Friuli Venezia Giulia

Premio San Marco 2025 a Candotti, Centazzo e De Mattio

PORDENONE – Con l’ultima riunione, alla presenza del sindaco di Pordenone, si è conclusa la procedura per individuare i tre nominativi a cui sarà consegnato il Premio San Marco 2025.

La prestigiosa cerimonia, che avverrà il 25 Aprile, nel giorno della festa di San Marco Patrono della Città, dopo il solenne pontificale celebrato dal Vescovo mons. Giuseppe Pellegrini, si svolgerà come di consueto in Sala Consiliare del Palazzo municipale.

I premiati di quest’anno saranno:
MICHELE CANDOTTI ESPERTO IN COOPERAZIONE,
GABRIELE CENTAZZO IMPRENDITORE E PATRIZIO DE MATTIO GRAFICO.

MICHELE CANDOTTI
Michele Candotti è un esperto di cooperazione internazionale e di sviluppo
sostenibile, con oltre 30 anni di esperienza professionale in materia di sviluppo e
gestione strategica, maturata nel sistema delle Nazioni Unite, in istituzioni
multilaterali internazionali e in organizzazioni non governative internazionali.

Dal 2017 ricopre la carica di Capo Gabinetto e Direttore dell’ Ufficio Esecutivo
del programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) a New York.

UNDP è l’agenzia di sviluppo delle Nazioni Unite, opera in più di 165 località a
livello globale con oltre 18.000 dipendenti. In precedenza è stato Direttore della
Divisione Politiche e Programmi e Capo Gabinetto del Programma delle Nazioni
Unite per l’ambiente (UNEP), l’agenzia ONU per l’ambiente alla quale è entrato a
far parte nel 2010.

Ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale del World Wide
Fund for Nature (WWF) in Italia per un decennio fino al 2010. Ha iniziato la sua
carriera professionale nel 1984 come ricercatore presso il Centro regionale per la
sperimentazione agraria in Friuli VG e nel 1986 è entrato a far parte del
programma giovani esperti della Commissione Europea, prima come Junior
Professional Officer in Zambia (1986 – 1988), e poi con diversi incarichi:
Coordinatore del Programma Microprojects della Commissione Europea in
Zambia, Coordinatore dei Programmi Paese del Fondo Europeo di Sviluppo in
Zambia e Kenya, dove è stato responsabile del coordinamento tra la Commissione
Europea ed i Governi di Zambia e Kenya, fino al suo passaggio al WWF alla fine
del 2000.

GABRIELE CENTAZZO
Imprenditore a tutto tondo che ha saputo coniugare bellezza ed ecosostenibilità,
fondando anche Bioforest per restituire alla natura cio’ che il ciclo produttivo le
ha tolto. Imprenditore, designer, spirito intrepido, visionario con la predilezione di
progettare il futuro. Cofondatore nel 1980 della Valcucine di Pordenone, marchio
internazionale del settore del mobile. Ha sempre cercato di coniugare bellezza e
rispetto per l’ambiente attraverso il riciclaggio dei materiali utilizzati.

Con lui nasce l’idea della dematerializzazione che lo ha portato a realizzare la prima
cucina circolare, interamente riciclabile, con spessori ridotti e materiali
completamente recuperabili. Fondamentale è la durata del prodotto: c’è una durata
tecnica, ma anche una estetica che si crea generando affettività verso l’oggetto.

Anche l’ambiente di lavoro è molto importante, ha cercato di dare un’anima
all’azienda e per farlo ho puntato su due elementi: la bellezza, attraverso la
creazione del giardino, e l’ecosostenibilità.
Centazzo ha coltivato la cultura ambientale leggendo decine e decine di libri
sull’argomento. E nella sua azienda non poteva mancare una biblioteca dove i
dipendenti possono leggere e prendere in prestito i libri.

Altra creatura di Centazzo è l’associazione Bioforest, sorta nel 1998 in seno
all’Azienda Valcucine di Vallenoncello, dove tuttora ha sede. Lo scopo è la
rigenerazione degli ambienti naturali e per questo vengono finanziati progetti di
riforestazione e rimboschimento di ecosistemi forestali distrutti o degradati in
Italia e nel mondo. Attualmente segue tre progetti : uno in Ecuador, uno in Kenja e
uno in Italia e precisamente nel Venchiaruzzo a Cordenons.

PATRIZIO DE MATTIO
Fondatore, insieme Gabriele Bomben dello studio DM+B Associati, Patrizio De
Mattio, in oltre 25 anni di attività come grafico e creativo, ha avuto un ruolo
determinante nel conferire identità visiva ai più importanti soggetti, progetti ed
eventi di Pordenone e provincia, oltre che ad altre prestigiose realtà regionali, italiane
e straniere.

Da Cinemazero al Teatro Verdi, da Pordenonelegge alla Fazioli Pianoforti ( solo per citarne alcune appartenenti alla sfera territoriale locale) , il suo estro creativo si è confrontato con diverse forme d’arte ed innumerevoli professionisti, della cultura e
non solo, contribuendo a far emergere, conoscere e valorizzare numerose eccelleze
nei vari ambiti.

Tratto distintivo che caratterizza tutta l’attività di Patrizio De Mattio risiede,
certamente, nella sua capacità di coniugare sempre grandissima professionalità e
pragmatismo con una sensibilità ed una dedizione fuori dal comune, grazie a cui
costruire e consolidare non soltanto una serie di soluzioni comunicative, per quanto
efficaci ed innovative, ma un patrimonio unico di conoscenza e di relazioni.

Il modo in cui Patrizio de Mattio vive ed interpreta la propria professione di garfico
merita di essere conosciuto per il valore sociale, oltre che artistico e culturale, che
rappresenta, dal momento cher le sue doti naturali di unmanità e creatività non solo
non hanno supinamente ed impersonalmente ceduto il passo all’intelligenza
artificiale, ma sono una risorsa preziosa ed insostituibile per definire il cammino
collettivo ed i futuri confini etici e morali della comunicazione.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »