Friuli Venezia Giulia

Premio Giovani Ricercatori, premiati tre triestini. Tra astronomia e biodiversità

30.10.2025 – 09.00 – Due premi e una menzione. I ricercatori triestini giocano la parte del leone nella quarta edizione del Premio Giovani Ricercatrici e Ricercatori del Gruppo 2003: sulle oltre 470 candidature la ricercatrice Valeria Grisoni ha vinto il premio per la categoria Astrofisica e Astronomia, mentre Lorenzo Fant ha trionfato nella categoria Biodiversità. Non manca una presenza significativa tra le sedici menzioni, col riconoscimento all’assegnista Ilaria Cunico, sempre nell’ambito della Biodiversità. La Trieste scientifica fa dunque sentire il suo peso anche nell’ambito giovanile: ricordiamo che il Premio, di caratura nazionale, è rivolto a ricercatori under 35, con meno di 7 anni di attività dalla fine del dottorato e prevede 10 categorie.

I premi verranno consegnati l’11 novembre nel corso di una cerimonia presso la sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Roma, in piazza Aldo Moro, alla presenza del presidente del CNR Andrea Lenzi, del presidente del Gruppo 2003 Rocco De Nicola, delle giurie e degli sponsor che hanno reso possibile l’iniziativa.

“Io sono risultata vincitrice per la categoria Astrofisica e Astronomia, nel mio caso la motivazione per il premio è stata: ‘Ha chiarito l’origine di un particolare gruppo di stelle ‘giovani’ e ricche di elementi α, fornendo nuovi indizi sulla formazione e sull’evoluzione della Via Lattea”, spiega l’astrofisica Grison.
“Il mio campo di ricerca è infatti l’archeologia galattica, mi occupo di ricostruire la storia di formazione ed evoluzione della nostra Galassia a partire dalle informazioni che abbiamo sulle stelle”.

Attualmente Valeria Grison è assegnista di ricerca presso l’INAF Osservatorio Astronomico di Trieste, dopo aver svolto postdoc alla SISSA e all’Università di Bologna ed il dottorato di ricerca all’Università di Trieste.

“Ho vinto il premio nella categoria ‘Biodiversità’ per aver analizzato come le interazioni tra individui all’interno di una comunità influenzano la crescita e il metabolismo di ciascuno” spiega Lorenzo Fant “Per farlo analizziamo in laboratorio comunità di fitoplancton e sviluppiamo modelli teorici. Il risultato principale è che, per questi ecosistemi, gli effetti sulla comunità sono dettati dalla quantità di biomassa presente nell’ecosistema, indipendentemente dal numero di individui. Questo significa che, sorprendentemente, interagire con un solo individuo grande o con tanti piccoli ha gli stessi effetti sulla crescita di ciascuno”.

Lorenzo Fant è attualmente ricercatore presso l’OGS di Trieste. Vanta un dottorato alla SISSA e due post dottorati, rispettivamente a Granada e Lisbona.

“Ho ricevuto la menzione speciale” spiega Cunico “per aver mostrato come le interazioni tra esseri viventi e non viventi facciano oscillare gli ecosistemi al confine tra stati di ordine e caos. In uno stato caotico, anche piccole variazioni nelle condizioni iniziali possono scatenare cambiamenti imprevisti, rendendo il comportamento dell’ecosistema impredicibile, ma allo stesso tempo favorendo il suo rinnovo.
Il cambiamento climatico, alimentato dalla crescente pressione antropica, sta infatti alterando le interazioni tra gli elementi viventi e non viventi, spingendo così gli ecosistemi oltre questo delicato confine e minacciando l’equilibrio naturale e la loro resilienza”

“Sono felice che venga riconosciuto il mio percorso di studi, ma ancor più che venga riconosciuta l’importanza della ricerca e nello specifico della ricerca sulla biodiversità. La ricerca in questo settore ha implicazioni profonde sia a livello sociale che economico, ma spesso la sua rilevanza viene trascurata” sottolinea Cunico.

Allo stato attuale Ilaria Cunico è post dottoranda presso l’OGS di Trieste, dopo una laurea in ingegneria ambientale a Padova, un dottorato a trento e un’esperienza di visiting student a Utrecht, in Olanda.

[z.s.]




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