preparativi, indiscrezioni (e proteste) / 1a parte
Il cielo di Venezia si prepara ad accogliere ben più che stelle cadenti. Dal 24 al 30 giugno, la città lagunare sarà il teatro di un evento che fonde romanticismo, potere economico e tensioni sociali: le nozze – o meglio: la celebrazione simbolica – tra Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e la giornalista Lauren Sánchez. Un matrimonio che promette di entrare nella storia per la sua portata mediatica, la segretezza delle operazioni, e l’impatto – nel bene e nel male – sulla città.
A parlare, per ora, sono i portavoce. Le dichiarazioni ufficiali rivelano l’intento di legare indissolubilmente l’unione a un luogo carico di significato: «La decisione di Lauren e Jeff di celebrare a Venezia è nata naturalmente – spiega un rappresentante della coppia – dopo anni di visite colme di stupore, con amici a mostrare l’anima più nascosta della città. Venezia ha regalato loro ricordi indimenticabili. Per questo hanno scelto di sposarsi in un luogo che incarna bellezza, umanità e civiltà».
Un tributo poetico, che però deve fare i conti con un’opinione pubblica divisa. Mentre tutto viene curato in maniera top-secret dalla stessa agenzia che ha organizzato i matrimoni di George Clooney e Salma Hayek – i movimenti di protesta contro Bezos si fanno sentire: il collettivo “No Space for Bezos” ha già annunciato cortei, sit-in e blocchi.
Una festa in una Venezia blindata
La festa è un crescendo a tappe nei luoghi più esclusivi della Serenissima. Tra i possibili scenari: villa Baslini sull’isola di San Giovanni Evangelista, l’anfiteatro del Teatro Verde a San Giorgio Maggiore, la Scuola Grande della Misericordia per il gran finale. Ma nulla è confermato. La parola d’ordine è una sola: riservatezza. Talmente ferrea che persino la questura di Venezia lamenta l’assenza di comunicazioni ufficiali sugli eventi, un fatto insolito per un raduno da oltre 200 invitati, molti dei quali sotto scorta.
Il dispositivo di sicurezza messo in campo è da film. Squadre di ex Marines sono attese a Venezia per garantire la privacy di Bezos e Sánchez. Pare abbiano chiesto l’autorizzazione per pattugliare i canali in moto d’acqua e per posizionarsi attorno agli hotel, sui moli e persino vicino ai luoghi di culto. Al personale degli eventi è stato requisito ogni cellulare. Vietato scattare foto, vietato parlare. I checkpoint sulle isole, già in allestimento, ricordano zone ad accesso militare. La Fondazione Cini, sede probabile della cerimonia simbolica, è ormai presidiata e schermata da pannelli in legno.
Il red carpet della finanza globale
Quello che si profila, più che un matrimonio, è un summit informale dei grandi nomi dell’élite economico-finanziaria mondiale. Tra i possibili invitati figurano Elon Musk, Bill Gates, Oprah Winfrey, Leonardo DiCaprio, Lady Gaga, Kim Kardashian, Diane von Fürstenberg e Orlando Bloom. I voli privati attesi tra il 25 e il 26 giugno sono oltre 80, e il medesimo numero dovrebbe ripartire dopo il 29. Anche la flotta marittima è da capogiro: nove yacht, incluso il superyacht “Koru” da 500 milioni di dollari di proprietà di Bezos, sono attesi in Laguna.
Le prenotazioni parlano chiaro. Le voci: interi hotel di lusso sono stati riservati in esclusiva, tra cui l’Aman, affacciato sul Canal Grande. I taxi d’acqua? Prenotati e tenuti a disposizione a 400 euro l’ora. Le location? Scelte con l’obiettivo di garantire massimo controllo e minimo disturbo. “L’obiettivo – fanno sapere – è sempre stato ridurre l’impatto sulla vita cittadina. Nessuna presa di possesso della città, anzi: la coppia contribuirà finanziariamente a progetti per la salvaguardia della laguna”.
