Premio Teatrale “Memorial Alfio Privitera”: ecco tutti i premiati
cultura
Grande partecipazione di pubblico a Fleri in occasione della settima edizione del Premio teatrale “Memorial Alfio Privitera” che ha animato dal 21 al 25 luglio la Piazza Belvedere Jonico. La cosa significativa è che oltre a svariati turisti e visitatori di passaggio, ha riunito molte famiglie che vivono in altri centri, in attesa di tornare nelle case ricostruite o ripristinate a seguito dei colpi inferti dal sisma del 2018 e i cui lavori sono in corso o stanno per essere ultimati.
Il premio è stato organizzato dalla Compagnia “Gli Sbandati“ e dal suo capocomico Mario Campione che ne è l’ideatore. Per quattro sere si sono esibite altrettante Compagnie che hanno presentato al pubblico alcuni loro cavalli di battaglia. “PersonAci “ di Acireale con “La lettera di mammà” di Peppino De Filippo; “Attori per caso” dell’Associazione Andrea Riggio di Pisano che ha presentato “N’autra viduva ppe’ manu” di Alfia Leotta; “I Girovaghi” di Altarello” con “Bedda di fora fracita di intra” di Calogero Maurici ; “Dietro le quinte” di Belpasso con “Donna Palma ha il microbo” di Antonino Russo Giusti.
La giuria preposta al Premio e costituita da Nunziato Paternò, Angela Russo, Salvatore Pappalardo e Margherita Lo Iacono ha assegnato alle Compagnie in primis una targa di partecipazione. Poi ha decretato: miglior attrice non protagonista Caterina D’Urso (PersonAci); miglior attore non protagonista Gianfilippo Tomaselli ( Dietro le quinte); miglior attore protagonista Rosario Finocchiaro (I girovaghi); miglior attrice protagonista Lucia Di Bella (Attori per caso). Il premio Migliore Compagnia è andato a “Dietro le quinte “ di Belpasso. Le targhe sono state consegnate dall’assessore Ezio Pappalardo, dalla consigliera comunale Roberta Sciuto e dai genitori di Alfio Privitera che hanno presentato un breve video sul figlio che amava il teatro ed è scomparso a soli 20 anni e a cui è dedicato il Premio. Saputo del successo riscosso dal Premio il vicesindaco nonché regista di “Etna in scena” Salvo Coco con soddisfazione ha detto «Abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo proposti portando gli spettacoli anche sulle piazze del nostro territorio, perché abbiamo favorito aggregazione e senso di appartenenza».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA