Economia

Pressione fiscale, auto aziendali e dividendi: le lamentele di Confindustria sulla manovra


ROMA – “Stiamo analizzando i testi della manovra che circolano in queste ore. Sul piano strettamente fiscale notiamo che manca un sostegno alla patrimonializzazione delle imprese e una seria riduzione del carico fiscale. Assente anche una razionalizzazione definitiva della tassazione delle auto aziendali, misura attesa da tempo”. Così in una nota Angelo Camilli, vicepresidente per il credito, la finanza e il fisco di Confindustria.

“Ci preoccupa anche la stretta sul regime impositivo dei dividendi, che rischia di compromettere la competitività delle imprese italiane e la certezza del quadro normativo. Inoltre, serve mantenere la compensazione dei crediti d’imposta, che se tolti, potrebbero avere effetti retroattivi anche su agevolazioni già maturate”, aggiunge.

“Da ultimo, notiamo la mancata proroga delle attuali regole di funzionamento del Fondo di garanzia per le Pmi, attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2025. Proroga che, in assenza di misure tese a rafforzare il ruolo del Fondo, non comporterebbe oneri aggiuntivi”. Nell’ottica di sostenere maggiormente l’accesso al credito delle imprese – continua Camilli – il ruolo del Fondo dovrebbe essere potenziato. Rappresenta, poi, una criticità e andrebbe eliminata la disposizione, ancora inattuata, che prevede un premio aggiuntivo per gli istituti di credito che utilizzano massicciamente le garanzie del Fondo, poiché rischia di creare tensioni nei rapporti tra banche e imprese e di aumentare il costo del credito”.

“Comprendiamo bene i vincoli di bilancio che accompagnano questa manovra – conclude – ma confidiamo che il confronto parlamentare possa affinare meglio queste misure”.


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