Potevamo sfruttare meglio gli spazi
Ancora rimandato l’appuntamento con la vittoria, quella esterna, per il Perugia, anche se è stato proprio quest’ultimo a creare i presupposti migliori per centrarla.
Al Barbetti, al cospetto di una delle squadre più in forma del momento, i biancorossi si sono dimostrati presenti, dall’identità precisa anche se ancora tanto c’è da migliorare.
Il risultato passa comunque parzialmente in secondo piano per via dell’incidente capitato a Riccardi, ma le notizie che filtrano sono confortanti.
Vincenzo Cangelosi è fiducioso circa un suo recupero rapido: “Sta meglio ed è in ospedale. Ci auguriamo che torni presto e stia bene. Importante la sua salute prima ancora del fatto calcistico. La dinamica? Si è in un primo tempo scontato con torrasi e poi battuto la testa”.
C’è però da commentare una partita: “Siamo partiti bene. Nei primi 20′ stavano gestendo senza problemi per sfruttare gli spazi che ci lasciavano. Potevamo farlo molto meglio”.
Le palle inattive seguitano ad essere il tallone d’achille di questa squadra: “Se non ci sono tanti saltatori dobbiamo prendere dei riferimenti in partenza. È un problema e ci dobbiamo lavorare di più”.
Prova a corrente alternata per Manzari, che tuttavia ha avuto il merito di non essere uscito dal match: “Mi aspettavo un calo ma ho visto che continuava a farsi vedere. Può fare molto meglio ma quando entrerà in condizione. Bisognerà farlo giocare”.
Megelaitis non ha tradito e sembrava giocasse in biancorosso da tempo: “L’ho rischiato perché mi aspettavo questo atteggiamento da parte loro. Lo ringrazio per aver ricoperto due ruoli”.
Il Gubbio si è confermato avversario degno ed ostico: “Ha grande intensità e non sarà facile per nessuno fare risultato qui”.
Nella ripresa si poteva anche vincere: “Miglioramenti ci sono ma dobbiamo essere più reattivi. Potevamo fare meglio nel primo tempo. Le occasioni? Ogunseye doveva prendere la porta da quella posizione e Giunti si è incartato sull’ultima scelta. Siamo sulla strada giusta, ci vuole pazienza”.
Affidabilità totale
Gettato subito nella mischia Linas Megelaitis ha risposto presente. Per il lituano essere arrivato in Umbria rappresenta un vero sospiro di sollievo: “Sono contento di essermi liberato da una situazione disastrosa. Non dormivamo la notte perché non sapevamo nulla e non avevamo riferimenti. Non dovrebbero succedere queste cose”.
Sulla prestazione: “Il primo tempo è stato più confusionario, meglio il secondo. Peccato non essere riusciti a mantenere il vantaggio. I due ruoli ricoperti? Sono un professionista e non posso tirarmi indietro”.
Facile scegliere i colori biancorossi: “Avevo altre possibilità, compresa quella di tornare a Gubbio, ma qui c’era Meluso con cui mi sono trovato molto bene. Questo ha fatto la differenza. E inoltre questa piazza non si può rifiutare”.
Infine la collocazione: “Nasco come mediano. Poi mi sono trovato benissimo da braccetto e preferirei giocare così”.
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