Umbria

presentata la sfiducia alla Governatrice. “Conti falsati, operazione opaca”


Potrebbe diventare una vera e propria filastrocca degli oppositori di centrodestra quella serie di domande e risposte, o se volete di smentite o di verità di parte, lungo l’asse “sanità-commissariamento-deficit-aumento delle tasse” sorto sulle ceneri  della famosa operazione verità sul deficit sanitario fortemente voluta dalla maggioranza di centrosinistra e che alla fine ha provocato gravi danni collaterali più all’attuale presidente Stefania Proietti che all’ex Donatella Tesei che ha gestito la macchina pubblica fino a novembre 2024. La filastrocca del centro destra – primo tenore la Tesei, cantata anche dai capigruppo Melasecche (Lega), Romizi (Fi), Arcudi (Umbria Civica) ed Eleonora Pace (Fratelli d’Italia) – è stata riproposta nell’aula del consiglio nel giorno della presentazione ufficiale della mozione di sfiducia alla Presidente Proietti.

I motivi della sfiducia

 Ecco come fa: “Commissariamento della sanità umbra? Falso. Operazione trasparenza sui conti? Falso, i numeri dati non corrispondono a quelli reali e gli stessi esaminati dal Ministero delle Finanze confermano il disavanzo di 34 milioni di euro. Per l’Umbria come per la Puglia vale un piano di rientro. Il buco certificato da una società terza? La relazione su cio si è fondata tutta la necessità di un aumento do 500 euro di tasse a testa (ora riformata al basso) non sarà terminata prima della fine del mese e alcune delle pagi consegnate indicava un disavanzo non di 90 milioni ma 34; la gestione dell’affidamento a società esterna è ricca di opacità”. 

E infine il punto forte della filastrocca del centrodestra: “I conti della sanità – seppur in rosso e mai come oggi serve una riforma vera – sono stati la foglia di fico per coprire il motivo di questa manovra finanziaria che mette le mani in tasca ai cittadini e alle imprese: nella delibera di Giunta si prevedono da finanziare molti settori: dal diritto allo studio, passando per i trasporti fino al welfare. Servono soldi per pagare le molte promesse fatte in campagna elettorale”. 

La discussione?

Per il centrodestra le istituzioni devono essere trasparenti, dire la verità e soprattutto mai per interessi di parte possono creare danni ai cittadini e al settore economico. Ora la battaglia sarà su quando inserire tra i lavori dell’aula la mozione  per una discussione in aula. Infatti la mozione di sfiducia alla presidente Proietti non è stata discussa dall’ufficio di presidenza e quindi potrebbe non essere inserita nell’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio regionale in cui verrà discussa, presumibilmente, la manovra finanziaria della giunta regionale. Da qui la richiesta alla presidente Bistocchi per ampliare l’ordine del giorno. 

,  tanto che le opposizioni chiedono demcratico confronto per il bene dell’Umbria alla presidente Bistocchi.


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