Abruzzo

Prati di Tivo, contro sequestro impianti Gst presenta reclamo

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(ANSA) – TERAMO, 04 APR – La Gran Sasso Teramano (Gst) ha
deciso di rispondere, con un formale reclamo, all’ordinanza del
Tribunale di Teramo che ha disposto il sequestro cautelativo
degli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva, accogliendo il
ricorso del precedente gestore, nominato custode degli impianti
stessi. La Provincia di Teramo e i soci della Gst, nel corso
dell’assemblea di ieri sera, sentiti anche i legali della
società, hanno deciso di dare mandato al liquidatore di proporre
un reclamo per la revoca dell’ordinanza che ha disposto il
sequestro giudiziario del ramo d’azienda. La cura temporanea
degli impianti, riattribuita a Marco Finori, ex gestore,
comprometterebbe anche la ripartenza della seggio-cabinovia,
rientrata nel possesso della Provincia di Teramo solo due
settimane fa.
   
“Pur nell’assoluto rispetto istituzionale dei ruoli, abbiamo
deciso di proporre reclamo, nella dichiarata intenzione di
addivenire in tempi brevissimi a una soluzione della vicenda –
ha detto il presidente della Provincia di Teramo, Camillo
D’Angelo – perché il nostro auspicio è che possa concretizzarsi
quella che è, e resta, una priorità dell’Amministrazione
provinciale, ovvero la piena funzionalità degli impianti per
l’avvio della stagione estiva”.
   
Quello del reclamo è un istituto giuridico che offre la
possibilità, in presenza di un provvedimento cautelativo, di
impugnare il provvedimento stesso perché venga valutato da un
collegio che, nel corso di un contraddittorio, potrà anche
assumere altre informazioni e acquisire nuovi documenti. Entro
venti giorni il collegio dovrà pronunciare un’ordinanza non
impugnabile con la quale confermare, modificare o revocare la
precedente ordinanza di sequesto. (ANSA).
   


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