Premio Sila 2025, Nicoletta Verna a Cosenza con “I giorni di vetro”
“I giorni di vetro” di Nicoletta Verna (Einaudi) è tra i finalisti della Decina 2025 del Premio Sila ’49 e sarà protagonista di un nuovo appuntamento letterario a Cosenza.
COSENZA – Una voce capace di raccontare la Storia attraverso le crepe dell’anima. Un romanzo che attraversa il buio del Novecento illuminandone le fratture con la forza della fragilità e della speranza. “I giorni di vetro” di Nicoletta Verna (Einaudi) è tra i finalisti della Decina 2025 del Premio Sila ’49 e sarà protagonista di un nuovo appuntamento letterario a Cosenza.
Giovedì 24 aprile, alle 18, nella suggestiva biblioteca “Stefano Rodotà” del Liceo Classico “Bernardino Telesio”, l’autrice incontrerà il pubblico per presentare un’opera che unisce rigore storico, profondità psicologica e grande intensità narrativa. A dialogare con lei saranno la professoressa Rosanna Tedesco e il magistrato Alfredo Cosenza, in un confronto che promette di scavare nei temi più vivi del romanzo: la memoria, la resistenza, il coraggio silenzioso. L’evento si inserisce nel calendario della Decina 2025, percorso culturale che il Premio Sila dedica ai dieci libri finalisti, con l’obiettivo di promuovere una letteratura capace di leggere il presente attraverso il passato, e di valorizzare scritture che sanno unire impegno civile e qualità letteraria.
«Il Premio Sila continua a sostenere autori che sanno trasformare vicende individuali in riflessioni universali», ha sottolineato l’avvocato Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila. E “I giorni di vetro” è esattamente questo: un romanzo che attraversa l’Italia più cupa del Novecento per restituire luce alle vite dimenticate, ai sogni spezzati, alla forza silenziosa di chi non si è arreso.
Premio Sila 2025, Nicoletta Verna a Cosenza con “I giorni di vetro”
Protagonista del libro è “Redenta”, nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti: un inizio che è già un presagio. La polio la rende diversa, e la superstizione del paese la segna come portatrice di sventura. Ma Redenta è molto più di una vittima: è una testimone lucida, una sopravvissuta che attraversa il buio del fascismo, la crudeltà del regime e il dolore personale con una tenacia che commuove.
Accanto a lei, la figura enigmatica di “Iris”, partigiana ribelle, custode di segreti e simbolo di una resistenza che è anche interiore. Due donne, due percorsi che si incrociano, si sfiorano, si rafforzano. Con una scrittura evocativa e rigorosa, Nicoletta Verna ci consegna una storia che mescola il battito intimo del cuore con i colpi violenti della Storia.
La cultura che unisce
L’incontro alla biblioteca Rodotà rappresenta non solo un evento letterario, ma un’occasione per ricordare quanto la cultura possa unire generazioni, sensibilità e linguaggi. Il Liceo Telesio, con la sua vocazione classica e civile, è la cornice ideale per questo confronto. Perché “I giorni di vetro” non è solo un romanzo: è una lente sul passato che aiuta a guardare il presente con maggiore consapevolezza.
La “Decina 2025” prosegue così il suo percorso, portando la grande letteratura contemporanea nel cuore della Calabria, tra lettori appassionati e nuove generazioni che imparano a leggere il mondo attraverso storie che contano. E quella di Redenta, con la sua gamba “matta” e il suo cuore incrollabile, è una storia che non si dimentica.
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