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Precari, decine di migliaia ancora da assumere, tanti su sostegno: presto nuovi bollettini da Gps, poi toccherà a chiamate da Graduatorie d’Istituto e interpelli. Impossibile finire prima d’inizio lezioni, Anief: “Cambiare le regole”

Ad una manciata di giorni all’inizio del nuovo anno scolastico, ci sono ancora decine di migliaia di docenti precari ancora da assumere: dopo le nomine dei giorni scorsi da Gps, derivanti dai “bollettini” emessi dagli Uffici scolastici provinciali (il primo dei quali è stato completato entro il 31 agosto scorso), in questo momento l’amministrazione scolastica provinciale è alle prese con rinunce e rettifiche che, a cascata, stanno provocando revoche, rettifiche, sostituzioni e nuove nomine, soprattutto sulle cattedre di sostegno che in generale sono anche quelle più frequentemente disponibili.

“Nei prossimi giorni – Daniela Rosano, segretario generale Anief, in un’intervista all’agenzia Teleborsa – ci saranno nuovi bollettini delle Gps, quindi per chi è inserito nelle graduatorie provinciali per le supplenze è ancora possibile conseguire incarichi. È verosimile che verranno pubblicati anche nella prossima settimana questi nuovi bollettini che derivano da nuove disponibilità sopraggiunte che potranno derivare ad esempio da part time richiesti dopo il primo di settembre oppure da rinunce a incarichi che sono stati conferiti, ad esempio, a personale di ruolo”.

La sindacalista Anief ha quindi spiegato che “una volta terminati gli elenchi delle GPS, inclusi gli elenchi aggiuntivi del sostegno, saranno convocati gli aspiranti inclusi in LGI, ovvero lo Graduatorie d’Istituto a livello locale. Saranno convocati soltanto gli aspiranti che non hanno nessun incarico o che sono parzialmente occupati al fine di completare, ad esempio, il loro orario di servizio. Una volta concluse le LGI, ci sarà ancora spazio per gli interpelli che sono una novità introdotta dall’ultima ordinanza ministeriale del 2024. Si tratta di avvisi pubblici delle scuole che vengono pubblicati quando le scuole hanno effettivamente disponibilità e necessità di occupare un posto e le graduatorie di istituto sono ormai esaurite. Gli interpelli vengono pubblicati anche sui siti dell’Ufficio scolastico provinciale e nel caso delle supplenze per la scuola infanzia e primaria – ha concluso Rosano – sono possibili anche gli interpelli preventivi per le supplenze fino a 10 giorni”.

È molto probabile che a fronte di decine di migliaia di nomine ancora da effettuare, una parte indifferente di esse non sarà stata ancora assegnata per l’inizio delle lezioni che, a seconda delle regioni, è collocato tra l’8 e il 16 settembre. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, l’altissimo numero di supplenze in essere e i ritardi cronici con cui vengono effettuati sono la dimostrazione che il reclutamento del personale scolastico, vale anche per gli Ata, va fortemente rivisto: serve più che mai il ritorno al doppio canale di reclutamento, per poi procedere con un piano di immissioni in ruolo straordinario su tutti i posti vacanti e disponibili. Le 100.000 cattedre in deroga, con scadenza 30 giugno, devono necessariamente essere spostate nell’organico di diritto, così da assegnarle ai ruoli anche in virtù del numero più elevato, rispetto al passato, di specializzati con i corsi Tfa e Indire”.

Pacifico ricorda che “vanno anche assunti a tempo indeterminato, progressivamente, ma senza dimenticare nessuno, tutti gli idonei dei concorsi vari svolti dal 2020. Anche perché non si può invecchiare da precari: i numeri ufficiali del Ministero dell’Istruzione e del Merito sui precari dell’a.s. 2023/24 ci dicono che abbiamo avuto, nel penultimo anno scolastico, 232mila supplenti annuali, il 30% dei quali con un’età anagrafica che va dai 45 e i 54 anni, più un altro 10% oltre i 54 anni. È sempre più chiaro – conclude il presidente nazionale Anief – che il modello di reclutamento attuale va superato il prima possibile senza se e senza ma”.


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