presi gli orchi, c’è un massaggiatore 36enne di Pesaro
PESARO – Il dark web, la piattaforma “Kidflix” e il manuale di istruzioni per il pedofilo. Ha svelato l’abisso sotto la realtà virtuale la maxi operazione “Stream” in tutta Italia; il bilancio è di quattro arrestati, trai quali c’è un massaggiatore pesarese. Nell’inchiesta della Polizia contro lo sfruttamento sessuale dei minori online, coordinata dalla Procura Distrettuale di Napoli, sono 15 le persone indagate di cui 4 arrestate per detenzione di ingente materiale pedopornografico, con il sequestro di numerosi wallet di criptovalute, e dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di files illegali.
Gli accertamenti
Tra gli arrestati un 36enne massaggiatore di Pesaro Urbino da tempo residente in Emilia Romagna dove è stato preso dalla Polizia. Poi un 22enne operaio di Caserta, un 27enne disoccupato di Foggia, un 49enne informatico di Biella. Nel corso delle attività investigative si è avuto modo di accertare anche dell’esistenza di una pagina presente nel dark web ”Wikipedo” quale enciclopedia dedicata al mondo della pedopornografia con tanto di manuale di istruzioni per il pedofilo’. Le analisi hanno permesso di identificare i soggetti che hanno effettuato diversi pagamenti in criptovaluta per accedere alla piattaforma nel dark web denominata ”KidFlix”, utilizzata per la riproduzione on-demand di contenuti multimediali a carattere pedopornografico raggruppati per categorie. Grazie al coordinamento di Europol e la partecipazione di 35 paesi, l’operazione ha permesso la chiusura della piattaforma e l’identificazione di quasi 1.400 sospettati a livello globale. Tra aprile 2022 e marzo 2025 la piattaforma ha registrato 1,8 milioni di utenti in tutto il mondo.
L’11 marzo 2025 le autorità tedesche e olandesi hanno sequestrato il server che al momento del sequestro conteneva circa 72.000 video. Kidflix è stata creata nel 2021 da un cybercriminale che ne ha tratto ingenti profitti, diventando rapidamente una delle piattaforme più utilizzate dai pedofili. In totale, 91.000 video unici sono stati caricati e condivisi per una durata complessiva di 6.288 ore. In media, venivano caricati circa 3,5 nuovi video ogni ora, molti dei quali sconosciuti alle forze dell’ordine prima dell’indagine. A differenza di altre piattaforme simili, Kidflix non solo permetteva di scaricare Csam (Child Sexual Abuse Material) ma offriva anche la possibilità di streaming; i pagamenti venivano effettuati in criptovalute, successivamente convertite in token. Gli utenti potevano ottenere token caricando nuovi contenuti, verificando titoli e descrizioni video e assegnando categorie ai video.
I contenuti erano disponibili in diverse qualità e potevano essere sbloccati a pagamento. L’operazione in Italia è stata condotta dagli investigatori della Polizia di Stato del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online svolta in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli, sotto stretto coordinamento investigativo della IV Sezione della Procura della Repubblica di Napoli (reati contro le fasce deboli della popolazione).