Lista nozze? Donazioni per Venezia
Il gesto che più ha sorpreso? Che la lista nozze tradizionale non prevede un elenco di “desiderata”… Gli ospiti, tutti miliardari o celebrità di spicco, sono stati invitati a devolvere donazioni a sostegno della città. Le cifre sono riservate, ma potenzialmente milionarie. Se davvero Musk, Gates e soci seguiranno le indicazioni dei padroni di casa, Venezia potrebbe trovarsi beneficiaria di una pioggia di fondi. Un gesto che prova a controbilanciare l’impatto ambientale e sociale di una settimana che stravolgerà gli equilibri lagunari.
Il lato oscuro della festa
Eppure, non tutti brindano. Il comitato “No Bezos” annuncia proteste per il 28 giugno alla Scuola Grande della Misericordia. Il messaggio è chiaro: «Venezia non è un set per i miliardari. La città non deve diventare un parco a tema per le élite». Le critiche non si fermano alla celebrazione: nel mirino c’è il sostegno di Bezos a Donald Trump, la politica di Amazon sul lavoro e l’eccessiva concentrazione di ricchezza. Gli attivisti parlano di «un modello di città insostenibile e devastante» e denunciano un processo di esproprio culturale mascherato da evento privato.
Diversa la posizione di Federalberghi e di molte associazioni di categoria. «Questo matrimonio ha già portato lavoro a centinaia di artigiani, falegnami, fioristi, estetisti. Sono eventi che non tolgono, ma aggiungono valore».
Il sosia e i gossip
Nel frattempo, tra i personaggi attesi in città, uno spicca per originalità: Cagdas Halicilar, cioè il sosia ufficiale di Jeff Bezos, già protagonista di articoli sul New York Post, ex elettricista, che vive impersonando Bezos in ogni occasione tutto il mondo. A Venezia sarà un’attrazione per turisti e curiosi, ma anche un potenziale bersaglio delle proteste.
Per quanto riguarda il gossip e le indiscrezioni, il Daily Mail ha raccolto e rilanciato una profezia: secondo il “Nostradamus brasiliano” Athos Salomé, la coppia di neosposi sarebbe destinata al divorzio entro il 2029. Suggestioni, certo, ma in una storia come questa anche i dettagli surreali sembrano trovare posto.
Dietro le quinte: tra segreti e scenografie da Oscar
A firmare scenografie e costumi sarebbe il celebre atelier veneziano di Stefano Nicolao. Le vetrine dell’atelier sarebbero infatti già oscurate per lavorare in totale segretezza agli abiti di scena. Gli allestimenti, affidati a Mestiere Cinema, coinvolgono centinaia di maestranze, tra tecnici, falegnami, artigiani del vetro e fioristi. Il matrimonio è diventato una macchina produttiva che ha mobilitato interi settori non legati al turismo di massa.
Quando?
Il momento clou della settimana dovrebbe essere la serata del 28 giugno alla Misericordia. Ma prima, il 26 giugno, è prevista una festa alla Pagoda del Lido. Il 27, invece, la cerimonia di conferma sull’isola di San Giorgio Maggiore. Qui, nei pressi del Teatro Verde, potrebbe svolgersi il rito simbolico. L’isola è già presidiata: metal detector, checkpoint e gazebo neri delimitano l’area. I lavoratori della Fondazione Cini sarebbero stati temporaneamente esclusi da alcune zone per garantire il massimo riserbo.
Intanto è top secret sulla torta nuziale e sull’abito della sposa: tutto avvolto nel più assoluto riserbo. Nulla, di questa cerimonia, è lasciato al caso.
Un matrimonio, molte facce
La festa di Bezos e Sánchez a Venezia è molto più di un matrimonio. È un evento-simbolo. Simbolo del potere globale che si appropria di luoghi iconici, ma anche simbolo del turismo di lusso che sfugge alle regole, come anche simbolo di un possibile equilibrio tra celebrazione e responsabilità, tra bellezza e rispetto.
Tra glamour mondiale e polemiche, l’evento farà parlare di sé ben oltre il giorno del sì. E noi siamo solo alla prima puntata.
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