Salute

Preservativi calmierati nelle scuole superiori in Liguria

Preservativi a prezzo calmierato nelle scuole superiori in Liguria: il via libera della Regione

Il consiglio regionale della Liguria, a maggioranza di centrodestra, ha approvato l’installazione di distributori di preservativi a prezzo calmierato nelle scuole superiori. Nel corso della seduta del 2 dicembre è stato dato il via libera all’unanimità la proposta del consigliere Jan Casella (Avs) che, oltre ai distributori, prevede la diffusione di materiale informativo sulle malattie sessualmente trasmissibili. Come riferito da Repubblica, è stata invece bocciata la mozione “tampon box” di Selena Candia (Avs) che chiedeva la distribuzione gratuita degli assorbenti.

Il Consiglio regionale ha sostenuto solo l’intervento sui preservativi, motivando la decisione con la mancanza di fondi per entrambe le iniziative. Casella si è detto soddisfatto per quella che ha definito “una misura concreta e praticabile per rispondere alle esigenze e alle vulnerabilità della popolazione giovanile”. Proprio la fascia di popolazione di età compresa tra i 15 e i 24 anni, infatti, è quella più esposta al rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come sifilide, gonorrea e clamidia. Malattie che, come fa notare anche Casella, sono in aumento in Italia e in Europa. A ottobre di quest’anno, la Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili (Simast) aveva dichiarato che, secondo i rilevamenti, in Italia i casi di gonorrea erano passati dai 70mila del 2022 ai 97mila del 2023. Per quanto riguarda l’HIV, invece, a fine novembre l’Istituto superiore di sanità (Iss) aveva pubblicato i dati relativi al 2024 in Italia: 2.379 nuove diagnosi di infezione, pari a 4 nuovi casi per 100.000 residenti.

L’installazione di distributori di preservativi a prezzo calmierato, poi, cerca di contrastare il trend di calo nell’utilizzo del profilattico tra gli adolescenti nell’ultimo decennio. Casella ricorda che “circa un adolescente su tre riferisce di non ricorrere né al preservativo né ad altri metodi contraccettivi”. Sul fronte dell’educazione sessuo-affettiva, alle persone in età adolescenziale manca una formazione adeguata sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili, una lacuna che riguarda sia le scuole che il contesto familiare. “Molti studenti”, ha chiuso, “non ricevono una formazione adeguata su contraccezione e prevenzione e una quota rilevante non affronta questi temi nel contesto familiare. Il profilattico è l’unico presidio in grado di proteggere simultaneamente da gravidanze indesiderate e dalle principali infezioni sessualmente trasmissibili”.


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