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Presentato a Londra il Calendario Pirelli 2025: torna il nudo, è lo specchio dei tempi. Il fotografo Ethan James Green: “Elodie? Non la conoscevo, ma poi ho capito perché ci era stata segnalata”


Una notte al museo per The Cal. Pirelli ha scelto il Natural History Museum di Londra per presentare con una cena di gala il suo Calendario 2025, oggetto iconico per eccellenza capace di trascendere tempi e mode. Questa cinquantunesima edizione porta la firma del fotografo americano Ethan James Green e rimette al centro della scena il nudo. Proprio quell’erotismo poetico e posato che ha fatto la storia di The Cal e che ora, dopo gli anni del MeToo, del politically correct e delle battaglie per l’inclusività, torna consapevolmente protagonista. “Lo abbiamo chiamato Refresh and Reveal perché è un ritorno alle origini, ma con uno sguardo al presente. Volevamo celebrare il corpo umano in tutta la sua autenticità, con un messaggio che rispecchiasse i valori e le diversità di oggi,”, ha spiegato Green. Ad affiancarlo in questo lavoro c’è Tonne Goodman, ex fashion director di Anna Wintour a Vogue: “La sfida è stata avere l’opportunità di rivelare qualcosa: un corpo, un atteggiamento, una sessualità, una libertà”, ha aggiunto. E così ecco che chi si è trovato davanti al suo obiettivo ha liberamente deciso di spogliarsi, di scoprire il corpo per rivelare l’anima. Lo ha fatto abbandonandosi all’istinto della natura che incontra il corpo umano per celebrarlo in tutta la sua diversità: un tronco levigato abbraccia un busto, rami decorano una schiena, l’acqua si insinua dolcemente tra la pelle e la sabbia… Perché oggi il nudo non è più uno strumento di seduzione quanto piuttosto la celebrazione di un’umanità, di un senso di appartenenza che, pur nell’unicità individuale, supera le barriere di età, genere e perfezione fisica.

Sulle spiagge selvagge dell’Historic Virginia Key Beach Park di Miami, Green ha dato vita a un “aggiornamento contemporaneo di un’immagine classica”, come lui stesso lo definisce. Le 24 immagini ritraggono 12 personalità che con i loro valori e il loro vissuto personale diventano rappresentative di questo momento storico: tra questi spiccano la cantante e attrice italiana Elodie, gli attori Vincent Cassel e John Boyega, “due uomini che rappresentano un concetto di sensualità e bellezza maschile molto contemporanea”, come ha spiegato il fotografo. E poi, a modella transgender e attivista americana Hunter Schafer, la conduttrice indiano-americana Padma Lakshmi e la modella e illustratrice Connie Fleming, musa di Mugler e Vivienne Westwood. Ancora, l’attrice britannica Simone Ashley e la sudcoreana Hoyeon Jung, Jodie Turner Smith, l’artista americana Martina Gutierrez, la modella americana Jenny Shimuz, già ritratta da Avedon nel 1997 e lo stesso fotografo Ethan James Green, che ha posato a sua volta: “Ero l’unica persona che potevo convincere a mettersi completamente a nudo. È stato liberatorio”, ha raccontato.

Tanti gli aneddoti dal set: “Abbiamo scattato metà delle foto a maggio e l’altra metà a giugno. A maggio il cielo è stato sempre sereno. A giugno abbiamo avuto molta pioggia. In realtà è stato fantastico perché la pioggia ha portato più varietà alle foto sulla spiaggia. Per la foto sulla spiaggia di Vincent Cassel, ad esempio, siamo andati molto in profondità nell’acqua. Per un altro scatto, invece, sono stato a lungo sul piolo più alto di una scala di circa 6 metri”. Per non parlare poi di quanto accaduto durante gli scatti con John Boyega: “Lui era l’ultimo e ad un certo punto è scoppiato un temporale, avevamo i fulmini che ci cadevano letteralmente in testa, abbiamo dovuto sospendere tutto e riprendere il giorno dopo”. Ma, ovviamente, l’attenzione della stampa italiana era rivolta tutta su Elodie, che quest’estate aveva lasciato trapelare sui social alcune immagini del set, scatenando la curiosità del pubblico: “Elodie? Non la conoscevo, ma poi ho capito subito perché ci era stata segnalata dal team: ha una freschezza immediata nell’esprimere tutta quella vita che volevamo che i nostri talent esprimessero senza vestiti, fantastica”.

Per Green, fotografare il Calendario Pirelli è stato un momento di svolta, un “regalo inaspettato” ricevuto proprio il giorno del suo compleanno: “Quando ho accettato, sapevo di avere una grande responsabilità: questo calendario è sinonimo di sensualità. Ma sapevo anche che è uno spazio dove sperimentare e portare il cambiamento: così, ho voluto reinterpretarla in modo diverso, lasciando spazio alla naturalezza e all’imprevedibilità,” ha raccontato. E infatti, niente pose plastiche o corpi stereotipati: le 24 fotografie di “Refresh and Reveal” catturano l’essenza dei suoi protagonisti anche nel contrasto tra gli scatti in riva al mare, nella natura; e quelli posati in studio. La bellezza è celebrata nella sua autenticità in tutte le sue forme, senza distinzioni di età, genere o orientamento sessuale; senza filtri né artifici. È un segno dei tempi ma anche un messaggio politico.

La capacità di The Cal di riflettere lo spirito dei tempi è stata sottolineata anche dal vicepresidente esecutivo di Pirelli Marco Tronchetti Provera, che in conferenza stampa ha elogiato il lavoro di Ethan James Green: “Il Calendario Pirelli è un progetto culturale che unisce industria e cultura. Il valore artistico è da sempre la sua cifra: l’intelligenza artificiale ci pone nuove sfide, ma continuo a credere nel potere di possedere alcuni oggetti insostituibili”. D’altra parte, ci sarà un motivo se da 61 anni quest’opera rappresenta un punto di riferimento nel mondo della fotografia e della comunicazione.


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