandalizzati come è successo quest’anno a Cala Materdomini, oppure alle pompe dell’invaso del Cillarese.
E’ ora di cambiare! Dobbiamo convincerci che viviamo in una delle città più belle e ospitali d’Italia, in un luogo di pace e di accoglienza che ci viene riconosciuto da tutto il mondo.
E se ce lo riconosce tutto il mondo, mi chiedo e vi chiedo: perché non riusciamo a crederci noi che la viviamo tutti i giorni? Ecco perché dobbiamo stringerci tutti intorno alla nostra Città, perché solo così, tutti insieme ce la faremo!
Viva la Città di Brindisi!
Viva i Santi Patroni!
Buona Festa Patronale a tutti!”.
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