presi gli aggressori, hanno 15 anni
ANCONA Uno è stato fermato nell’immediatezza, gli altri due mentre cercavano di scappare a bordo del bus. Fuga inutile, sono stati presi. Un’indagine-lampo quella messa in piedi dagli agenti delle Volanti che ha permesso di fermare, identificare e denunciare tre 15enni per lesioni aggravate in concorso. Per la questura sono loro i responsabili dell’aggressione che sabato sera ha fatto calare un velo di terrore su piazza Roma, quando un 20enne tunisino è stato accerchiato e accoltellato al petto. L’uomo è finito all’ospedale rimanendo sempre cosciente. Dopo tutti gli accertamenti del caso, è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni.
Il movente
Gli investigatori stanno cercando di risalire al movente che, stando alle prime ipotesi, andrebbe cercato in una precedente zuffa. Un regolamento di conti, una vendetta quella che, dunque, avrebbe architettato il gruppetto di bulli. In una tasca il cellulare, nell’altra il coltello. Ma andiamo alla ricostruzione dei fatti. Tutto si è scatenato attorno alle 20.30, nel cuore dei piazza Roma, una delle location più battute dei maranza e dai gruppetti di giovani. Dove però è sempre vigile l’occhio delle forze dell’ordine. Il 20enne, secondo quanto appurato, stava passeggiando con un amico, quando all’improvviso gli sarebbe piombato addosso il terzetto dei 15enni.
La dinamica
Accerchiato, poi colpito con un fendente che lo ha ferito all’altezza del petto. Dopo l’accoltellamento, i tre aggressori si sono dati a una precipitosa fuga. Uno è stato fermato subito dagli agenti delle Volanti, che erano a due passi dal luogo dell’aggressione, impegnati nei controlli straordinari del territorio coordinati dal questore d’intesa col prefetto. Gli altri due aggressori sono stati visti salire su un bus. A quel punto è partito l’inseguimento in mezzo al traffico congestionato dal sabato sera. Il mezzo della Conerobus era pieno di passeggeri. Tra questi c’erano anche molti ragazzi di ritorno dallo struscio pomeridiano. I poliziotti, una volta individuato l’autobus che poteva trasportare i fuggivi, ha intimato l’alt al conducente. Il mezzo è stato intercettato mentre procedeva sulla Flaminia, direzione Falconara.
Il sequestro
I due 15enni, che forse pensavano di confondersi nel mucchio degli altri passeggeri, sono stati individuati e sottoposti a perquisizione. È stato rinvenuto il coltello presumibilmente utilizzato per ferire il 20enne. La lama è stata sottoposta a sequestro. I due, insieme al terzo presunto complice fermato in piazza Roma, sono stati portati in questura dove poi sono arrivati anche i rispettivi genitori.
Le ombre
Il movente, si diceva. La dinamica dell’aggressione riporta a uno scenario di regolamento di conti. Che potrebbe essere collegato, ma su questo sono in corso le indagini, alla zuffa scatenatasi sabato 8 novembre in corso Mazzini, dove ad avere la peggio era stato un 16enne. Qualcuno gli aveva spruzzato addosso lo spray al peperoncino. Prima dell’arrivo dei carabinieri, c’era stato il fuggi fuggi di chi aveva partecipato al parapiglia. C’era solo il 16enne, soccorso in un primo momento dai passanti e dai commercianti della zona. Dietro il ferimento del 20enne tunisino potrebbe esserci stata un vendetta. Una scia di violenza, perpetrata da giovanissimi e iniziata ormai da due mesi, che sembra non volersi arrestare nel cuore del capoluogo dorico.




