Prandini,in poche settimane prezzi e regole unificate mozzarella – Prodotti Tipici
“Partiamo da regole unificate sulla
mozzarella per aumentare e unificare la qualità”. Lo ha detto
Ettore Prandini, presidente Coldiretti, ospite al Bufala Fest di
Napoli, parlando del contratto unico per il latte che potrebbe
tutelare al tempo stesso produttori, allevatori ma soprattutto i
consumatori che avrebbero sempre una mozzarella di bufala di
qualità.
“Lavoriamo quindi – ha spiegato Prandini – a una mozzarella
unificata con delle regole ben precise che garantisce il
consumatore su chi magari fa cose irregolari nel settore. Io
penso che il Consorzio di tutela in questi anni abbia lavorato
bene e oggi abbiamo la necessità di arrivare a un accordo di
filiera che garantisca il prezzo alle imprese agricole, questo
deve essere fatto su una base larga, cioè tutti coloro che
conferiscono all’interno del consorzio della Dop devono avere
un’eguale valorizzazione economica. La valorizzazione
riconosciuta alle imprese agricole diventa un elemento di
garanzia anche per la parte dell’industria, perché tenere il
prezzo unificato pagato alle imprese agricole sarà un elemento
per il quale nessuno farà offerte a ribasso, parlo soprattutto
nei confronti soprattutto dalla grande distribuzione, tutelando
tutta la filiera”.
Sui tempi per la riforma, che coinvolge anche la
collaborazione dell’Associazione Italiana Allevatori, Prandini
spiega che “sul prezzo parliamo di qualche settimana – ha detto
– o al massimo nell’arco di qualche mese, perché più siamo
veloci nel concretizzare un accordo con i partecipanti
dell’intera filiera. Ma lavoreremo anche nella formazione sulla
parte allevatoriale. Il settore della bufala in questi anni ha
avuto una crescita significativa sul mercato interno, è
cresciuta e apprezzata sui mercati internazionali dove dobbiamo
continuare ad investire in termini di comunicazione. Così si dà
soddisfazione a tutta la filiera, l’errore sarebbe quella di
dividerla in un momento storico in cui noi possiamo dare
dimostrazione di quanto l’Italia possa essere protagonista
grazie alla filiera agroalimentare. Più creiamo frizioni, più
creeremo meccanismi per i quali ci sarà qualcuno che può
speculare all’interno del mercato ma rischia di vanificare tutto
il lavoro che abbiamo fatto in questi anni e questo non ce lo
possiamo assolutamente permettere”.
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